Nel lungo weekend appena trascorso, ho approfittato per andare al cinema con le ragazze. Sono felicissima che gli anni di piombo dei cartoni animati siano quasi finiti (mai dire mai, Emma è una nostagica) e ora possiamo finalmente vedere pellicole umane.
Con Anita sono stata a vedere Io e te, tratto dal romanzo di Ammaniti che già le avevo fatto leggere. Un grande ritratto adolescenziale: la storia del ragazzo, schivo, asociale ma anche intelligente e simpatico, che invece di andare alla settimana bianca della scuola, si organizza per passare quei giorni nascosto nella cantina di casa, è una grande metafora delle “paturnie” adolescenziali. Meglio vedere un film cosí che fare ore di discussioni in casa per far “illuminare” il proprio adolescente su certi comportamenti.
Nella vicenda poi la volontaria reclusione del ragazzo viene disturbata, anzi violentata, dall’ingombrante e imprevista invasione della sorellastra tossica. E anche questo elemento, che potrebbe essere tragico, diventa un pretesto educativo. Infatti, il regista, il grande Bernardo Bertolucci, ha saputo mostrare, senza scene cruente o scioccanti, come ci si riduce diventando schiavi della droga in maniera molto efficace. Insomma un ottimo e realistico deterrrante (che male non fa).
Un altro film bello e divertente che abbiamo visto è stato Il rosso e il blu, sul mondo della scuola. Prima di portarle, soprattutto per Emma, mi sono documentata con un po’ di trailer per vedere, se come succede in molti film italiani cosidetti per famiglie, a un certo punto ci sono scene volgarissime e squallide. Sembrava tutto ok, e così è stato, solo una scena è leggermente hot, ma viene tagliata prima che la situazione “precipiti”. Il film racconta di una scuola, forse un’istituto tecnico, dove Margarita Buy, affannata come sempre, fa la preside, Scamarcio il supplente, fortunatamente non è tenebroso ma solo idealista, e il grande Roberto Herlitzka, è un vecchio professore cinico, disincantato e brontolone. Proprio quest’ultimo rende il film grandioso, perchè riesce a raccontare le magagne della scuola pubblica con realismo ma anche ironia. Si affrontano i problemi genitori-insegnanti, la mancanza di fondi, il disincanto dei ragazzi verso lo studio in maniera sobria, coinvolgente e anche divertente, per quanto lo consenta una realtà comunque difficile. Il finale rimane aperto e le mie figlie hanno protestato perchè volevano qualcosa di più definitivo: volevano sapere se i ragazzi somari sarebbero stati bocciati o avessero avuto debiti, volevano una pena certa…agli adolescenti non piacciono le sfumature per crescere ci vogliono punti fermi!
Invece per chi vive a Milano conssiglio questa interessantissima mostra al Castello.
allora lo vado a vedere con Marta.. x le ragazze allora ti consiglio libro carino “Cose che nessuno sa” di Davenia
Grazie, lo cercherò!
raga com butt a la vita io snn a cs cn la febbre
Cercherò di non perderli neppure io, che ho superato da un bel po’ anche l’adolescenza… dei figli.
Da vedere anche la mostra (Milano non è poi in capo al mondo…)
Buona giornata!
Quello di Bertolucci è un po’ claustrofobico, tutto ambientato nella suddetta cantina, ma a me è piaciuto, l’altro senz’altro ti divertirà e ti farà rivivere magari dei deja-vu!
la mostra al Castello tra l’altro è gratuita 🙂
Il film di Bertolucci mi sono ripromessa di andarlo a vedere, l’altro spero di riuscire a vederlo! Grazie per le belle recensioni ^_^
IL libro come sempre è meglio me anche un po’ più negativo ma comunque questo film è un buon adattamento, credo che non ti deluderà!
il libro come sempre è meglio ma anche un pò più negativo ma cmq qst film è un buon adattamento,crd ke nn ti ludera!!!!!!!!!!!! ciao raga irene v.v.b.
cioooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooadfbfgn