Come ho già scritto, martedì scorso sono stata all’inaugurazione del Mudec e oltre alla mostra di Barbie, ho visto anche quella di Gauguin, che ha come sottotitolo “Racconti dal Paradiso” perchè il pittore francese ha passato gli ultimi anni della sua vita in Poinesia, dipingendo molti paesaggi e moltissime bellezze del luogo e prima aveva anche vissuto in Martinica, luogo altrettanto paradisiaco.
E’ una mostra molto interessante di circa 70, oltre a quelle di Gauguin ospita anche quadri di Pissarro, Cezanne e Van Gogh. E c’è anche il famoso Autoritratto con Cristo Giallo, prestato dal Musèe D’Orsay di Parigi.
Tutto meraviglioso, peccato che le sale siano così buie che si fa fatica a vedere, sono penalizzate soprattutto le sculture. Devo ammettere che quando ho visitato la mostra era ancora in stato di allestimento, per cui le schede messe di solito di fianco ai quadri in un luogo un po’ luminoso, erano ancora appoggiate per terra e di fianco ai quadri c’era solo lo scotch che indicava il luogo esatto dove porle. Ma a parte questo, era veramente troppo buio.
Ho sentito (giuro) una collega esclamare, esasperata: “Ma qui non si vede una cippa!”
E non potevo certo darle torto.
Più che ammirare una mostra sembrava di cercare qualcosa in cantina. Ma il buio fa tendenza, anche nei negozi alla moda, il primo a sperimentare questa mancanza di luce è stato Abercrombie&Fitch, per essere fichi si sconfina nella tenebra!
Però piuttosto che presentare una mostra così non sarebbe stato meglio rimandare? La Barbie era sistemata meglio, però é solo una bambola per quanto possa essere iconica.
Gauguin é un’altra cosa .
Probabilmente hanno avuto fretta, perchè dovevano inaugurare proprio contemporaneamente alla chiusur dell’Expo. Perchè dovevano fare in questo museo la festa chiudi-expo! 🙂