(Dopo un altro attacco killer al mio blog, che per un po’ di tempo era diventato un portale dove trovare imperdibili e costosi consigli per migliorare le condizioni del proprio pene (!) torno con un argomento serio…)
Interrogazione di italiano sul romanzo I Malavoglia di Giovanni Verga:
Prof: “Come si chiama il figlio del patriarca ‘Ntoni?”
Alunno interrogato: “Ummm… si chiama…lui si chiama…ummm”
Compagni che suggeriscono: “psss…azzo…b…psss…c..casss..st…azzo”
Alunno: “Ca…castianazzo!”
Il Prof guarda l’alunno con aria perplessa, tanto che questo si sente in dovere di aggiungere:
“Guardi che non è una brutta parola!”
In un’altra lezione si parla di Fahrenheit 451, il Prof spiega che è la temperatura in cui si bruciavano i libri, nella città descritta dal romanzo.
Una alunna viene presa dall’entusiasmo, si lascia scappare:
“Fico! Peccato non si faccia anche qui!”
Il Prof la guarda stupito e le dice sarcastico:
“Proprio tu che hai vinto il premio come miglior lettrice della scuola!”
“Beh, lo meritavo, ho preso centinaia di libri!”, risponde lei.
Il resto della classe sogghigna perchè conosce la vera ragione per cui durante tutto l’anno scolastico a ogni intervallo si è recata in biblioteca.
Una frequentatrice compulsiva: entrava prendeva un libro in prestito e lo restituiva il giorno dopo, solo perchè uscendo dalla classe e andando in corridoio poteva vedere un ragazzo di un’altra classe che le piaceva.
A volte tornava a prendere un libro anche nel secondo intervallo.
Così nel registro degli alunni lettori è salita in testa. Ed è stata premiata.
Le sue scelte libresche hanno spaziato in ogni campo, ha preso in prestito qualsiasi volume.
Si vocifera che abbia “letto” anche un paio di volte la Bibbia.
Ad essere vetrina per prodotti per discutibili ed improbabili rigonfiamenti ci sono passata un po’ di tempo fa…. che nervoso!!!!
Che forte la lettrice compulsiva…. queste adolescenti ne sanno una più del diavolo.
Mia nipote (anni 11) ultimamente ha preso in biblioteca un libro di barzellette perchè era scritto bello grande…..
Che peccato che i ragazzi non leggano quasi più. E’ stato il rifugio della mia adolescenza. E’ tutt’ora il momento migliore della giornata, quando mi rilasso.
E i prof sono stati, una in particolare, quelli che mihanno guidato verso il genere che ora prediligo. Mi hanno insegnato a leggere, a capire…