Come promesso vi documento la mia esperienza di cuoca alternativa con un onesto reportage.
Ecco come è andata con il curry di verdure preparato in lavastoviglie.
Avevo fede, speranza e ottimismo ma tanto per non rischiare di buttar via tutto ho iniziato la sfida dimezzando gli ingredienti, quindi ho usato:
2 carote, 1 zucchinona, una cipolla piccola, un cucchiaio di latte di soia, un pizzico di sale, mezzo cucchiaio di miele e un cucchiaio scarso di curry, il tutto infilato dentro un barattolo di vetro a chiusura ermetica.
La ricetta originale prevedeva in alternativa al barattolo di vetro un sacchetto di plastica sottovuoto. Io non l’avevo e non l’ho mai posseduto e sono andata di barattolo.
Con grande emozione, spalleggiata da Anita ho infilato il magico composto in lavastoviglie.
E poi con il batticuore ho selezionato il programma intenso, come consigliato dalla ricetta originale.
Poi ho iniziato a pregare e ad appoggiare la testa al pannello della lavastoviglie. Il programma intenso, 75 lunghissimi minuti, non mi è mai sembrato così interminabile. Nel frattempo ho anche messo su un minestrone perchè non si sa mai.
Poi ho bollito il riso basmati. E’ venuto buono e profumato. La lavastoviglie continuava a pompare acqua, sembrava andare ad aeternum. Io e le ragazze abbiamo cenato guardandola fisso e incitandola.
L’elettrodomestico continuava a fare rumori di lavaggio. Per due volte non sono riuscita a trattenermi e ho aperto: stava facendo il prelavaggio o un’altra fase piena d’ acqua. Ho richiuso con tristezza e frustrazione.
Anita ha mangiato il riso basmati condito con il sugo di pomodoro.
Siamo arrivate al dolce, alla frutta. Ho preso anche un caffè deca mentre la lavastoviglie continuava a lavare senza sosta.
A un certo punto ho pensato lo facesse apposta per rovinarmi l’esperimento.
Era tardi le ragazze si sono alzate e sono andate a finire i compiti.
Finalmente è arrivato Sant’. Ha visto il riso in tavola e mi ha chiesto spiegazioni, quando gli ho detto la verità ha preferito mangiarlo con il prosciutto.
Poi finalmente il silenzio. Il programma intenso era finito.
Grande suspance. Ho chiamato le mie figlie, ci siamo raggruppati tutti attorno alla lavastoviglie.
Ho aperto e tirato fuori il barattolo. Poi ho chiesto garrula:
“Chi vuole assaggiare?”
Tutti si sono tirati indietro, così l’ho fatto io. Anche se avevo bevuto il caffè.
Le verdure erano buone: un bel sapore al curry, ma le zucchine erano più che croccanti, crude. Le carote andavano abbastanza bene ma le zucchine erano decisamente troppo dure. (Si nota dal colore anche nella foto)
Forse cucinando tutto nel sacchetto ermetico le verdure si sarebbero cotte meglio.
Le ho messe in un contenitore e domani le ripasso in padella. Poteva andare peggio. Ma forse anche meglio!
extra, a te ferran adrià ti fa un baffo!!! Che si provi lui a fare, che so, la crema catalana con l’aspirapolvere… :-))))
Complimenti per il tentativo. Ho appena ricevuto il libro dalla biblioteca…
Ci provo anche io?
Desian
quasi, quasi….provo 😀
Alchemilla
dai, forse sarai più fortunata (brava) di me!
La bloggosfera ti è grata per aver immolato una cena sull’altare della sperimentazione 🙂
forse il trucco sta anche nel tagliare verdure secondo rispettive proporzioni di cottura. mi spiego:prendi le rondelle di zucchine, a parità di spessore cuociono assai prima delle carote. tant’è che nel cuocere le verdure al salto, le ‘istruzioni’ raccomandano di introdurle in padella secondo un certo ordine.
io però continuo a preferire il metodo tradizionale! 🙂
E dopo l’esperimento, l’intervista alla famosa scienziata:
Domanda 1) lo avresti usato di norma il ciclo intenso? Perche’ se no, allora non vale (e non vale la pena) 😛
Domanda 2) ma la ricetta originale (dico proprio in origine) veniva da quassu’? Perche’ magari quello spiega le verdure croccanti, qui mi dicono che io mangio pasta cruda e verdure scotte, e vabbe
PS le zucchine sono una iattura, quando decidono di non cuocere non ci sono santi (ne sant’)
PS2: next time io cuocerei in padella le verdure e il riso in lavastoviglie, secondo me quello funziona
Gli chef di Gambero Rosso dicono sempre che le verdure vanno fatte cuocere pochissimo, devono essere molto croccanti, appena scottate…quindi possiamo dire che hai rispettato i canoni “gambereschi”!!
tu sei proprio matta. ma senti se vengo a casa tua mica mi fai una cena in lavastoviglie vero????
grande! brava che hai provato, peccato vengano crude le zucchine… comunque in effetti io uso quasi sempre il ciclo corto, quindi come dice Supermam c’è un ostacolo a usare la ricetta in manieraa effettiva!
però grazie di averlo fatto per tutte noi!
silvietta
Grande Extra!
Coraggiosa e impavida nello sperimentare la ricetta.
Anche io, per risparmiare un po’, uso quasi sempre il ciclo corto, quindi mi sa che va di metodo tradizionale ..
Però fanno sempre piacere le nuove idee.
🙂
mannaggia!
Ci speravo proprio in questo tuo esperimento culinario!
Peccato!
Altre ricette da provare?
Che storia! io non credo che avrei avuto il coraggio di provare (a parte che non ho la lavastoviglie…sob)…
Grazie Extra…ora sò che le zucchine vanno con le pentole incrostate e i tegami untissimi, mentre le carote vanno bene anche coi piatti e le tazze della colazione. Chissà se le patate le posso mettere coi calici e le porcellane…..
Ma…io non riesco proprio a superare il blocco psicologico dei piatti sporchi…
Fregatura..forse basterebbe tagliare le verdure piu’ piccole???
baci
Dovevo, il piano prevedeva, di riscaldarle a pranzo ma non me la sono sentita.
Ne riparliamo stasera e che l’idea di dovermele pappare tutte da sola non mi
stuzzica. perchè questa famiglia di tradizionalisti non mi sostiene 🙁
Cmq è vero avrei dovuto tagliare le zucchine più sottili e poi tagliare tutti i tocchetti uguali e che fremevo, avevo fretta di vedere il risultato.
E forse sì, cuocere lì il riso sarebbe stato meglio.
Dimenticavo, Mamma quasi green, quella storia del Gambero Rosso mi lusinga molto!
Extra, sei una grandissima! E lascia perdere la famiglia di tradizionalisti, se non fosse per noi donne e mamme sarebbero ancora all’età della pietra 😉
Continua così
taomamma
grazie 🙂 è vero per sopravvivere non ci resta che l’avanguardia!
Voglio anche vedere la faccia di mio marito davanti ad un piatto di verdure al curry!
francesca
Un tentativo coraggioso e un risultato più che soddisfacente, dai! In fondo è cuocere nella lavastoviglie è ragionevole tanto quanto abbronzarsi sotto una lampada 😉
Purtroppo con grande tristezza devo comunicare che il riciclo del curry in padella non ha avuto gli effetti sperati.
Buono, direi anche profumato ma secco. Verdure ancora crude. Padella incrostata.
Come ultimo tentativo l’ho mischiato con il riso, ne ho mangiato tre cucchiaite e poi mi sono chiesta:
“devo proprio?”
mi sono risposta buttandolo nel sacchetto dell’umido. R.I.P.
lo sai che sei fuori come un balcone vero?
lo sai che domani ci provo anche io vero?
lo sai che io ho anche il sacchetto sottovuoto?
tzè cialtrona! eheheheheh
tu sei tutta matta, ma simpaticissima..grazie per l’esperimento…che naturalmente non faro’…:p
mhmm, una bella banda di temerarie! la prossima volta fammi un fischio , a presto ciao
Emily
di questo commento tengo solo i complimenti 🙂
Alle
certo che ci credo!
Natalia
sì forse avrei dovuto consultarti prima 😉 ma mi sono lasciata un po’ prendere dalla sperimentazione!