Un colpo di zampa alla ciotola e l’acqua schizza fino ad arrivare alla “ciabatta”, poco distante sul pavimento, dove sono attaccate varie prese degli elettrodomestici in cucina. Un attimo e il sistema elettrico di casa va in corto circuito: salta la luce, si spegne tutto ma suona l’allarme antifurto che ti perfora il cervello. Dopo lunghi momenti di disperazione abbiamo resettato tutto, fatto tacere finalmente il maledetto allarme e scoperto la colpevole: Lola.
Sì, proprio lei che negli ultimi tempi rema contro, è ribelle, spesso di cattivo umore perchè, dopo tre anni e mezzo di convivenza, non è ancora riuscita a realizzare il sogno di essere capobranco.
L’ultimo affronto subito, dal suo punto di vista, è stata la toelettatura dell’altro giorno. E’ tornata a casa soffice, profumata e di pessimo umore.
Un’onta che ha deciso di lavare con il boicottaggio elettrico.
Non essere ancora riuscita a scalare la gerarchia familiare è fonte di grande frustrazione e il suo atto di vandalismo mi ha messo in guardia. Allora le ho spiegato che essere capobranco avrebbe sicuramente molti vantaggi ma magari anche qualche risvolto inaspettato.
Tornando da Londra, sulla rivista in aereo, avevo letto infatti un articolo sulla vita a cinque stelle dei cani alfa, senz’altro capibranco, c’era l’elenco di tutti gli hotel di lusso dove possono andare per stare con i loro padroni e non essere lasciati alla solita pensione per cani.
Per esempio a New York per poco più di 300 € possono stare qui oppure qui , posti bellissimi dove ti danno anche tanti bastoncini al manzo e ti fanno dormire sul letto ma c’è sempre l’incubo tolettatura dietro l’angolo. Come succede probabilmente in questo resort in Arizona e senz’altro in quest’altro a Hollywood, dove i cani sono tutti trattati un po’ come bambole, e infilati nella borsa, come il povero chihuahua di Paris Hilton. Oppure spendendo molto meno, i prezzi partono da $ 50 dollari, si potrebbe andare in Florida in questo hotel dove però è pieno di cani che vogliono fare i modelli e gli attori e l’atmosfera è senza’altro molto tesa e competitiva perchè ti tolettano dalla mattina alla sera.
Lola mi ha guardato e nella sua lingua, che ricorda molto la parlata di Umberto Bossi, mi sembra che abbia bofonchiato qualcosa come “Colpiffero” (avevo già scritto che parla?) poi si è acciambellata nella cuccia, affondando il muso nella pancia, con un body language inequivocabile.
4 Replies to “Se fossi capobranco…vita a cinque stelle”
Comments are closed.
ahahah povera lola con altre tre femmine in casa ce l’ha dura ad arrivare in cime alla piramide di comando
Lei comunque non demorde, anche perchè si sente “una ragazza”, quando ci chiudiamo da qualche parte a parlare arriva subito e ascolta 🙂
Canearighe è solidale con Lola. abbasso il bagnetto!
Grazie della condivisione di punti di vista 🙂