La scorsa settimana sono stata invitata alcuni giorni all’Isola d’Elba e ho accettato con entusiasmo, non l’avevo mai visitata! Ho fatto il viaggio in treno ed è stato lunghissimo, circa sette ore, considerando anche l’ora di traghetto da Piombino a Portoferraio. Quindi il mio consiglio è andateci in auto o in camper, perchè poi un mezzo di trasporto è essenziale per muoversi sull’isola, che è molto più grande e vasta di quello che un turista inesperto e ingenuo (come me!) potrebbe immaginare.
L’idea della gita era il fitness, infatti l’isola d’Elba oltre alla classica vacanza al mare offre un sacco di opportunità per fare sport outdoor: gite in mountain bike, passeggiate, trekking sulle vie dei pastori e anche un giro in kajak alla ricerca di calette nascoste.
Tra gli altri appuntamenti il Tuscany Walking Festival Festival del Camminare, e la XIX Settimana Nazionale dell’Escursionismo. E per i più in forma Iron Triathlon Elba Tour, che unisce nuoto, corsa e bici da strada.
Insomma non si scherza, ci si può vermente mettere alla prova. Però io ho cominciato in maniera soft con una bella passeggiata sulle pendici del Monte Capanne, camminando in un sentiero profumato, una via una volta calcata dagli asini e dai pastori, in mezzo a erbe e fiori selvatici coloratissimi.
Qui cresce la nepitella, una menta selvatica molto forte che viene usata con abbondanza nella cucina elbana, nei cocktail (Elba Mood, lo spritz locale fatto con la mortella un tipo di mirto con cui si crea un liquore alcolico) e anche in una barretta energetica inventata da Michele Nardi, famoso chef dell’isola al quale sono riuscita a carpire la ricetta (La posterò a breve!)
Nella seconda giornata fitness era prevista una gita in mountain bike, oppure un altro giro di trekking sul sentiero del granito. All’Elba ci sono le cave, si estrae il ferro e poi c’è la Miniera Calamita, nei pressi di Capoliveri, dove si estraeva la magnetite. La miniera è stata chiusa nel 1981 ma adesso è visitabile.
Siamo scesi ed è stato veramente impressionante, nelle gallerie del Ginevro tra pozzi interminabili e lunghe gallerie, dove ancora ci sono i vagoni usati dai minatori per trasportare il materiale raccolto ed è facile andare indietro nel tempo e immaginarsi la vita durissima di chi vi lavorava. La guida ci ha raccontato che negli anni ’20 tra i minatori, tale era la miseria, che era costume di fingere un infortunio, che veniva ripagato, per raccimolare i soldi necessari per far sposare i figli. I minatori si tagliavano via il dito mignolo e così in casa arrivava un sussidio.
Si può anche visitare il Museo Archeologico del Distretto Minerario di Rio, che illustra la storia dal III millennio a.C. fino al medioevo della parte orientale dell’Elba, fortemente legata alla presenza dei giacimenti minerari.
E’ invece dedicato allo straordinario patrimonio mineralogico dell’Isola il MUM – Museo Mineralogico Luigi Celleri di San Piero a Marina di Campo, che accoglie una ricca collezione di minerali e cristalli: tormalina policroma, cristalli di ortoclasio e albite, berillo acquamarina insieme a campioni provenienti dal settore minerario dell’Elba orientale.
L’Elba è anche ricca di musei, residenze storiche e poli culturali da scoprire. Ci sono le Fortezze Medicee, che ho visitato a Portoferraio e dove siamo stati accolti con un “vero” colpo di cannone. L’isola è ricca di reperti archeologici, architettura militare e residenze napoleoniche. È difficile trovare un altro fazzoletto di terra in mezzo al mare che possa raccontare una storia altrettanto travagliata: quella dell’Elba può narrare di abitanti preistorici, miniere di ferro, Etruschi e Romani, incursioni piratesche, l’ultima risale al 1711 ma gli elbani ancora ne parlano! Qui Napoleone visse da Imperatore per 10 mesi prima dell’avventura dei 100 giorni che ne precedettero la fine, e qui fece edificare alcune ville ancora oggi vistabili: la Palazzina dei Mulini a Portoferraio e la Villa San Martino nell’omonima vallata, ma anche la Casetta Drouot e il Santuario della Madonna del Monte, nel marcianese, dove visse gli attimi più intimi al fresco dei castagni.
Chi ama l’archeologia non può mancare una visita all’area archeologica della Linguella di Portoferraio, sede di un’antica villa romana, i cui resti affiancano la cinquecentesca Torre del Martello e il museo archeologico, dove si possono ammirare molte delle anfore recuperate dai fondali dell’Elba e di Montecristo. Esattamente all’altro capo della rada di Portoferraio, sorgono invece gli scavi dell’antica villa romana delle Grotte che, a picco sul mare, genera un impatto scenografico di straordinario effetto.
A Marina di Campo sorge invece l’Acquario dell’Elba che accoglie più di 150 differenti specie di organismi marini mediterranei.
Non mancano infine le proposte culturali per quest’estate: si comincia a metà giugno con la II edizione dell’Aqua Film Festival, la rassegna internazionale di cortometraggi, incontri e workshop dedicati al tema dell’acqua che si svolgerà a Portoferraio dal 23 al 25 giugno. Alla sua prima edizione c’è invece l’Elba Comedy Film Festival, che permetterà di godere di cinque commedie italiane in concorso in una location assolutamente unica: la spiaggia. Con lo schermo in mare e un grande telo adagiato sulla sabbia. Appuntamento a Capoliveri dal 25 al 30 luglio.
La musica classica è invece protagonista del Magnetic Festival, in programma dal 9 al 24 luglio nella suggestiva cornice della Miniera del Ginevro di Capoliveri. Un sito di rara bellezza e unico nel suo genere, dove a fare da palcoscenico naturale è una “quinta” di roccia alta più di trenta metri a picco sul mare. Negli stessi giorni i vari artisti si esibiranno in un mattinée nella piazza di Capoliveri. Infine a Portoferraio, dal 31 agosto al 9 settembre, si svolgerà la XXI edizione del festival Elba, Isola Musicale d’Europa, appuntamento musicale innovativo di altissima qualità nel panorama dei festival internazionali di musica classica e jazz.
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