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Cattive madri? - Extramamma

Cattive madri?

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Ecco un articolo di puro mommyblogging: la scrittrice americana Aylet Waldman sostiene e lo prova con un libro che si può amare il proprio marito più dei propri bambini senza sentirsi/dover essere una cattiva madre. Il libro, che non ho letto e ordinerò su Amazon, perchè non è ancora stato pubblicato in Italia, pare elencare una serie di situazioni in cui un’apparente cattiva madre si ritrova. Esempio lampante l’odio per le lunghe ore passate a fare i compiti. Nel succitato articolo Aylet dice un sacco di cose giuste e condivisibili a parte questa: “Le mamme italiane non potranno accettare questa teoria, visto che amano i loro mariti non solo più dei figli, ma addirittura più di Dio…”, ovviamente non ci conosce ed è rimasta aggrappata a stereotipi stile Little Italy/pizza e mandolino.
E un ultima considerazione: il marito di Aylet è Michael Chabon, scrittore americano fichissimo, magari anche questo conta, magari la moglie di un marito base, panzone e frustrato sul lavoro, potrebbe essere un po’ meno motivata a mettere a letto presto i figli e passare torride serate con lui.

Parlando di maschi e maschietti attraenti passo a Zac Efron: l’altra sera siamo andate a vedere 17 Again-ritorno al liceo ed è stato molto divertente e innocuo. Due parolacce-due e tanti buoni sentimenti americani. Zac suscitava un certo entusiasmo in sala e durante i primi piani le ragazzine urlavano estasiate.

Una delusione invece, per me, Una notte al museo 2, avevo molte aspettative ma è solo un costoso sequel senza trama. Alle mie figlie è piaciuto (penso sarà così per tutti i bambini piccoli perchè ha molti effetti speciali) ma nonostante il cast stellare, adoro Owen Wilson, Robin Williams e Ben Stiller, è stata una vera pizza.

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9 Replies to “Cattive madri?”

  1. Mi è scappato anche questa volta, mi pare che avevo scritto così:-)
    Non è facile scegliere e fare paragoni, ci sono amori intensi, forti e diversi tra lor: una madre, un fratello, un marito, un figlio.
    Supponiamo che venga fatta la domanda:”In una situazione estrema, puoi salvare una sola persona a parte te. Chi scegli?” Ecco non avrei dubbi sul fatto che sceglierei mio figlio. Quale dei due? Lì sì non saprei rispondere.

  2. anche a me sembra uno stereotipo bello e buono quello sulle mogli italiane. Magari le si potrebbe rispondere via email, se la scrittrice ha un sito…
    Notte al Museo 2: grazie della dritta, sono incerto se andare a vederlo o no (+ no che si’).
    ciao
    Luca

  3. La prima reazione è che mi terrei per me chi amo di più. Mi chiedo: perché infilarsi nel tunnel delle classifiche, sapendo che il rischio è che chi è amato di meno un po’ ne soffra? Un po’ di pudore, a volte, non guasterebbe.
    Se invece, come sembra nel seguito, il discorso è come respingere modelli che una sente che non le appartengono più, vabbè, ne possiamo parlare. Forse le persone normali amano normalmente sia il marito che i figli. Ogni tanto hanno piacere in torride nottate col coniuge, ogni tanto si rilassano raccontando favole ai pargoli. Ogni tano hanno voglia di farsi una passeggiata da sole 😉

  4. Io appoggio Aylet. Ognuno si può sentire libero di amare chi meglio crede. Anzi un po’ la invidio per la passione che non fa fatica a mantenere col partner.
    Per quanto riguarda “una notte al museo” a me non è dispiaciuto, ma probabilmente con gli anni e una sfilza di sequel, ormai non mi illudo più che siano chissà che e me li godo per quello che sono. Sconsiglio invece caldamente “Battaglia per la terra” a meno che non lo vediate in 3D. Lì sì che manca completamente la struttura della trama, suppongo a vantaggio degli effetti 3D.

  5. Mi chiedo perchè si devono sempre “pesare” i sentimenti , come se fosse una cosa che si può realmente fare , come se ogni sentimento non fosse a se .Ma!!

  6. @Due Gemelle
    Luca, hai ragione ho lasciato un commento al blog dell’autrice per dirle che le mamme (e i genitori italiani) si sono un po’ evoluti!
    @Renata
    in una situazione estrema non riesco neanche a pensare chi salvare…magari mi butto io così non devo scegliere (una vigliaccata)
    @LGO e Caty
    Probabilmente è una provocazione che si può permettere una donna già famosa, ed è vero perchè pesare i sentimenti?
    @Gloria
    Grazie della dritta dul film che schivo più che volentieri 😉

  7. Leggevo proprio ieri le dichiarazioni di questa donna.
    Sono sincera, un po’ l’ho invidiata.
    Non per la dose di amore maggiore nei confronti del marito ma per essere capace di mantenersi coppia. E’ così difficile…
    Ognuno ci prova a suo modo. Lei c’è riuscita.

  8. Ma come si fa a misurare e classificare l’amore? Capisco la provocazione, mi prendo anche la bacchettata da mammà italiana, però ribatto che la quantificazione semplicistica dei sentimenti più profondi mi sembra un po’ un’americanata!

  9. Penso che si possa amare immensamente il proprio marito, magari riscoprendo dopo anni, una soddisfacente vita di coppia (e si, con qualche "torrida" seratina o week end) ed amare immensamente anche i propri figli … ed anche i propri spazi … sono tutti tipi d'Amore diverso… come si possono paragonare? Son d'accordo sul fatto che non bisogna sentirsi in colpa … AMO E BASTA! La mia grande (12) è andata domenica a vedere con le amiche "una notte al museo-2" (esclusi tassativamente i genitori) e ha detto che le è piaciuto … ma non ha voluto raccontarmi niente … "ti rovinerei il film, mamma!" … si ma il biglietto l'ho pagato io però! ;-D

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