Oggi avrei voluto scrivere della bella inziativa che c’è a Londra: cani al cinema con i padroni. Invece dopo un giretto bonus con Lola all’ora di pranzo, una passeggiata non strettamente necessaria per i bisogni fisiologici ma garantita dal mio buon cuore, sono stata vittima di uno scherzo che mi ha fatto cambiare idea sul tema del post.
Allora, ero con Lola nel giardino sottocasa, lei correva libera e io pensavo cosa mangiare a pranzo… quando la chiamo per salire in casa, mi accorgo che il suo pelo è stranamente appuntito con un effetto gel (ottimisticamente questa è stata la prima cosa che ho pensato). Guardo meglio, vedo tracce marroni, annuso e purtroppo no, non era gel.
Era cacca. Con un istinto primodiale da predatore, Lola aveva identificato una cacca interessante e anche di vaste dimensioni, considerato il risultato.
“Rotolarsi nella cacca altrui è un ottimo espediente per non venire scoperti mentre si caccia, la preda non avvertirà il nostro odore e…. zac! Si cattura!”
Questo ha pensato Lola mentre attuava il geniale piano per mimetizzarsi nella giungla del prato sottocasa.
Io invece ero disperata, poi ho incontrato un’amica di area cani che mi ha consigliato di pulire Lola con acqua e aceto (come fosse l’interno del frigorifero).
Così sono salita in casa, l’ho trascinata in terrazza e ho cominciato la disinfestazione, mentre lei pensava che fossi antipatica e soprattutto impazzita.
Alla fine della procedura non era più marrone ma puzzava come un cetriolone sottaceto.
Ho telefonato al suo salone di bellezza, il Coppola dei cani, dove di hanno detto: “Eh no, (sciocca) signora al sabato per la toeletta bisogna prenotare, così all’improvviso non c’è posto”
Anzi, erano anche un po’ scandalizzati dalla mia richiesta improvvisa!
Così ho deciso che avremmo fatto la doccia insieme.
L’ho chiamata ma lei offesa del mio trattamento all’aceto non si è spostata dal suo fichissimo cuscino-cuccia. Si è anche voltata dall’altra parte per mostrare ostilità, arrivando a negare di chiamarsi Lola.
Allora ho preso il cuscino-cuccia l’ho alzato con lei sopra e, tenendolo abbastanza in alto in modo che non decidesse di saltar giù, l’ho trasportata di peso in bagno.
Lola era sbalordita dal mio comportamento da umana imbizzarrita e appena ho aperto incautamente un attimo la porta del bagno è scappata via. Ma io l’ho rincorsa, ero già nuda ma l’ho rincorsa fino in sala, dove lei cercava di nascondersi sul divano.
L’ho presa e siamo entrate in doccia, e lei ha pensato “fiuuuuu l’acqua tiepidina e il Baby Johnson (che certo, non è adatto ai cani) non sono neanche così male”.
Il brutto è arrivato dopo, al momento del phon: non lo sopportatava e cercava di ribellarsi.
Per calmarla, invocando lo spirito di emulazione, le facevo vedere che anch’io mi phonavo le gambe per asciugarmi. Ma lei niente, cercava di nascondersi dietro al water e sotto il bidet. Alla fine l’ho lasciata mezza bagnata e molto molto molto offesa.
Non ci parliamo più.
A me successe pure di peggio, camminavamo in riva al mare d’inverno ed il mio peloso dallo spirito cacciatore pensò bene di rotolarsi sulle carogne dei pesci spiaggiati, ho tentato invano di sciacquarlo in mare poi l’ho avvolto in un asciugamano provvidenziale ed abbiamo fatto i 40 km che ci separavano da casa con i finestrini aperti; arrivati l’ho infilato nella vasca nonostante la sua ostilità. Il lavaggio è stato il meno, il problema è arrivato quando si è scrollato vigorosamente spargendo il suo lungo pelo marrone scuro sulle pareti del mio bagno giallo canarino!!!!!!!!!!!!! Ho lavorato due ore per ripulire il tutto e non gli ho parlato per un paio di giorni.
Cara Margherita, grazie della testimonainza e sì hai vinto, la tua esperienza è stata peggio!
Anche più originale, la cacca in fondo per un cane cacciatore è una banalità, le carogne sono molto più “geniali” (da un punto di vista canino).
Eh, sì anche il io bagno era risultato un po’ peloso, ma in un’ora di pulizia e smadonnamenti era tornato pulito 🙂