Voglio fare outing senza vergogna: da bambina pensavo che da grande avrei sposato Alberto di Monaco! So che state ridendo schifate, ognuno hai suoi scheletri nell’armadio (della Barbie)!
A mia discolpa devo dire che mia madre mi ha cresciuto a pane e pettegolezzi e quand’ero bambina i gossip reali andavano per la maggiore, quindi io che ho sempre sofferto di un certo delirio di onnipotenza, a 4-5 anni, mi vedevo ben maritata e un principe sarebbe servito allo scopo. Poi Alberto era molto più carino di oggi…
A 7 anni ho cambiato idea, avrei perseguito la carriera non il matrimonio, ma le storie principesche sono rimaste interessanti per me. Crescendo sono diventata cinica per cui la mia preferita era la sorellina scapestrata, Stephanie, che ne ha sempre combinato di tutti i colori!
Questo prologo per farvi capire che quando ho incontrato in rete Marina Minelli, mi sono subito appassionata. Poi il mese scorso sono stata a Falconara, l’ho conosciuta di persona e mi sono letta il suo primo libro che ho trovato veramente interessante, ben scritto e pieno di succosi anedoti sulla vita di principesse di ieri e anche di oggi.
Molte di questo donne sono state solo delle pedine, maritate per ragioni di Stato, mentre alcune hanno avuto veramente potere ma anche esperienze molto forti e poco aristocratiche. Per esempio, chi se lo sarebbe mai immaginato che Caterina De’ Medici sarebbe stata costretta in un menage a trois con la suocera?
E che dire di Joséphine de Beauharnais, la bella creola della Martinica che è stata la prima imperatrice di colore (altro che Obama!) essendo moglie di Napoleone? La figura di questa donna mi aveva già incuriosito quando, alcuni anni fa, ero stata in Martinica e nel parco della capitale, Fort de France, ho visto la statua di Joséphine conservata con la testa decapitata perchè i suoi connazionali, da più di duecento anni, le rimprovoravano la stessa cosa: non aveva fatto abbastanza per aiutare la Martinica, perorando la loro causa con Napoleone. Joséphine viene considerata una traditrice che ha rinnegato le sue origini.
Poi continaundo la lettura di questo libro si fanno altre importanti scoperte. Per dire, chi lo sapeva che in fondo la Regina Vittoria è stata una pioniera dell’epidurale? La sovrana infatti dopo sette figli partoriti con dolore, per l’ottavo si era fatta furba e aveva provato il cloroformio per un po’ di sollievo. Contenta dell’esperienza era arrivata poi ad affermare che sarebbe stato un diritto di tutte le donne mettere al mondo i figli senza soffrire troppo. Un’altra principessa molto interessante, ma poco conosciuta, è Maria Bonaparte, nipote di Napoleone che a parte accettare un marito gay è stata la vera promulgatrice e soprattutto sponsor, grazie alla sua immensa ricchezza, della psicanalisi di Sigmund Freud. Insomma, questo libro è un pozzo di informazioni storiche e arriva poi alle principesse e alle regine attuali: fino a Charlene che si è beccata il “mio” Alberto, ma certo non la invidio… anzi forse un po’ per il clima dolce di Monaco!
6 Replies to “Princess inside”
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ma grazieeeeeeeeee 🙂 🙂
You’re welcome! 🙂
Eheheh pensa che mia madre ha cominciato a chiamarmi così in onore di Maria Beatrice di Savoia soprannominata appunto Titti…
Ahahah 😀 è bello fare outing!
Comunque Titti era la più bella delle “nostre” principesse e l’hai meritato cara!
ah sì guardavo il suo sito nel periodo del wedding reale…..io da piccola mi vedevo bene come zarina pellicce, colbacchi, passeggiare nella neve…..però il miocuore sospira ancora per lady oscar
Per me lo spirito da Zarina è stato rinvigorito da questo freddo polare degli ultimi giorni 😀