Sto guidando verso casa, ho appena preso Emma da scuola.
“Cosa hai mangiato oggi in mensa?”
“Polpette di cacca!”
“!!???”
“Erano marroni e sembravano proprio…”, mia figlia ridacchia.
Questo è uno dei menù peggiori degli ultimi tempi, ma non esagero. I racconti sono sempre più o meno così trash. Il catering è gentilmente (si fa per dire, paghiamo 5 euro a pranzo) dalla Sodexo.
Ieri sera per addolcirci la buona notte, abbiamo sviscerato il problema in un incontro a tre: c’era anche Anita, anche lei vittima della Sodexo.
“Il brutto è che le maestre ci obbligano a mangiare”, si lamenta Emma.
“Come vi obbligano?”
“Sì, passano a guardare e dicono che dobbiamo assaggiare tutto”
“Anche le polpette?”
“Certo ma oramai sono diventata furba, per esempio il tortino di pesce…”, continua Emma. “Faccio un buco in mezzo al riso e ci infilo il tortino”
“Noi invece alle elementari mettevamo gli spinaci nei fazzoletti di carta, facevamo delle palle gigantesche. Se per sbaglio le toccavi esplodevano!” racconta Anita.
“Oppure i fagiolini, li spezzetto e li butto sotto il tavolo. I piselli invece li faccio schizzare lontano con la forchetta! E’ divertente!”, rivela ancora Emma.
Emma oramai è grande, di età e dimensioni, quindi non ho più l’angoscia della sua inappetenza. Però mi chiedo perchè i bambini devono essere obbligati a mangiare della roba schifosa.
Perchè le maestre, pur riconoscendo la qualità infima del cibo proposto, si sentono in dovere comunque di incoraggiare ad assaggiare. Non potrebbero semplicemente ammettere che il menù è ignobile?
Nella scuola elementare di Emma fino a due anni fa, c’era la cucina interna: la qualità del cibo non era quattro forchette Michelin ma buona e genuina. In questo caso insistere con i bambini perchè mangiassero poteva avere un senso. Poi, invece di rifare la cucina che non era a norma, si è preferito dare il catering in mano appunto alla Sodexo.
Ci sono i genitori delegati alla commissione mensa ma contano come il due di coppe quando la briscola è bastoni!
Anita, oggi alle medie, non è più sotto pressione, potrebbe anche digiunare. Dipende dai prof alcuni ci provano a incitare al cibo, altri se ne fregano.
Però oltre alla vergogna del servizio e al costo, mi sembra che forzare il cibo insegni i trucchi dell’anoressia. Giocare con la forchetta per far sparire i bocconi, disintegrarli mimetizzandoli o nasconderli. Un’abilità di cui potremmo anche fare a meno. Certo non inculca il concetto di una sana educazione alimentare.
Ieri sera poi ho letto questo post, dove si vede la situazione dalla parte degli insegnanti: frittate Sponge Bob e pesce Fintus. Mi ha molto divertito, la schifezza come immaginavo ha il dono dell’ubiquità. Ma poi mi è tornato il solito dubbio, perchè siamo obbligati a finanziare questi appalti, questi catering velenosi, non si potrebbe tornare al panino alla mortadella, alla schiscetta, al lunch box o addirittura al bento box per i più fichi e un po’ jap?
Noi per la mensa aziendale abbiamo avuto in passato una gestione Sodexo: devastante, negrieri con il personale e bassa qualita’ dei pasti.
In alcuni casi basterebbe inserire in capitolato dei vincoli sulla qualita’ delle materie prime (soprattutto gli oli!), e sfruttare produzione locale e di stagione ove possibile…
ora la nostra mensa e’ decente, e anche la mensa dei miei figli sembra abbastanza buona…
Ciao!
hey, ma come, non era l’italia quella delle mense scolastiche buone e invece l’inghilterra quella del junk? Noi abbiamo il catering interno! Scusa, so che non dovrei infierire, ma siccome mi devo sorbire un sacco di predicozze quando vado dai parenti in italia, posso ridacchiare un pochettino? With love, as usual, though!
Finché le mense saranno date in appalto a gruppi che pensano soprattutto a guadagnare, il cibo non potrà che essere pessimo….
è sempre una questione culturale…
secondo me il lunch box che sarebbe la cosa migliore farebbe scatenare le mamma che si sentirebbero pure di dover far fronte a questo impegno. che poi è una questione d’abitudine. quando lavoravo e non avevo buoni pasto, per non lasciare lo stipendio alle varie tavole calde, fredde e schifose dei dintorni, cucinavo semplicemente un po’ di più la sera e voilà il boxlunch!
e anche a ny siccome mio marito è intollerante alle farine per non rischiare gli preparavo sempre il b-l, ma non mi costava fatica, perché mi organizzavo la sera. magari con il contorno della sera, cucinato più abbondante ci condivo il riso per il pranzo del giorno dopo…
comunque forse in questo caso già sarebbe tanto mandare a casa ‘sta sodexo. se la pagate voi genitori, avrete pure voci in capitolo, no?
caia ma il lunchbox e’ sempre un’opzione, no? Oppure si deve andare a mensa ‘per forza’? I miei vanno a mensa un paio di volte a settimana e il resto portano il lunchbox da casa, tanto per aggiungere varieta’ (e anche un po’ di cibo all’italiana) alla dieta. La mattina le maestre prendono i nomi di chi mangia a mensa cosi’ dicono alla cuoca per quanti deve cucinare. Che mi pare anche piu’ eticamente e ecologicamente sensato, che buttare la roba (anche se fa schifo) mi piange il cuore.
Da me ora abbiamo una mensa aziendale in cui si mangia bene, fino all’anno scorso era pietosa (diversa gestione) e molti portavano il pranzo da casa, non era un peso, bastava cucinare un po’ di più a cena…avevamo anche un microonde in ufficio! E paghiamo 2 euro.
Nelle scuole dovrebbero curare di più le mense, dato che si tratta di bambini. Così si rischia solo di farli diventare più schizzinosi anche a casa.
@Mammaoggilavora
sono contenta, si fa per dire, che confermi le mie impressioni sulla Sodexo! (spero che leggano)
@Supermambanana
mi sa che stai meglio tu, nonostante la reputazione della cucina italiana, anche l’idea di alternare pasti in mensa e portati da casa mi sembra ottima.
@Cautelosa
infatti…sopstetto un qualche accordo/inciucio fra il comune e chi si occupa della mensa.
@Caia
hai ragione potrebbe essere semplice e nemmeno dispendioso, solo che certe madri magari farebbero comunque storie 🙁
@Sofia
è vergognoso che i bambini siano, di default, considerati dei deficienti. Nonostante tutti i discorsi sui diritti dei più piccoli!
oh! la mitica sodexo!!! e propone anche da voi il menù a sorpresa a tema regionale?…anch se secondo me il danno peggiore lo fa la nutrizionista asl che sicuramente non ha figli!! una volta hanno servito le barbabietole rosse che anch’io non mangio!
Io non ho esperienze di mense schifose: Amelia ce l’ha interna e Ettore si trova bene. Però mi sembra assurdo che i buoni mensa siano rispettivamente di 4 e 4,50 euro, per porzioni talmente ridicole che ultimamente Amelia fa il bis (sfruttando il fatto che nella mensa interna non ci sono le porzioni contate). Dico: Amelia, quella che mia madre considera inappetente!
Anch’io a scuola facevo il tempo pieno e pur avendo la mensa interna il mangiare faceva veramente schifo. E poi non ho mai capito perchè le maestre ti devono obbligare a mangiare, è una cosa che non sopporto…se a uno non piace non piace.
E’ la prima volta che passo per il blog è davvero bello…complimenti!
Dile
@Agrimonia
ma che bella fotina! E quanta saggezza: certo il tema regionale è implacabile anche da noi!
@Lanterna
sono contenta che tu non abbia problemi ma cmq sui prezzi della mensa dei bimbi ci marciano alla grandissima!
@Diletta
Grazie dei complimenti e della visita, sono contenta che concordi con me sul fatto che obbligare a inghiottire bocconi che non vuoi sia più deleterio che altro.