La notizia è stata rilanciata anche oggi, l’obesità infantile continua a diffondersi, e un bambino sovrappeso sarà un adulto con parecchi problemi di salute. Se ne parla molto ma spesso le mamme per timore che i figli non crescano abbastanza, per la fretta o semplicemente per mancanza di informazioni veritiere, non riescono a arginare l’aumento di peso dei propri bambini. Per aiutarle a capire meglio i meccanismi di nutrizione alle Terme di Sirmione, venerdì scorso è stato organizzato un evento molto utile e importante, aperto ai genitori, al quale sono stata invitata.
Tra i relatori c’era la nutrizionista Anna Villarini che con grande chiarezza ha illustrato tutti gli errori da non fare in cucina e soprattutto al supermercato dove è importantissimo imparare a non buttare nel carrello le confezioni troppo in fretta ma leggere con attenzione tutte le etichette dei cibi. Impararne il gergo, volutamente vago e utile a confondere chi compra (bevanda alla frutta, bevanda di frutta, ecc). Un esempio eclatante è rappresentato da tutti i nomi usati per definire lo zucchero. E verificare soprattutto quei prodotti che publicizzano grandi doti (superlight, abbondanza di vitamine, ecc), guardare l’ordine in cui sono elencati gli ingredienti (per conoscerne la percentuale presente nel prodotto) e cercare, con un fiuto da detective, la presenza di conservanti e coloranti. Non credere di essere in salvo acquistando bio o integrale, ma verificare, leggere, valutare!
Per allegerire un po’ il clima di terrore che aleggiava fra i genitori che, per togliersi un peso dalla coscienza stavano per confessare acquisti compulsivi di merendine, è intervenuta anche Tata Lucia che, come sempre, ha consigliato la gestione famigliare con pillole di buonsenso d’antan.
L’impegno delle Terme di Sirmione per combattere gli errori nutritivi non si ferma alla dieta infantile. Si offre un servizio di consulenza a 360° per grandi e piccini e infatti tutti i menù degli stabilimenti termali sono stati rivoluzionati con la consulenza di Anna Villarini nell’ottica di un’alimentazione più sana e light modulata per ogni esigenza di età. In sinergia con questo cambiamento c’è la possibilità di un check-up con una visita antropometrica per valutare peso, massa grassa, massa muscolare.
Quando è arrivato il mio turno sono entrata nello studio della dottoressa tranquilla e baldanzosa, vegetariana e maniaca del fitness, che paura dovevo avere? Pensavo si trattasse di una semplice pinzatina nel braccio.
(Ero rimasta alla plicometria degli anni 90!)
Quando invece sorridendo la giovane dottoressa mi ha indicato la bilancia, le ho risposto che non mi pesavo da due anni e la ciccia la valutavo dagli abiti. E poi comunque la mia religione mi faceva pesare la mattina a digiuno, nuda, dopo essere andata in bagno. Tenendo per precauzione anche le dita incrociate. Non certo alle 19,15 dopo uno snack al buffet!
“Peccato!”, ha detto lei.
E mi ha indicato la bilancia, che non era una vera bilancia ma un apparecchio elettronico, dove toccando certi tasti si potevano carpire le magiche informazioni sulla composizione del mio corpo, ciccia recondita compresa. E allora ho avuto un picco di coraggio, mi sono spogliata in fretta e sono salita sulla bilancia in mutande, impavida, a schiacciare tastini.
E pffiuuuuu è andata bene!
Massa grassa, muscoli, localizzazione ciccia, tutto nella norma. Il punto vita è un po’ larguccio ma pazienza. Dopo ero così sollevata che non ho neanche chiesto i consigli nutrizionali che invece sono il corollario della visita.