Bambini di prima media che palpeggiano furtivamente le compagne.
Le stesse che erano con loro all’asilo. Maschietti che sembrano solo bambini, non ragazzi, che dicono ridacchiando: “Ma a loro piace!”
Ragazzini che sono passati dai Gormiti alle “curve” in un colpo solo.
Manine morte che così si giustificano: “A quelle racchie piace di più!”
Come dicevano, ottanta e passa anni fa, ai tempi di mio nonno.
Adolescenti che non sono rumeni.
Sono solo ipersessualizzati, da tutto quello ci circonda.
Il discorso sarebbe vasto e molto triste.
Mamme dei maschi dovete fare qualcosa.
Mamme delle femmine dobbiamo fare qualcosa, anche solo spegnere la tv.
Basta solo spegnere la tv?
Quién sabe?
No, bisogna fare molto di più.
Ieri sera ho fatto un lungo discorso, ma alla fine mi sono anche un po’ “incartata” perchè è difficile (almeno per me) non essere troppo negativa e aggressiva. Poi le ho anche divise perchè potevo parlare di rispetto verso gli altri con entrambe, ma di stupro certo che no con Emma. Cmq sono tempi bui per le donne…:-(
Oppure, madri delle femmine, insegnategli a non tenersele, essere assertive e mollare un paio di sganassoni dati bene?
Che la civil;tà, il ragionamento, il dialogo, belle cose, ma i maschietti che spalpazzano, che alzano le gonne delle amichette ecc. c’erano anche ai miei tempi, sai, e metterli al loro posto con i sistemi che loro capiscono, gli si fa solo un favore.
Certo, resta il problema marginale delle femmine, che comunque ci restano troppo male e patiscono, sia l’offesa che la difesa che dico io.
Ed è questo il vero problema, che così si toglie fiducia alle donne in fieri che sono le nostre bimbe. e a questi stronzetti qualcuno dovrebbe spiegarlo.
Poi, ti dirò, c’era la mia amichetta alle medie che mi diceva pure che le faceva piacere che il compagno sborone le palpasse il culo. Io invece allo stesso sborone alla prima PAROLA sbagliata l’ho inchiodato a un muro(quello che non possono i muscoli può la rabbia) e non mi ha mai più dato fastidio.
Io adesso farò la mia parte di madre dei maschi.
hai ragione, io che sono madre di un maschio e una femmina la vedo da entrambe le parti.
ma il sesso e le sue esternazioni sono dovunque, nelle pubblicità, nei pc nei discorsi della gente, al telegiornale, nn parliamo poi di questi filmetti stupidi e reality dove si discute x mesi delle tette di una donna….poi mio marito x essere affettuoso mette le mani dappertutto: stiamo dando un esempio terribile? me lo chiedo spesso xkè i ragazzi si fingono scandalizzati ma ci ridono su…le effusioni tra genitori andrebbero evitate davanti ai figli?
Come madre di maschi ho puntato molto sul “rispetto”. Parlando spesso del significato della parola, usando nella relazione con loro il massimo rispetto anche nelle discussioni più feroci dell’adolescenza ed esigendo, in quanto madre, in quanto donna, lo stesso rispetto. Pare abbia funzionato!
@Mammamsterdam
sì questo malcostume c’è sempre stato, purtroppo, anche ai miei tempi alle medie 🙁 hai ragione questi piccoli Priapo vanno sbeffeggiati anche menati (se proprio non capiscono)
@Emily
secondo me le effusioni fra genitori sono su un piano paritario, anche se si tratta della classica “manata” sul didietro, quello che è negativo è invece il “rubare” l’intimità di un altro, che in fondo è una prevaricazione.
@ Marilde
purtroppo la cultura del rispetto adesso viene dietro a molte altre cose…cmq, tu confermi, fortunatamente che insegnandola sin da piccoli i risultati dovrebbero esserci 🙂
oh mamma. sono preoccupata! a San Valentino mia figlia di quinta elementare si e’ presa della T….! da un compagno xche’ ha accettato due pensierini di San Valentino da parte di due compagni diversi spiegandomi che non voleva farli rimanere male e cosi un’altro compagno le ha dato della T….! Lei ci e’ rimasta malissimo e ha pianto tutto il giorno! Le ho consigliato di non accettare piu’ regali da nessuno per accettare un regalo sentimentale bisogna ricambiare i sentimenti e quindi e’ meglio non accettare ma lei mi risponde.. “mamma Tizio stava x piangere se non accettavo che dovevo fare?” non volevo che ci rimanesse male……”. AIUTO!
bisognerebbe educare i bambini al sentimento, fin da piccoli. al sentimento del corpo, dell’ascolto, del rispetto reciproco.
i iei sono più piccoli ma ogni tanto vedo atteggiamenti molto violenti anche in bambini molto piccoli. qualche tempo fa andava di moda abbassare le mutande in pubblico. si è sempre fatto, lo si faceva anche quando ero piccola io. ai miei figli ho insegnato di non fare agli altri quello che non vorrebbero fosse fatto a loro. però ho insegnato ad arrabbiarsi, a reagire, urlare e anche nel caso dare qualche calcio di difesa se qualcuno prova a fare loro qualcosa che li mette in imbarazzo.
sono colpita dal racconto di Lisa.
non è tua filgia che deve cambiare, i bambini a quell’età volgiono bene a tutti. l’amore è un’altra cosa. piuttosto è il ragazzino che ha ricevuto un’educazione sbagliata e che confonde tutto.
Già RISPETTO.
Dobbiamo insegnare ai nostri figli il rispetto e il valore dei sentimenti. Sicuramente i messaggi che vengono dall’esterno sono sempre pi pericolosi e il nostro compito è sempre più difficile. Noi siamo la loro guida e il loro esempio.
Anche io mi ricordo manata sul culo e mi ricordo di aver subito per il mio carattere molto timido. Ma sono stata fortunata. Mia sorella menava invece. Poi mio fratello. Quello che ha sempre difeso le femminucce e che si è sempre comportato da vero gentiluomo.
Questo mi fa pensare che in fondo l’esempio dei nostri genitori a qualcosa è servito.
Sperem!
il tuo post, quello di itmom sui libri sessisti, il mio sul sentimento di insicurezza a Roma. non credo che sia un caso che lia bbiamo scritti a distanza di poche ore. forse in giro per il web ce ne sono altri che non ho ancora letto (solo ora sono al computer) di donne e mamme che parlano del sentimento di insiscurezza delle donne, dell’immagine che ci volgiono appiccicare, della regressione culturale in corso.
non so esattamente cosa possiamo fare, ma mi piacerebbe che le nostre voci su questo argomento riuscissero a farsi sentire.
che ne pensate?
io ricordo di aver ricevuto manate sul culo in discoteca, ma ricordo anche di essermi girata e di aver dato ceffoni, pero’ di anni ne avevo 20 e non 12… trovo che tutto vada troppo in fretta, ma se in casa c’é rispetto diamo già un buon esempio no?
io credo che si stiano bruciando i tempi e ovviamente la “maturità” di mollare un ceffone che si ha a 17 anni, non si ha a 12. (a me è capitato a quell’età, durante l’ora di religione. ho reagito col ceffone e il prof, un prete, mi ha mandata dalla preside. IO perchè avevo usato VIOLENZA verso un compagno, non LUI per avermene usata prima, ma lasciamo perdere, si aprirebbe qualcosa di ancora più ampio)
allo stesso tempo vedo ragazzine di 12 anni agghindate da ventenni. nulla autorizza un ragazzo ad allungare una mano, ma non si può neanche ignorare i messaggi che lancia un corpo in nome della libertà di espressione. ci vuole equilibrio anche in questo.
quindi io direi: mamme di maschi e femmine cosa possiamo fare per educare i nostri figli a una sessualità sana, ma soprattutto al rispetto del proprio e altrui corpo e dignità?
Sono contenta che nessuno minimizzi e anche che Piattini pensi a enfatizzare questa brutta tendenza sociale sessista
@Lisa
Ti risponde benissimo Piattini, con cui concordo pienamente. Mi dispiace comunque per M 🙂
@Piattini
Hai ragione, facciamo qualcosa. Ho visto altri due post: uno di M di Ms sulla festa della donna e l’altro di Sonia
http://perscherzoepercaso.splinder.com/ che mi ha ispirato.
@Alle, Caia, Wwm
E’ vero a 12 non hai la maturità e la sicurezza dei 20 anni e quindi subisci e patisci. Sei anche più turbata e molto più vulnerabile, lo stesso caso capitato a Lisa a 18 ti fa sentire magari forte e corteggiata, a 11 ti annienta. Sono i tempi che si sono accorciati in maniera pericolosa, e questo naturalmente per esigenze di mercato
(mi volto un attimo per vomitare).
Grazie dei commenti
si, concordo che molto potrebbe essere fatto da noi mamme, mamme dei maschietti in particolar modo. se non insegniamo noi loro il rispetto degli altri, donne o uomini che siano, chi glielo deve insegnare? mi piacerebbe riuscire a instaurare un rapporto come quello di Marilde con i suoi figli, anche io insisto sulla parola rispetto di tutti, di se stessi e degli altri. penso che su questo si possa basare un’educazione diversa. non è facile, i messaggi che ricevono i bambini sono troppi e contraddittori, e spesso unidirezionali nel campo sessuale.
mi piacerebbe molto approfondire il discorso di piattini, pensiamoci, se deve partire da qualcuno, un messaggio nuovo, deve partire da noi mamme che siamo le prime interessate.
Durante le mie medie una ragazzina veniva bersagliata da manate. Ricordo che io stessa pensavo ch ein torto fosse lei perchè non si ribellava Evidentemente era troppo timida, poverina!
lotterò in tutti i modi affinchè i miei figli contrastino questo modo di fare.
io sono un pò basita nel leggere che come mamme di maschi dobbiamo insegnare il rispetto e come mamme di femmine dobbiamo insegnare a difendersi con i calci.
C’è qualcosa che non mi torna
scusate se intervengo come anonimo ma non ho un blog e ma co di fantasia sui nick
ora penso bene ad un nick adatto
comunque la discussioen mi interessa molto perchp sono mamam di femmia e di maschio pure io e sento di avere una grandissima responsabilità con il maschio ma non mi sento di dire alla femmina di difendersi a calci
Cara Anonimo, non preoccuparti per il nick…non credo che la soluzione sia dire alle femmine di prendere a calci i maschi, perchè logicamente il rispetto deve essere reciproco. Però le bambine devono imparare ed essere incoraggiate a non subire. Forse anche solo dicendolo agli insegnanti, se questo avviene in ambito scolastico. Perchè anche gli insegnati dovrebbero far la loro parte e magari sacrificare un’ora di letteratura/scienze e dedicare il tempo a una discussine sociale, sui fatti che stanno accadendo nella nostra società. penso che siano discorsi che, senza parlare esplicitamente di sesso, ma modulati, appunto sul rispetto e sulle differenze di sesso e ruolo, possono essere recepiti anche alle elementari.
Spegnamo la tv e poi? Strappiamo i manifesti dai muri (avete presente la pubblicità con i due poliziotti che con la scusa di perquisire infilano la mano sotto la gonna della malcapitata?), poi stacchiamo internet (qualsiasi home page di libero, yahoo o altro ti propone le foto hot dell’ultimo calendario della velina di turno) e poi strappiamo le foto sadomaso di Cavalli o Dolce e Gabbana dai femminili…purtroppo i nostri figli vivono in questo mondo e non possiamo proteggerli vietando loro questo o quello. Il problema vero è che per loro non c’è nulla di male: “ho voglia di toccare e tocco tanto le ragazze ridono quindi sono contente. Cosa c’è di male? “ I maschi adulti sostengono che si è sempre fatto e sempre si farà. Alla medie cominciano ad avere interesse per l’altro sesso e fanno delle prove. L’importante è che capiscano che non è normale andare in giro a toccare i culi a tutte le femmine che passano e in futuro che non si tirino giù i pantaloni quando vedono una ragazza che a loro piace. Che abbiano rispetto per l’altro sesso anche se l’altro sesso mette minigonne inguinali e ti mette le chiappe sotto il naso. Perché ognuno deve esser libero di agire come vuole e nessuno è autorizzato a male interpretare un abbigliamento libertino come disponibilità a fare sesso. Anche se il suo nick su messenger è sexy baby e pubblica una foto in cui dimostra 18 anni e non 11…che vita dura!
ciao sono monica,
arrivo dopo una chiacchera con piattini e da un pò conosco e con la quale chiacchieriamo di questo ed altro, perciò mi ritrovo con quello che dice lei.
la questione sta nel dare, responsabilità genitoriale, una educazione sentimentale ed affettiva ai figli, strumenti di vaglio critico sui messaggi tv e poi chiedersi come e dove loro potranno imparare cos’è il corpo…
cioè se vanno a calco è perchè diventino come totti o perchè imparino regole, rispetto, uso del corpo, o se l’insegnante di danza è più interessata al saggio che alla potenzialità espressiva che la danza da al corpo.
insegnare la ricchezza del corpo, smettere di reificarlo, anche per noi adulti, è un modo per evitare manine morte, e per restituire ai ragazzi il tempo della scoperta del sentimento e della sessualità in modo meno assurdo …
Cara Patrizia, colgo il tuo invito “conosciamoci” e mi butto in questo “dibattito” che meriterebbe uno spazio ampio e una riflessione più attenta. Ad ogni modo provo a mettere giù qualche pensiero, da mamma di piccolapeste, vale a dire puramente teorica; mi manca (fortunatamente?) ancora un po’ di tempo per entrare nel vivo delle questioni adolescenziali. Perché in realtà, anche se gli anni sono “solo” 12, di adolescenti stiamo parlando… I mille stimoli che forniamo ai nostri figli, il bombardamento di informazioni a cui vengono sottoposti, se da una parte li rendono ricettivi, sveglie e attenti… dall’altra li proiettano in avanti con le tappe evolutive. Stiamo parlando di figlie e figli che crescono e che cercano la loro individualità, il loro posto nel mondo. Parlo di questo, perché nella riflessione che stiamo facendo, mi pare un dato primario, da non sottovalutare. In questo particolare momento della loro vita, i nostri figli sono fragili, insicuri… non sono più bambini e non sono grandi e sono alla ricerca del loro posto nel mondo. L’approvazione sociale diventa per loro fondamentale… non avendo una loro identità forte, l’accettazione del gruppo li protegge dalle ansie, dalle paure rendendoli –a loro avviso – “forti”. E’ qui che secondo me dobbiamo inquadrare “la manina morta”. Perché probabilmente i maschietti si comportano così stando in gruppo, ridacchiando tra loro di questi (bruttissimi) gesti, spalleggiandosi a vicenda e vantandosi di tanto ardire. Presi singolarmente, credo che siano molto più riflessivi, attenti e sensibili. Detto questo, è anche vero che ciò che ci trasmette la società dell’informazione non aiuta di certo… le banalizzazioni del sesso sono ovunque. L’ostentazione della nudità per arrivare ad avere successo, il sesso in cambio del potere, sono input forti che arrivano da ovunque, non solo dai media.
Per questo credo che mai come in questo momento, il ruolo di educatori ci impone (madri e padri) di e-ducere: aiutare i nostri ragazzi e ragazze a tirare fuori quello che è la loro individualità. Se riusciamo ad accompagnarli nella costruzione e fortificazione della loro personalità, li renderemo sicuri di loro stessi, responsabili e rispettosi del proprio corpo e di quello altrui, capaci di riflettere sulla responsabilità delle loro azioni e in grado di fare fronte con serenità alle pressioni sociali. In questo compito, credo che non ci siano da fare distinzioni di genere: dobbiamo fornire ai nostri figli gli strumenti e l’esempio per costruire non solo il proprio Sé, ma anche la fiducia nel Sé.
Forse così, le ragazze sicure di loro sapranno essere donne forti, senza per questo dovere usare la violenza. Avranno rispetto del loro corpo che accetteranno (senza doverlo smagrirlo a dismisura, senza usarlo come strumento); sapranno reagire alle offese e ai maltrattamenti, senza inutili sensi di colpa.
Forse così, i ragazzi sicuri di loro sapranno essere uomini, anche senza il gruppo. Non avranno paura della propria sensibilità, non dovranno dimostrare ad ogni costo la loro virilità e soprattutto avranno rispetto delle donne, nell’anima e nel corpo.
Scusatemi, mi sono dilungata… ma è un argomento che non sono riuscita a liquidare in due parole…
NU
@Monica
sono già venuta da te…ma voglio ancora dirti che purtroppo hai ragione anche sul calcio come Totti e anche sull’atteggiamento di certe insegnanti di danza.
@Nu
Grazie, che bel commento, peccato che non riesca a entrare nel tuo blog. perchè?
Sto recuperando un po’ quanto perso in settimana, ho letto il post e alcuni commenti. Le manine morte ci son sempre state e ogni ragazza ha accettato o rifiutato a modo suo. Ma se ben ricordo alcune mie compagne la mano morta la facevano non la subivano. Non penso si debba educare diversamente un ragazzo o una ragazza, la parola “rispetto” da alcue citata vale da una parte e dall’altra in egual misura.