In inglese lo chiamano “talking about birds and bees”, il discorso sugli uccelli e sulle api. Si tratta di quella chiacchierata imbarazzante che i genitori si sentono costretti a fare dopo aver ricevuto un po’ di domande spinose a cui non possono più rispondere cambiando discorso o offrendo un gelato.
A scuola non si fa più “italiano sessuale”.
L’aveva definito così alle elementari un compagno di mia figlia. Era capitato una mattina quando la maestra di italiano, appunto, aveva cominciato a spiegare certe cose dopo aver trovato un bigliettino “scottante”.
La “Buona Scuola” ha deciso di risparmiare su questa materia e così va a finire che ragazzini e ragazzine imparano dalla rete e dai compagni.
Una volta che parlavo di un film forse troppo esplicito per la sua età, mia figlia mi ha risposto scandalizzata: “Mamma, ma io ho fatto le medie!”
Insomma l’educazione sessuale è in mano alle famiglie ed non è certo facile affrontare certi argomenti. Anche se la sessualità ci circonda con riferimenti forti, con scene ed esibizioni non troppo velate su tv, internet e pubblicità, non sempre i genitori sono pronti a dare risposte. E parlare in famiglia di sesso rimane un tabù difficile da scardinare.
Nello stesso tempo però i ragazzi sono tempestati da immagini che li spingono verso varie forme di precocità. Ci troviamo in un contesto in cui questi messaggi pervadono la mente dei nostri figli ma il loro cervello non è pronto, nella maggior parte dei casi, a elaborare quanto visto.
Ai genitori allora è chiesto di intervenire, di educare alla sessualità senza colpevolizzare e senza anticipare i tempi. È fondamentale che i genitori sappiano dare informazioni giuste al momento giusto – anche ai più piccoli, quando capitano per la prima volta argomenti sessuali e arrivano le prime domande e curiosità.
Questo tema, così attuale e spinoso, sarà affrontato il prossimo lunedì 6 febbraio, in un incontro gratuito da non perdere, alla Scuola Genitori di Daniele Novara. A discuterne con lui Silvia Veggetti Finzi, psicologa clinica e scrittrice.
Pensa un po’ la mia scuola di educazione sessuale l’ho fatta dalle suore a catechismo, avevo 10 anni (stiamo perciò parlando di 50 anni fa) ne ho un ricordo sereno e incancellabile.
Nessun altro me ne ha poi più parlato.
Sei stata fortunata (per l’esperienza con le suore, non perchè poi non te ne abbiano più parlato! )
Le suore del mio asilo invece erano molto più aggressive (fuori di testa), mi ricordo che ci avevano obbligato a far vedere le mutande per assicurarsi che fossero pulite!