Mi ricordo , era tardi la sera del 31 agosto del’97 quando mia madre (abitavamo a tre ore di auto di distanza) mi telefonò affannata ed esordì:
“Hai sentito? E’ morta!”
Avevo Anita piccola, che ancora allattavo, stavo mettendola a letto, ero molto indaffarata e ansiosa come tutte le neo mamme.
Sentendo quelle parole mi venne un mezzo colpo.
Chi era morta? Una nostra parente? Un’amica? Una vicina di casa?
“Ma Lady Diana! Poverina!”
Non ricordo di aver risposto con un commento brusco, ma devo aver pensato che mia madre avrebbe potuto anche evitare di spaventarmi.
Mi dispiaceva per la principessa ma…
Ho capito solo dopo che mia madre era solo la variante italiana dello sgomento che aveva invaso tutta l’inghilterra, era morta Diana, la principessa del popolo e tutti erano sconvolti.
La storia di Diana ha lasciato il segno e a venti anni esatti dalla morte nel tragico incidente di Parigi, Marina Minelli, giornalista, scrittrice e royal blogger, racconta gli itinerari segreti e tutti i luoghi frequentati da Diana. Il libro, a metà fra la guida turistica e la biografia, è un percorso nella capitale britannica alla ricerca di un personaggio sicuramente controverso e contraddittorio ma ancora oggi amatissimo. “La vita della principessa di Galles – spiega l’autrice – si dipana attraverso Londra, da quella più frenetica e alla moda, fra negozi e atelier degli stilisti in voga, ai palazzi dove si svolgeva la sua vita ufficiale e i ricordi sono ancora numerosi”.
A Clarence House, la residenza della Queen Mum, Diana passa, in totale solitudine, la notte che precede il fidanzamento e poi la vigilia delle nozze. “Da qualche anno – prosegue Marina Minelli – questo bell’edificio in stile Regency è aperto al pubblico per circa un mese ogni estate e conserva ancora l’atmosfera dell’epoca. La cattedrale di Saint Paul invece, è una delle mete cult del turismo londinese, ma è anche indissolubilmente legata all’immagine della giovane sposa mentre sale l’immensa scalinata con il vento che le scompiglia il velo e il lunghissimo strascico”.
Nel suo libro Marina Minelli percorre tutti questi luoghi, raccontandone la storia, i segreti e le connessioni con Diana. “A Kensington Gardens oggi ci sono una fontana e un playground dedicati alla memoria di Diana (bellissimo, quando le ragazze erano piccole ci sono stata più volte) ma in realtà la principessa è molto presente in spirito e immagini anche all’interno del museo di Kensington Palace situato a poche centinaia di metri dall’appartamento dove vive a partire dal 1982”.
Tanti gli aneddoti e le storie meno note legate soprattutto all’infanzia e alla giovinezza di quella che diventerà la principessa di Galles. “Diana si trasferisce a Londra poco prima dei18 anni ma nasce e passa tutta l’infanzia in una proprietà della Regina, una villa edoardiana nel Norfolk che è stata trasformata un bellissimo hotel per le vacanze, completamente accessibile ai disabili”.
Nel profondo e più caratteristico countryside inglese la giovane lady parla per la prima volta con il principe Carlo e in una splendida dimora dell’Hampshire la neosposa trascorre i primi giorni di quella che sarà un’infelice luna di miele.
“Quasi tutte le residenze sono aperte al pubblico – precisa la scrittrice – compreso il giardino di Highgrove, la casa del principe Carlo nel Gloucestershire, un luogo davvero incantevole dove però il matrimonio dei principi di Galles si disgrega inesorabilmente e definitivamente. Diana detesta la pacifica campagna delle Cotswolds anche perché Highgrove è pericolosamente vicina all’abitazione di Camilla Parker Bowles”.
(A proposito ho letto nella biografia della suddetta Camilla che il suo primo marito Andrew Parker Bowel, ufficiale dell’esercito britannico, è sempre stato un fedifrago seriale. Povera Cami. Che l’ambaradan delle corna reali sia in fondo tutta colpa di Andrew che non riusciva a tenerlo nei pantaloni?)
Sulle tracce di Diana, che uscirà a fine settembre, contiene 15 itinerari fra Londra, alcune località dei dintorni e due destinazioni in Scozia, 15 cartine, moltissime idee e consigli su cosa visitare nei dintorni delle mete dedicate a Diana e in più informazioni sui trasporti e tanti indirizzi su dove mangiare e dormire.
Marina Minelli è una royal watcher appassionata e instancabile, a Parma la mostra da lei organizzata, Un te con la Regina, è stata prorogata fino a fine settembre e quindi c’è ancora la possibilità di andare a visitarla e di acquistare il bellissimo catalogo, che oltre a raccontare tutti gli aneddoti e i segreti delle royal potteries contiene i consigli per un te perfetto e le ricette dolci e salate per accompagnarlo.
P.S: alla BBC ho visto una serie King Charles III distopica e bellissima dove Carlo finalmente sale, o dovrebbe salire al trono, ma le cose non vanno come dovrebbero.
Carlo, il paziente Carlo che ha aspettato tutti questi anni per avere finalmente il lavoro che gli spetta, va fuori controllo!