Sono sempre stata piuttosto realistica e poco incline ad apprezzare e credere alle presenze sovrannaturali, ma sto per cambiare idea. In casa le cose spariscono: è normale. Si cerca un oggetto che è sempre stato nello stesso posto e puf! non c’è più. Ovviamente quando serve. Allora gli approcci sono diversi: imprecazioni, attribuzione di colpa a chi ci sta intorno (con gradi di gentilezza variabile), preghierine (da piccola mia madre mi aveva insegnato di votarmi a Sant’Antonio, a suo parere meglio degli uffici smarriti), rituali vari, investigazioni para scientifiche. Insomma ognuno ha il suo metodo più o meno infallibile. Fino a poco fa anch’io mi barcamenavo così. Certe cose sparivano, altre le trovavo. Ultimamente però la situazione è peggiorata.
In teoria sarei abbastanza ordinata, in pratica vivo di buoni propositi e procrastino le cose da mettere a posto. Comunque ho dei fiori all’occhiello, degli angoli della casa dove i miei oggetti sono orgogliosamente archiviati e riposti. L’eccellenza in questo caso è rappresentata dalla scarpiera. Un anno fa c’è stata l’inaugurazione: nel ripostiglio ho messo una ventina di scatole semitrasparenti dell’Ikea dove ho coricato amorosamente le mie calzature. Un lavoretto scientifico e raffinato. Nonostante questo ordine teutonico, sono spariti un paio di sandali blu. I miei preferiti naturalmente.
Li ho cercati per giorni, ho aperto e chiuso tutto, scatole, cassetti e guardato anche tra gli stivali. Niente.
Quando mi sono decisa a piangerli come dispersi sono riapparsi improvvisamente nella prima scatola sullo scaffale. Sono stata felice ma anche perplessa.
In casa hanno condiviso la mia gioia commentando: “Mamma, sei proprio rimba!”
Opinione convalidata da un’altra sospetta sparizione, questa volta dall’armadio: i miei jeans bianchi corti a metà polpaccio. Bellissimi, leggeri, ovviamente i miei preferiti. Imperdibili jeans-bilancia quelli che mi dicono se si sono accumulati cuscinetti. Quelli che se sgarro non entrano. Volatilizzati. Ho guardato ovunque, anche tra le cose delle mie figlie, di Sant’ (non si sa mai!). Ho trovato tutti i pantaloni degli ultimi dieci anni: leggins, pinocchietti, a sigaretta, cargo, a zampa, bermuda. C’erano tutti, meno quelli che volevo.
C’è un fantasma con il 37 di scarpe e la 28 nei jeans. E adesso posso rimpimzarmi di tutte le schifezze tanto i jeans-bilancia non li ho più!
12 Replies to “I fantasmi nell’armadio”
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Quando vivevamo a Napoli mi spariva la crema idratante si asciugava dal vasetto poi e` cominciatio a dimezzasi il vino nella bottiglia aperta sullo scaffale, ad un cero punto mio marito a segnato il livello e cosi` abbiamo scoperto che effettivamente qualcuno lo bevevea ….menomale abbiamo traslocato ed ora non ho piu` una persona che aiuta in casa per cui posso prendermela solo con i fantasmi!
Francesca
anch’io avevo pensato a una cosa simile, una colf che avevo si “beveva” i detersivi! Però i miei jeans hanno (non voglio parlare al passato) soprattutto un valore diciamo affettivo, ci sono
affezionata e poi diciamolo brutalmente….alla persona che mi aiuta in casa sarebbero piccoli!
Nooo queste cose succedono anche a casa nostra: ma ho sempre attribuito il tutto al fatto che siamo abbastanza disordinati… ora mi fai venire il sospetto che così non sia!
ps: non strafogarti, i jeans-bilancia potrebbero riapparire da un momento all’altro ;-P
Troppo tardi! Piangendo mi sono trascinata fino alla mia pasticceria preferita :)))
Sì sì sì il fantasma esiste anche a casa mia!!! I miei jeans pinocchietto quest’anno sono spariti all’appello! Così come una ciabatta sparita il giorno prima di andare alle terme e ritrovata la sera (post terme ovviamente, ho girato tutto il giorno con le ciabatte di tessuto non tessuto…) vicino alla sua sorellina…Il coprispalle di mia figlia introvabile una mattina frizzantina e ritrovato, al solito posto, qualche mattina dopo, quella in cui alle 7.00 c’erano già 30 gradi…
Sono contenta che tu mi capisca: fantasmi bastardi!
Non disperare! Salteranno sicuramente fuori, soprattutto se nel frattempo te ne sarai comperati un altro paio…
Io ho ritrovato, a tre anni dalla loro ‘scomparsa’, le scarpette da ginnastica ritmica, che oramai disperavo di rivedere. Erano nello stesso sgabuzzino, dove le avevo viste per l’ultima volta…
Sono infatti andata in giro a cercarne un altro paio, ma quest’anno vanno tutti lunghi e non belli cortini, al polpaccio, come i miei desparecidos. Poi che tessutacci, pesanti! E soprattutto che prezzi 🙁 Ho sudato sudato nei camerini di prova e poi per rifarmi e consolarmi, come ho scritto sopra, dritta in pasticceria!
Ho i miei effetti personali e casalinghi racchiusi in 137 minacciose ed enormi scatole di cartone stipate tra garage, cantina, soffitta…non riesco nemmeno a pensare a quante cose saranno sparite almeno finchè non decideranno di ricomparire perchè gli ectoplasmi casalinghi avranno finito di usarle ^_^
Oddio fa un po’ paura la tua descrizione 🙂
quasi la mia sfiga sembra più sopportabile, grazie!
ok…se me lo estorci così, te lo racconto… La scorsa settimana ho raccolto i soldi x l’acquisto delle letture estive dei miei allievi. Buona parte della cifra è stata pagata in moneta, non avendo poi io il resto per tutti. Diligente e pignola come sono, ho fatto liste per ogni classe, busta per il denaro già in banconote e busta con monete da cambiare. E poi, il mattino dopo aver fatto tutta sta trafila, una busta, 130 euro, era sparita dalla mia borsa del lavoro. Ho perso due o tre venerdì e quella camicia lì, quella che ha le maniche che si legano sulla schiena, era già pronta x me…finchè non arrivo a scuola, apro il cassetto e…ed ecco la busta, 130 euro dentro. Tutto a posto. Tranne gli insulti ai miei familiari, tutti ovviamente colpevolissimi di cospirazione ai miei danni (!), e gli anni di vita persi pensando che se avessi raccolto i soldi della gita… 😉
Apprezzo il coming out 🙂
Diamo la colpa ai fantasmi della fine dell’anno scolastico, quelli che colpiscono quando siamo più vulnerabili!