Pensavo di aver finito con i racconti neworkesi, ma ieri ho saputo una cosa che voglio dividere con voi. Un’ultima pennellata per raccontare i nostri amici oltreoceano.
L’hanno scorso avevo partecipato a un corso di coaching e l’insegnante ci aveva detto che a volte per migliorare la situazione basta cambiare prospettiva…ecco un simpatico esempio sull’argomento.
Nello shopping pre-natalizio newyorkese un articolo che ha venduto benissimo è stato l’albero di Natale all’incontrario.
Non ne è rimasto neppure uno in magazzino, tanto che questo successo è già oggetto di studio degli esperti di vendita e marketing all’Università di Yale.
Da appendere al soffitto, veniva venduto già addobbato con tanto di palle e lucine. C’erano anche modelli angolari, con due lati rettangolari e il terzo come un quarto di cono. I vantaggi di questa scelta? Si può posizionare ovunque in casa e a New York, a parte gli straricchi, non tutti hanno appartamenti di larga metratura e poi sotto sul pavimento c’era più spazio per ammassare i regali. (Questo nella foto, trovata in rete, ha messo sotto la stampante ma in alcune famiglie spero fossero un tantino più natalizi)
Per i più eccentrici e audaci esisteva anche una versione “maggiorata” con tanto di puntale alla rovescio!
che brutto,sembra un lampadario con la muffa! 🙁
…son proprio americani! io non me lo comprerei mai, pur in una casa di 30 mq…
Ma che ovvove!!! A parte l’estetica, non va bene neppure per il Feng Shui: le cose appese sopra la testa creano energia negativa!
a me fa molto ridere, sono trash? bè, forse un pochino dentro la mia anima eco.bio.blabla alberga una snob kitsch newyorkese… 🙂
Quando l’ho visto ho pensato alla scena di Mary Poppins nella quale bevono il tè “per aria”… Che è appunto un modo di cambiare prospettiva!
Questa novità è uscita l’anno scorso..o forse due nani fa…
ecco, io quest’anno non ho fatto l’albero per via di una nanerottola strappatutto e due terromoti ambulanti
magari se avessi avuto un’albero da soffitto avrei potuto decorare un po casa….mmm..conoscendo i terremoti no, non avrei potuto O_O
hahahah…ho scritto nani…vole scrivere anni ovviamente 😛
sarà che io adoravo stare in verticale… l’avrà pensato uno/a come me!
ne ho visto uno nel “paese di babbo natale”, negozio ipernatalizio della provincia bolognese e pensavo fosse una roba eccentrica da campagnoli e invece guarda qui, pare la cosa più trendy della grande mela…;-)
di certo chi ha gatti come me apprezzerebbe anche qui in Italia, evitando rottura di palle (reali non figurate 😉 e indigestione di finti aghi di pino.
però la mia bimba ci ha giocato tanto con l’albero e i suoi “personaggi” appesi: non so se farei questa scelta, pur avendo una casa piccola
baci grandi
panz
chi mi segue un po’ sa che per il Natale e le sue decorazioni ho una vera malattia, ma questa … nooooooo questa no, orrendamente inutile!
niente di meglio che il classico albero…. 😉
Allora mi sembra che la proposta sia stata bocciata all’unanimità: diciamo no a puntale nell’occhio (neanche per la suocera?!?) e squilibrio feng shui 😀
Diciamo che quest’anno fra box, seggiolone, passeggino, palestrina e giochi del Musetto sparsi per tutta la nostra piccola casa ci avrebbe proprio fatto comodo.
😉
mammasidiventa
Anch’io sono sul tradizionale e preferisco quello “classico”, con la punta all’insù…