Sabato ero di corsa, come sempre.
Accompagna questa di là. Porta quest’altra di su e di giù. Fai la spesa. Ricordati quell’altro.
Fra le tante incombenze c’era anche la toeletta di Lola. Ogni tot mi tocca anche quello.
Così l’ho accompagnata da Cani Bellissimi, dove invece delle due simpatiche punkabbestia piene di piercing e tatuaggi, tanto amanti degli animali, ho trovato due tizi nuovi.
Anziani, lui e lei, che così a pelle, (a pelo per Lola) non mi sono piaciuti.
Non sorridevano e indossavano un brutto e triste grembiule blu. Sul bancone vicino alla cassa non c’era neanche il solito barattolo di biscottini al sapore di pollo e vitello.
“E’ cambiata la gestione?”
“Sì, un mese fa”
Avrei voluto dire: “Allora ciccia” e andarmene.
Ma oramai ero lì. La slot-toeletta si incastrava perfettamente con tutte le altre cose da fare quel giorno.
Quindi ho passato il guinzaglio al tizio che, nonostante Lola puntasse le unghie per terra per non andare con lui sul retro a farsi lavare, è riuscito a trascinarla nella zona shampi canini.
“Torni fra un’ora e mezza”
“Ci vuole così tanto? Per un bagnetto e una spuntatina sotto la pancia?”
“Eh sì, signora…”
Sono uscita perplessa, sentendomi in colpa.
Avevo lasciato il mio cane a un estraneo che non mi piaceva per nulla.
Appena risalita in auto (Cani Bellissimi è in mezzo al nulla, quindi non potevo certo bighellonare sullo stradone a fianco della tangeziale) ho chiamato Sant’ per condividere l’ansia.
Lui mi ha rassicurato e proposto di tornare a casa. Sarebbe andato lui a prendere Lola. Così poi mi avrebbe dato anche il suo giudizio sulla nuova gestione di Cani Bellissimi.
Appena arrivata a casa è suonato il cellulare.
Numero sconosciuto, ho perso la chiamata e riprovato a telefonare.
Nessuno ha risposto.
Nel frattempo ho organizzato una merenda per gli amici di mia figlia venuti a studiare, proposto di riportarli alla più vicina fermata di metropolitana per farli tornare a casa, ho salutato Emma che è tornata dalla partita di pallavolo, poi stavo quasi per rilassarmi un attimo quando è arrivato un bip. Messaggio in segreteria.
“Buongiorno, qui è Cani Bellissimi abbiamo trovato la medaglietta del suo cane Lola, ci dispiace che sia rimasta qui. Quando avrà tempo potrà passarla a prendere”
Hanno trovato la medaglietta?
Come quando tuo figlio sparisce e trovano la sua scarpina in un bosco?
In preda all’angoscia ho richiamato subito.
“… oltre alla medaglietta da voi ci deve essere anche il cane!”
“Ma dai!” (giuro, mi ha risposto così il vecchio rimba)
“Ho lasciato lì Lola mezz’ora fa, dov’è?”
“Ah, allora dovrebbe essere ancora di là, forse ci siamo confusi…sa i collari, le medagliette, i guinzagli”
Ho richiamato Sant’.
Questa volta non mi ha rassicurato, anzi ha detto: “Adesso vado io, se hanno perso Lola gli butto giù il negozio”
Non c’è stato bisogno. Fortunatamente.
Mezz’ora dopo eravamo finalmente tutti riuniti a casa: Lola ancora con il pelo umido ma la medaglietta al posto giusto.
3 Replies to “Oggetti smarriti”
Comments are closed.
che due rimba!
meglio che cerchi un altro negozio
Mai accaduta una cosa simile ma ogni volta che lasciavo il mio peloso mi sembrava di abbandonarlo un po’. Non sarà difficile trovare un posto migliore…..
Quelli non mi vedranno più!
Ma è vero lasciarli sembra sempre di fare qualcosa di crudele, anche perchè loro (i cani) sono specialsiti nel farti sentire in colpa.
Quasi come i figli!