Dopo più di tre mesi di felice convivenza ha imparato a conoscere la mia Lola, un cane che confina con gli umani ma anche con i felini.
Come tanti bambini che hanno un oggetto transizionale, un pupazzetto del cuore che li rassicura, anche Lola ha il suo. Un piccolo beagle di pezza con cui gioca e che stringe tra i denti nei momenti più difficili. Uno di questi è quando Emma si allena a suonare il flauto. Dalla biografia di Lola ho saputo che è nata in un campo rom. Quindi quando la vedevo correre affannata per casa agitata con il pupazzetto in bocca, mentre Emmma suonava pensavo non le piacesse la musica poi ho cominciato a immaginare che questi concerti le ricordino magari la sua “infanzia”: i rom che incontro in metropolitana suonano sempre magari lei Lola li accompagnava.
Ho provato a farle ascoltare un CD di Mozart e non ha lo stesso frenetico comportamento, quindi ho capito non è la musica a turbarla, sono solo le esibizioni live.
Il carattere di Lola ha molte sfaccetture, forse è dovuto dall’insieme dei suoi antenati, una miriade di cani di razze diverse e comincio a sospettare che ci fosse anche un …gatto. Infatti alla sera Lola da una settimana ha uno strano comportamento, una volta l’ho presa in braccio mentre ascoltavo Anita che mi ripeteva greco, da allora tutte le sere alla stessa ora se sono seduta a farmi ripetere una lezione viene da me, mi appoggia il muso sulla gamba e guarda con insistenza. Non molla finchè non la prendo in braccio. Lì si accovaccia felice e scomoda, perchè è un po’ troppo grande per stare sulle mie ginocchia e mentre l’accarezzo il dorso, non vorrei esagerare, ma sembra che faccia le fusa.
Quando esce invece prevale in DNA di qualche nonno cane da caccia, Lola infatti pascola libera e felice ma quando vede un uccellino diventa predatore. Un predatore motivatissimo, quasi più che i beagle della Regina durante la caccia alla volpe. Corre, corre e si sfianca, con la lingua a penzoloni e anche un orecchio rivoltato, finchè il volatile di turno non la beffa salendo su un albero.
Allora Lola si mette di sotto, lo guarda, gira intorno all’albero, si alza su due zampe saltellando, gli fa la posta e abbaia :
“Prima poi scenderai, ti aspetto qui sotto vigliacco”
Fa così ogni pomeriggio. Sospetto che oramai nel prato sotto casa mia si sia organizzata una squadra di passerotti che l’aspetta per ghignare e farla correre.
P.S. Venerdì pomeriggio alle 14 sarò a Torino al Salone del Libro a parlare di ebooks con EMMABOOKS se qualcuno fosse in zona ci incontriamo.
ma che bel racconto di vita con il cane, ne deduco che siete felici insieme 🙂 e sappilo il cane è un grande passepartout per la Francia. infatti i nostri vicini non fanno quasi mai problemi, i cani possono entrare nei ristoranti e sono accolti in quasi tutti gli hotel e B&B. un paese civile 😉
Una ragione in più per amare la Francia!
che rabbia, io vado domani a Torino, toccata e fuga solo per farmi un’idea veloce. Venerdì sono su un altro treno.
Sono a Torino adesso, una bolgia pazzesca!
E’ un peccato che non ci siamo beccate!
E’ vero mia cara, fanno le fusa eccome, si fanno capire benissimo e odiano i rumori molesti….
buona convivenza come sempre leggerti é bellissimo!!! 🙂
Allora non è solo una mia impressione:)
Lola… che meraviglia… cane fuori e gatto nell’anima…cosa vuoi di piu’?
L’hai saputa descrivere meglio di me!
io io ci sarò!!!!!!!! E come facciamo a trovarci??????
Mi ci proverò…..prometto!
Ci siamo viste e mi ha fatto molto piacere!
Un cane che si sente gatto, e fa pure le fusa, quasi.
è stupendo!
Un po’ mutante come i pokemon!
Io pensavo che il mio gatto fosse un cane! Aveva comportamenti canini molto sospetti…secondo me non ce la raccontano giusta ‘sti animali…
Forse era un lontano cugino di Lola!
Le fusa? Non è magari il suo modo di brontolare e di comunicarti: “Salvami dalle declinazioni e coniugazioni greche?” 🙂 Sono convinta comunque che i cani siano molto più coccoloni dei gatti: i gatti si fanno coccolare, ma poi sono anche opportunisti, appena non gli gira più ti piantano in asso, i cani invece sono più affettuosi e sinceri nelle loro dostrazioni d’affetto.
Le mie convinzioni, però, si basano su esperienze indirette. Non ho cani né gatti, ma sono segretamente innamorata (beh, non tanto segretamente) della cagnolina della mia vicina di casa, che ha un carattere dolcissimo. Se dovessi avere un cane, lo vorrei identico a lei.
Ooops, dovevo scrivere “dimostrazioni” d’affetto e invece è uscito dostrazioni … e non rileggo mai prima di premere invio….
Forse la tua diagnosi sul tedio da greco è la più azzeccata 😀
Ripasso perché ti ho assegnato un premio … passa a leggerti il mio ultimo post…
bella convivenza…..
francesca
Sì, quasi sempre 🙂
mannaggia è la prima volta che salto il salone di torino…..spero che sia andato tutto bene, sei forte patrizia!
Grazie! Sopra c’è il resoconto 🙂
Certo!! io non ho esperienze “canine”, ma ho 2 gatti. Il mio gattino mi segue dappertutto e mi riporta il giochino qualdo glielo lancio, come un cagnolino! e la cosa più bella è che il gioco l’ha “proposto” lui mentre ero a casa in maternità ed ero a sua “disposizione”!! Ovviamente sulle prime mi sono detta “mi sono suggestionata, no, non è possibile, è un gatto” ma mi sono dovuta ricredere e ho il filmato!!!
Sei troppo simpatica “ho il filmato”! Ti credo comunque, a prescindere 🙂
tu sì, sei carina, ma mio marito no…mi ha creduto solo vedendolo!!!