Non sempre va a finire come nella favola di Cenerentola. Non sempre basta un tuffo nell’alta società per cambiare il proprio destino. A volte non succede.
Per esempio, al Gala Bruch in uno degli hotel più esclusivi della città in cui Lola è stata invitata domenica scorsa, le cose sono andate diversamente.
Lola ha fatto il suo ingresso nell’high society canina meneghina insieme ad Anita e un’amica di mia figlia, con il suo cucciolo trovatello meticcio.
Le cagnoline sono state accolte bene, ma erano le uniche “diverse” e “vivaci”. Tutti gli altri cani nella raffinata cornice del foyer dell’hotel stellato erano di razza. E soprattutto si dividevano in due sotto insiemi: quelli piccoli che stavano in borsetta e quelli vecch,i sdraiati comodi e fermi sotto i tavoli.
Quindi poco stress per i padroni che potevano mangiare, bere e chiacchierare amabilmente.
Lola e l’altra cucciola invece sono state nervose ed eccitate da subito. Lola perchè c’erano troppi cani in un ambiente sconosciuto, l’altra perchè non ama stare al guinzaglio.
Insomma, un inizio promettente.
Così le ragazze hanno deciso di posizionarsi in giardino (casomai qualcuno avesse voluto marchiare il territorio) Anita ha legato Lola a una balaustra e si è offerta di andare a prendere qualcosa da mangiare e da bere. Stava scodellandosi un assaggino di risotto ma è rimasta con il cucchiaio a mezz’aria quando ha sentito l’elegante messaggio del direttore di sala:
“La mamma di Lola è pregata di venirla a prendere!”
Mia figlia si è ricordata di non essere madre ma è stato solo un attimo di perplessità, poi è stata presa dal panico quando ha visto Lola zizagare correndo in mezzo alla sala. Fra i presenti, mimetizzato fra gli ospiti eleganti, c’era fortunatamente un addestratore di cani che ha braccato Lola, proprio mentre Anita faceva cadere sul pavimento il piattino di risotto.
“Ma l’avevo legata!”
Peccato che alla balaustra fossero rimasti a penzolare solo il guinzaglio e la pettorina “vuoti”. Con una mossa degna di Houdini, Lola era risucita a liberarsi per scappare a cercare Anita.
Alla fine, Anita e la sua amica non hanno più avuto il coraggio di alzarsi dal tavolino (basso) attorno cui si erano sedute. Con i cani stretti al guinzaglio ma non hanno potuto impedire a quest’ultimi di dare anche una slurpatina ai loro piatti. La cucciola si è fatta un mozzarella in carrozza, Lola ha preferito il risottino.
(I tavolini erano così bassi e pet friendly!).
A Lola è stata data da bere acqua minerale e alla fine della festa anche un pacchettino come regalino d’addio (party bag) con un paio di croccantini e un po’ di bustine raccogli-cacca.
Gli altri invitati invece, belli, eleganti, tranquilli e rilassati, hanno anche potuto partecipare a un quiz canino che metteva in palio un altro lussuoso brunch per due all’ hotel.
“I vincitori hanno copiato dal telefono”, hanno spifferato Anita e la sua amica, invidiose, e soprattutto abituate alle astuzie da verifica in classe.
Comunque è stata una gran bella festa. La location era splendida e alla fine Lola e la cucciola sono andate a sgroppare nell’area cani dei giardini di Porta Venezia.
Lola… Lola… Hai fatto un po’ i capricci.
😀
Almeno lei e la sua amica di zampa hanno ravvivato un po’ l’ambiente.
Deve essersi montata la testa: da una settimana è diventata insopportabile e capricciosa!
Aveva ragione la matrigna di Cenerentola (la bellissima Cate Blanchet: bisogna essere duri 🙂