Il viaggio deve essere un’esperienza.
(Non è solo uno slogan da agenzia).
E’ quello che credo veramente. Ho sempre cercato di viaggiare il più possibile, anche con mezzi limitati. E ho sempre cercato di evitare i viaggi organizzati, quelli dove il viaggiatore è un turista, un numero indistinto.
Soprattutto quand’ero una ragazza, prima di partire (quando andavo in banca a cambiare i pochi soldi) pensavo: “chissà come sarò diversa quando torno”.
Infatti lo spirito del viaggio, breve o lungo, vicino, lontano, deve essere quello di far sperimentare il cambiamento. Il viaggiatore deve tornare arricchito dall’esperienza.
Quindi quando ho scoperto questa agenzia di viaggi, che inventa itinerari molto particolari, mi sono subito incuriosita.
I viaggi possono essere scelti in base a diversi criteri: il cambiamento, la ruralità, l’innovazione e la spirtualità.
Quindi non sono solo itinerari verso una meta, ma soprattutto viaggi per trovare qualcosa dentro di sé. Sembra un po’ una frase da guru, ma per cambiare sono veramente convinta che sia importante uscire dalla propria realtà.
Vivere altrove anche solo per poco tempo, per riuscire a vedere le cose in una prospettiva diversa.
Nelle proposte di Destinazione Umana questa esigenza viene facilitata proponendo delle mete dove l’accoglienza non è quella solita delle grandi strutture, dove (più o meno) paghi e vieni lasciato in pace (sempre che non ci siano quei diavoli dell’animazione!).
l’ospitalità in questi viaggi è molto più coinvolgente, appunto umana, come succede nei bed&breakfast e agriturismi.
Per chi sceglie la “ruralità”, ovviamente c’è il contatto con la natura e per “innovazione”, si intende la necessità di unire un breve viaggio all’incontro con persone che perseguono lo stesso obiettivo professionale. Per confrontarsi e chiarirsi le idee. L’esempio più classico è il progetto di aprire un’azienda agricola ed essere ospitati da chi già fa questo lavoro. Per partecipare anche a un processo di training.
Sulla spiritualità, il viaggio per ritrovare se stessi, le mete sono tante, in Italia e all’estero. Ovviamente lontano dalla pazza folla, dai luoghi più smaccatamente turistici.
Una proposta che mi incuriosice molto è quella del cammino, seguendo gli antichi sentieri percorsi nei secoli dai pellegrini.
Spero proprio di riuscire a mettermi in gioco a avere il coraggio di provare (uno dei miei propositi per la prossima estate).