Ho visto alla televisione inglese una trasmissione molto divertente e interessante, una sorta di reality in cui i figli, contattati da una troupe televisiva, sceglievano loro dove andare in vacanza con i genitori.
E naturalmente la facevano pagare con gli interessi a mamma e papà.
Nella puntata che ho guardato c’erano tre bambini, maschietti di 5, 8 e 10 anni, che decidevano di andare in Alaska.
Facevano loro i bagagli: per la mamma avevano buttato in valigia molte mutande tanga, canottiere e una maschera da vampiro. Per il papà era andata meglio. Poi ai genitori veniva comunicata la meta della vacanza e le regole a cui sottostare: i bambini decidevano le cose veramente isopportabili che di solito i genitori volevano fare ed erano severamente vietate. Tipo lo shopping per la mamma, le passeggiate per il papà, pranzi troppo lunghi al ristorante, obbligo di mangiare le verdure. I genitori dovevano giurare di non farle o proporle mai, pena sottostare a dei castighi. In quella puntata la mamma è andata a comprarsi un po’ di felpe e maglioni (per non congelare in tanga e canotta) ma secondo i bambini ha indugiato troppo.
Allora è stata punita. Ha dovuto sottostare a una prova di coraggio: guidare il fuoristrada guadando un fiume.
La poveretta urlava dalla paura ma poi è andata. E la troupe ha filmato tutto impietosamente.
Un’altra punizione è stata ballare la danza del ventre in hotel: sia per il papà che per la mamma.
Ovviamente era tutto predisposto per catturare più audience possibile e alla fine del viaggio i genitori erano sorridenti e anche se un po’ provati. Però questo esperimento vacanziero mi ha fatto riflettere: è logico che i nostri figli se fossero interpellati sarebbero prontissimi a dire quello che non vorrebbero più essere costretti a fare in vacanza: dalle cose più banali come aspettare di aver digerito prima di fare il bagno a non poter comprare tutti i gadget possibili. Prevedibile anche l’idea dei viaggi avventurosi, ma è l’idea della vendetta, dell’attuazione della legge del contrapasso che mi ha particolarmente colpito.
Mi vengono i brividi cervellandomi per capire cosa mi farebbero fare le mie figlie se prendessero potere: forse una settimana sulle montagne russe?
Pensione completa a “La casa della porchetta” in Islanda?
O mi obbligherebbero a guidare fra i tornanti del Pordoi?
20 Replies to “Vacanze vendicative”
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La punizione terrorizza anche me: infinite sedute di pittura a dito…farsi pettinare da Belvetta e uscire a cena…mamma che fifaaaaaaaaaaaa!
mi fermo spesso a guardare questo tipo di reality dal cambio molgie USA che trovo molto più pesante del nostro, alle varie super tate germania ed USA che consoliamoci son ribelli anche i loro….non so a parte l’idea del reality che sicuramente è quasi tutto preparato e spero prendano dei bei soldi, quello che mi lascia interdetta è vedere a cosa è disposta la gente pur di avere mezz’ora di visibilità.
Ma tornando al quesito del post come potrebbe punirmi Prince?… vedere tutti i vent’anni di I Simpson di seguito, obbligarmi a seguire le sue partite e poi raccontarle minuto per minuto
Interessante questo reality 🙂 chissà che ridere 🙂
Vacanza ideale di Claudia? FAO SHWARZ no stop, con rapide incusioni da Mc Donald.
Vietato: visitare ogni chiesa, abbazia e cappella, come suo padre ci costringe a fare ogni volta.
Punizioni: non voglio pensarci….
Uhm..la vendetta della picciona sarebbe molto più semplice. Partirebbe per Manhattan con la valigia semivuota (da riempire là…) lasciandomi a casa.
Tatti
questo mi mancava!
tremo all’idea di una vacanza dettata dai piccoli e l’idea della punizione mi spaventa, non per la punizione in se, ma per questa idea che si ha dei figli.
secondo me è assurda!
i figli devono fare i figli!
quando saranno grandi e genitori si vedrà, ma ora non se ne parla : regole e punizioni li decidono mamma e papà
Forse sono un po’ antica, ma la penso così!
Mi verrebbe da dire che le mie sono ancora piccole e ignare di poter sfidare l’autorità genitoriale. Poi penso a questa sera. La grande faceva i capricci per mangiare (che non sopporto), l’ho lasciata frignare 40 minuti seduta a tavola e poi a letto con qualcche punizione per l’indomani,
Dopo 10 minuti mi chiama perchè con un coolpo di tosse aveva vomitato…vendetta
ciao
Chissà cosa proporrebbero i miei….però, in effetti, genitori e figli si vengono incontro anche i vacanza perchè se per i figli certe cose possono essere noiose anche per i genitori fare vacanze a misura di bambino può essere una palla al piede!!! Quindi un po’ di vendetta in entrambi i casi c’è!
Io sono dell’idea: finchè sono piccoli ci si adatta, quando sono più grandicelli, se volete venire la storia è così, altrimenti state a casuccia che è meglio per tutti!!!
Io ho “smesso” a 13 anni di andare in vacanza con i miei: loro partivano senza palla al piede ed io mi godevo la casa libera (con qualche incursione nonnesca ogni tanto “per controllare”) 😉
…piccoli mostri!
alla casa della porchetta ti ci vedrei dadio! ah ah ah attenzione a non dare loro cattive idee
rocciajubba
Belvetta coiffeur?
agrimonia
dai 20 di simpson cosa vuoi che sia!
nel cuore dei sapori
a me ha fatto ridere soprattutto quando i ragazzini preparavano i bagagli: anche a casa mia porterebbero in vacanza le cose più assurde!
Dani
l’antico duomo di schwarz?
tatti
dai non fare così magari ti porta!
mammalellella
sono d’accordo con te ma cqm ci conviene stare all’occhio, prima o poi un ammutinamento capita 🙂
Arianna
vedi “nel suo piccolo” anche lei ha “detto” la sua!
viola
e hai ragione!
panz
in effetti mi fanno più paura i tornanti 🙂
questo programma mi manca!!! cmq ci ho pensato e credo che x una volta nn mi sento in colpa: le mie vacanze con i genitori erano un incubo di cose che nn volevo fare x cui, nel possibile e nel ragionevole, le vacanze sono a misura di tutti. il che vuol dire rendersi ridicoli davanti a delle striscie pedonali xkè la figlia vuole fotografarsi come la copertina dei beatles e spendere un’enormità x andare a vedere le statue di cera o pranzare e cenare a hot dog x accontentare il piccolo. e mai sveglie prima delle 9…..
giulia
scusa avevo dimenticato di risponderti forse perchè parlavi dei 13 anni e mia figlia ha proprio quell’età, quindi devo aspettarmi il suo vaffa’ da un momento all’altro!
emily
non posso non essere d’accordo: certe attività vacanziere non hanno nulla da invidiare ai reality…ma poi ci saremo meritate il paradiso:)
credo che le mie mi obbligherebbero a stare nella loro stanza nel caos più totale senza chiedere mai di mettere in ordine/lavarsi/vestirsi/fare colazione(uscire ….
Chissà che cosa sceglierebbe BUH!… Vediamo: andare al mare e stare a mollo tutto il giorno, uscendo solo per fare merenda, passare una giornata intera al parco, mangiando solo patatine e gelati, ma bevendo acqua (che quando ha sete vuole solo acqua), tornare a casa e guardare cartoni animati fino a notte fonda…
angela
è una bella vendetta: classica e di stile!
murasaki
sembra un ragazzo con le idee chiare: potresti proporgli una giornata così anarchica per il suo compleanno 🙂
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gave it to my 4 year
old daughter and said “You can hear the ocean if you put this to your ear.”
She put the shell to her ear and
screamed. There was a hermit crab inside and it
pinched her ear. She never wants to go back!
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