La ribellione e l’anelito all’indipendenza negli adolescenti passa spesso anche attraverso il rifiuto delle regole di una sana alimentazione. I teenager amano conformarsi quindi le nuove abitudini, riguardo al cibo e anche a tutto quello che fa da contorno, non vengono più mutuate attraverso i consigli famigliari (soprattutto materni) ma si copia quello che fanno e sperimentano gli amici.
E con la rete gli amici possono anche non essere quelli reali ma dei perfetti sconosciuti “incontrati” su instagram. Per imparare a piacersi e avere un corpo sexy le ragazze spesso digiunano, diventano fruttariane (come magari delle fichissime influencer australiane, con milioni di followers che si sbaffano quattro papaye e due mango a colazione, ovviamente facilissimi da reperire anche da noi!) o combattono (contro le madri) per avere il fisico delle supermodel vegane, magari Angeli di Victoria’ s Secret.
Mentre i ragazzi devono essere “grossi”, fare il pieno di muscoli, si iscrivono in palestra e seguono anche loro gli influencer che predicano una dieta iperproteica, beveroni compresi.
Poi naturalmente fotografano tutto quello che mangiano. Perché a volte postare cibo e bevande è anche più importate che nutrirsi!
Molto spesso saltano la colazione, perchè si svegliano all’ultimo secondo e arriverebbero in ritardo a scuola, si abbuffano di junk food, bevono e fumano (un po’di tutto).
Allora le madri rimpiangono giorni lontani che (ingenuamente) credevano stressanti. Quelli di inizio 2000, quando, con il cucchiaino in mano, facevano l’aereo per far ingugitare un boccone di pappa di legumi al pupo. Lui la sputava e ci si disperava…
Per non soccombere alla rivoluzione alimentare degli adolescenti vi consiglio questo manuale, scritto da Stefania Ruggeri, nutrizionista e ricercatrice del Crea (Centro di ricerca alimenti e nutrizione) nonchè madre di due teenager che, con competanza e anche un pizzico di ironia, insegna come cavarsela al meglio.
Il libro contiene ricette e consigli utilissimi su come sfangarla e aiutare i nostri figli ad alimentarsi nella maniera più sana possibile senza incappare in diete sbilanciate. Poi c’è anche un utilissimo vademecum in 10 punti che suggerisce come convivere con gli “shottini”, cioè imparare a bere senza trascendere in comportamenti pericolosi.