Una casalinga disperata sui generis: Sylvia Plath nell’ultimo anno di vita si era trasferita nella campagna inglese di Devon con il progetto di ristrutturare un’antica canonica per trasformarla nella casa dei sogni per la sua giovane famiglia. Ma lo stress della doppia maternità, la solitudine forzata (il marito Ted Hughes era spesso a Londra) e la difficoltà di conciliare la scrittura con gli impellenti doveri domestici l’hanno prostrata. E non è finita bene.
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