I cartoni animati sono una grande passione dei più piccoli, che li guardano incantati per ore e ore, ma ci sono anche bambini sfortunati (sordi, ipovedenti, autistici) che non possono fruire di questo passatempo proprio a causa del loro handicap.
Ora per aiutarli è nato questo progetto, che attraverso una grafica speciale ha come obbiettivo quello di rendere accessibile i cartoni animati anche a questi bambini. Per realizzarlo è stata allestita una raccolta di fondi (a partire da pochi euro) che permetterà di rendere questo primo cartone animato ambientato nel MagiRegno e con i personaggi degli Zampa veramente accessibile a tutti i più piccoli.
Questo progetto è finalizzato soprattutto all’inclusione: bambini con abilità diverse potranno “guardare” un cartone con gli altri, potranno “parlare” e condividere le emozioni e le avventure dei loro beniamini.
La formula prevede che gli episodi siano accessibili ai bambini sordi (attraverso la presenza dell’interprete LIS e dei sottotitoli), ai bambini ciechi e ipovedenti (grazie alla presenza di scene con descrizione sonora e ad una grafica adatta), ai bambini autistici (grazie a disegni semplici ma non banali, con poche sfumature e a poche variazioni di tono nei dialoghi e nei sottofondi sonori).
Anch’io quest’anno ho cominciato a fare qualcosa di concreto per aiutare: ho appena iniziato a fare la volontaria alla clinica pediatrica De Marchi, in centro a Milano. Mi sono comprata un bel camice bianco e in sala d’aspetto al Pronto Soccorso cerco di aiutare i genitori e i bambini che aspettano di essere visitati. Leggo storie, gioco con i cubetti, faccio puzzle e disegni. Molti sono stranieri: arrivano al Pronto Soccorso perchè non hanno i soldi per un pediatra privato e quelli dalla ASL non sempre quasi mai sono reperibili al telefono. Dopo i primi errori, ho imparato a non confondere le loro etnie (perchè altrimentimi guardano un po’ male) quindi mi limito a chiedere da dove vengono senza fare supposizioni. Di solito le famiglie sono numerose e per un piccolo paziente arrivano in tanti. Molti bambini non parlano italiano, ma il linguaggio dei giochi è universale e tutti dopo un po’, timidamente, sono contenti di farsi coinvolgere. E i loro sorrisi sono la cosa più bella del mondo.
Hai proprio ragione a fare volontariato, mi sa che ricomincio anch’io. E’ una cosa che arricchisce e gratifica.
Buone Feste
Infatti! Quando esco dall’ospedale sono molto contenta e appagata.
Brava! il volontariato con i bimbi penso che sia uno di quelli che aiutano davvero, perchè pochi ospedali sanno essere a loro misura.
Bello il cartone animato.
Poi sarò sincera: essere dall’altra parte della barricata dopo tante volte, in passato, che sono andata in Pronto Soccorso con le ragazze da piccole, è abbastanza rassicurante.