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Missione tata - Extramamma

Missione tata

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Dedico questo post a Wonderland che parlava della difficoltà di trovare la baby sitter giusta. Leggendolo mi sono ricordata quello che è capitato a me e lo racconto per augurarle buona fortuna e per dirle che questa ricerca è una tappa più o meno obbligata nell’esperienza della maternità.

Allora… circa undici anni fa dovevo tornare a lavorare a tempo pieno ad Amica (col piffero che mi avevano dato il part time) e non avendo nonne, zie, sorelle o affini sottomano, avevo iniziato a cercare una tata. Volevo iniziare in modo soft per poche ore al giorno, mentre ero ancora in maternità, per fare un’inserimento graduale, prima di star via tutto il giorno.
Ecco alcune delle candidate:
-Ragazza carina, più o meno ventenne, che si è accomodata sul divano ma purtroppo non riuscivamo a parlare perchè dalla finestra arrivava costante uno smarmittare di motorino che segava i nervi. “E’ il mio ragazzo”, ha rivelato lei con un lampo d’amore negli occhi, “siamo molto affiatati, è geloso e vuole starmi sempre vicino!”
-Signora sui quaranta che vantava ottime referenze. “Ero la tata dei figli di Susanna Messaggio, prima”. Prima di che? “Del mio collasso nervoso, ma non si preoccupi, adesso sto bene”
-Signora svizzera sui quarantacinque, lavorava in un nido. Piena di buoni principi pedagogici. “Si ricordi signora, però che in luglio io non lavoro. Devo prendermi vacanza tutto il mese, luglio a Milano è insopportabile”
-Ragazza filippina che voleva essere pagata solo a ore. “No, facciamo un forfait, ti metto in regola con i contributi”. “No solo a ore, lavoro così”. Mi costava più di un ingegnere.

Alla fine, stremata e senza più speranze, quando ero già in preda alla disperazione ho incontrato Sara, ottima, dolce e disponibile. E’ rimasta con noi molti anni.

Tutte le madri lavoratrici hanno storie di tate.
Due anni fa quando ho comprato l’appartamento, ho “rogitato” con un notaio donna, una signora non giovanissima. Le ho detto che non ci sono molte donne fra i notai. Lei mi ha risposto che infatti lei era stata fra le prime a Milano.
“Non è stato facile, tirare su anche tre figli, essendo da sola senza aiuti famigliari”, ha ricordato.
“Mi affidavo alle tate: la prima ho scoperto che addormentava mio figlio col gas. Mi rassicurava: solo un filino, non si preoccupi signora, poi dorme come un angelo…”, e nonostante la mia espressione scioccata, ha continuato a raccontare…
“Un’altra il primo giorno che è rimasta a casa con il bambino si è chiusa in bagno e non è riuscita più ad aprire la porta. Il piccolo piangeva, lei chiamava aiuto dalla finestra. I vicini hanno telefonato ai pompieri…”
Giuro che è tutto vero, ma non volevo virare troppo all’horror: erano tate di quaranta anni fa, ora non sono più in giro…

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P.S. per sdrammatizzare cambio argomento e vi segnalo che pulsano nell’air le note di radio extramamma (in alto a destra), creata ieri con DJ Anita!

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18 Replies to “Missione tata”

  1. Ecco, un motivo in più per mandare Dafne al nido mezza giornata: che è il nido più anni '70 che ci fosse, ma per lo meno il Comune vigila per me.

    p.s.
    la musica no, ti preeego! :))

  2. Rilancio "Viva la nonna Laura", che è con Arianna tutti i pomeriggi ^^

    Non mi fiderei neanche di mia suocera, figurarsi di un'estranea… mamma mia, da panico.

  3. spero di superare lo scoglio inmaniera piu indolore possibile, per ora sto ancora bene ma in futuro chissà.

  4. Ora mi hai fatto venire in mente una cosa che non c'entra nulla, ma approfitto per fare qui un mini-tributo ad una donna in gamba.
    Il notaio di mia fiducia è una donna over 60. Molti anni fa, sposata con un medico e già madre di 4 figli seppure piuttosto giovane, insegnava diritto in un istituto superiore. Un bel giorno, dopo una lite con il preside, si è presentata a casa dicendo: io volevo fare il notaio dopo essermi laureata ed ora lo farò! Il marito ed il padre sono rimasti basiti. La madre le ha detto: se è quello che vuoi fare, mettiti sotto a preparare l'esame di Stato, ai tuoi 4 figli ci penso io finchè non hai finito. E così, con 4 bambini piccoli ed una grande mamma, è diventata notaio.
    Mi piace quella donna: ha la faccia da nonna, ma dice che quando sta troppe ore con i nipoti si inventa un lavoro urgente a studio per scappare!

  5. Ommmiodddddiooooo il gas! O_o Patrizia tu mi vuoi far morire!

  6. Anche io nido… inserimento iniziato da due giorni!

  7. anche io ho tante storie di tate, storie che mi hanno fatto capire molte cose degli altri, dei miei figli e di me stessa. adesso sono molto felice di non averne nessuna ;))

  8. Se non fosse che anche nel mio armadio ci sono diversi scheletri di tate potrei pensare che i racconti siano romanzati…ma non è così…potrei però spezzare l'incantesimo raccontando dell'"educatrice" del pomeriggio della scuola "montessoriana" del mio Leo che non ha voglia di dedicare loro un occhio quando devono andare al bagno e quelli sono stati gli unici incidenti di pipì sotto all'asilo. Fin qui nulla di grave…va bè, è una maestra un po' pigra. Peccato che quando capitano gli incidenti la maestra pigra tira fuori tutta la sua grinta e sgrida furibonda i bambini, dicendo loro che sono monelli perché fanno ancora la pipì addosso.
    E' tutto un prenderci con le persone, a scuola, a casa. Siamo persone e ci sono quelle giuste e affidabili di qui e di là.

  9. La mia "tata" un giorno è arrivata alla solita ora la lascio con l'erede e il folle informatico ancora addormentato e vado a lavoro. Mi chiama il folle informatico dopo una mezz'ora e mi fa" Ma la tata non è venuta oggi? Io devo andare a lavoro e Leo è da solo!" ?!? E' saltato fuori che la tata vedendo che c'era il folle informati a casa è andata al bar a fare colazione! Ma sant'iddio!

    Carina l'idea di radio extramamma, ma io speravo in qualcosa di più personale con le vostre voci!

  10. Come racconta anche Mamma Cattiva, le persone negative si trovano ovunque, anche l'educatrice sbagliata può fare grossissimi danni. A me è capitata anche quella. Poi ognuno decide secondo i propri mezzi, esigenze e anche fortune (che ha la nonna di solito è avvantaggiata).
    Cara Wondeland
    non fare così; il mio intento era proprio l'opposto, se devo far fuori qualcuno ho già la mia bella lista, ma tu non ci sei!
    Gloglo
    simpatica la tua tata caffeinomane :-))

    Cmq adesso che le mie figlie sono grandi non ho tanto bisogno di una baby sitter, ma faccio comunque una gran fatica a trovarne una di cui mi fidi, anche se le esigenze ora sono molto diverse!

  11. Extra, però tra un po' abbiamo bisogno della badante!
    Dici che dobbiamo già metterci a cercare? :))

    (ho la scemite, in questi giorni ahhaaa)

  12. anche io ho storie dell'orrore, ma quando ho avuto la figlia mi mancavano 2 esami alla laurea e ho dovuto cercarne una. dopo molti tentativi ne ho trovata una in gamba, che è entrata all'asilo nido l'anno che ho dovuto inserire figlio piccolo, così è andato al nido con la sua tata….lo so ho il mio solito culo eheheh
    poi ho trovato la mia mitica tina che mi faceva le pulizie e teneva i bambini…come vincere la lotteria!!

  13. Il bambino alla canna del gas non l'avevo mai sentito!!
    Io devo dire allora di essere stata molto fortunata. Tutte le volte sono tornata a lavorare col piccolo di turno di sei mesi, e tutte le volte ho trovato delle ragazze dal piacevole al decisamente bravo. E a un anno, tutti al nido :))

  14. Accipicchia…sei riuscita a farmi sorridere e a farmi drizzare i peli contemporaneamente!
    Io ho la fortuna di "magici nonni", che quando le bimbe non vanno a scuola se ne occupano (e spesso anche un po' di tempo post orario scolastico)
    Comunque in assoluto ho preferito mandarle al nido fin da piccolissime, affinché stessero con i loro coetanei.
    Devo però dire che le 40 ore lavorative settimanali, tanto della madre quanto del padre, sono assolutamente antifamiglia ed antisocietà. Credo fortemente che tutto il nostro sistema di vita sia sbagliato!!!
    Ovviamente aggiungo i complimenti al tuo blog.
    Ciao
    Monia
    http://moniaforpresident.myblog.it

  15. Se può interessare, ecco la mia esperienza… di trent'anni fa.
    Con entrambi i figli avevo ripreso il lavoro molto presto, quando il primo aveva cinque mesi e pressapoco la stessa età il secondo.
    Ho avuto un grande aiuto da mia suocera (bravissimissima!) e poi c'è stato il nido, con nonna sempre "pronta" per le malattie, abbastanza frequenti nel primo periodo di frequenza e per tutte le altre evenienze.
    All'epoca della scuola materna, poi, c'è stata la grande "sorellanza" delle amiche del parco vicino casa, con le quali ci si scambiava il "babysitteraggio" pomeridiano quando ce n'era bisogno…

    Comunque è sempre un bel problema, tata o nido che sia. E pure con nonni disponibili…
    Un augurio a Wonderland che trovi al più presto la persona giusta!

  16. Emiy, Monia e Cautelosa
    sono contenta che siate state più fotunate di me e della signora notaio :-)))
    Le probabilità di una botta di fortuna anche per Wonder si alzano!

  17. ma allora non è una leggenda quella del gas…a volte scherzando lo si dice ancora, ma non pensavo che fosse usato sul serio! ^___^

    Prince nido dai nove mesi e la futura Bimba anche lei sarà subito catalogata.

  18. Agrimonia
    No, purtroppo pare che la tecnica del gas fosse un trucchetto delle tate anni '60 🙁

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