Qualche settimana fa quando avevo letto Il ruggito della mamma tigre, avevo avvertito un solletichino fra i neuroni arrugginiti, una minuscola sensazione di deja-vu. Ieri ho capito finalmente di cosa si trattasse.
Anita ha avuto il risultato dell’esame KET (Key English Test for Schools) che ora va di moda far fare ai ragazzi nelle scuole, il suo naturalmente era quello per studenti di terza media.
Non so quanto siano effettivamente utili per il futuro lavorativo dei ragazzi, ho qualche dubbio sul business che sta dietro a tutto ciò anche se è organizzato dalla prestigiosa Università di Cambridge.
(Forse, considerato come butta l’occupazione nel nostro Paese, se farà la velina e si fidanzerà con il nipote di Clooney potrebbe sempre venirle utile)
Comunque.
Anita ha passato brillantemente il test con lode. Mi sono complimentata.
E mia figlia gentilmente, sorridendo, ha reso subito la cortesia:
“Mamma è anche merito tuo, ti ricordi quando urlavi apricot! apricot! apricot?”
Così mi è tornato in mente il momento più basso della mia genitorialità.
Quando Anita aveva circa due anni e mezzo, Emma era appena stata concepita, le davo la merenda usando spesso un piattino arancione di Winnie Pooh (in cui era rappresentato in uno dei suoi classici pic-nic) e sul bordo c’erano i disegnini di varie specie di frutta. Mela, pera, banana, arancia e appunto albicocca.
La fissa dell’inglese l’ho sempre avuta, visto che ho vissuto a Londra, la povera Anita era, suo malgrado, la mia alunna predestinata. DVD in lingua, canzoncine, libri illustrati, ecc.
E la stressavo per imparare anche a merenda.
Dopo aver mangiato doveva ripetere i nomi dei frutti rappresentati sul piattino… e cavolo! L’albicocca-apricot non se la voleva far entrare in testa!
Allora dopo un po’ perdevo la pazienza e urlavo:” Apricot! apricot! apricot! Apricot porcavacca! Ricordati apricot!”
(Amy Chua sarebbe stata orgogliosa di me)
Poi fortunatamente è nata Emma, mi sono rilassata sull’inglese e su tante altre cose.
15 Replies to “Tigre dentro – the inner tiger”
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io invece ho subito le lusinghe del ket e ho accettato di farlo fare a mio figlio di 10 anni. su consiglio del suo maestro. ebbene, non lo ha passato e io mi sono sentita una mamma tigre fallita, l’ho stressato per cercare di superare un esame che era al di sopra delle sue possibilità, lui ovviamente ci è rimasto male per non averlo superato, e io mi sono sentita una mamma tigre che gli ha imposto degli obiettivi troppo alti per la sua età… non si finisce mai di imparare, cara extramamma.
Il maritozzo ed io, invece, per fare imparare l’inglese al Topolo 2enne usiamo un metodo veramente gretto visto che lo usiamo per sparlare di amici e conoscenti di fronte a lui ma anche per dire parolacce, dirci l’un l’altro cosa fare con i suoi capricci e fare paragoni con il fratellino santo-angelico che è molto più tranquillo di lui.
Insomma, puntiamo biecamente sull’effetto curiosità. Chissà se funzionerà?!
Io invece ho una figlia di 2,5 anni fissata (un po’ troppo) con le lingue…non so se sia colpa mia (probabilmente si…): ogni cosa nuova che vede chiede: Mamma come si chiama questo? Io rispondo (ad esempio) “valigia” e lei…”mamma, come si dice valigia in inglese? (risposta della mamma)…Mamma come si dice valigia in francese? (risposta della mamma) Mamma come si dice valigia in CINESE? (…….).
Dite che devo fare io un corso di cinese???
Extra, che tigre! Volevo tanto crescere le mie due bimbe parlando loro in inglese tutto il tempo, ma poi ho ceduto pigramente…sei stata forte! Confermo, il ket è più un affare per la Cambridge che per noi. Di fatto forse ha un po’ di utilità il First. Di solito ai miei studenti propongo di farlo…perchè all’università si tolgono un esame.
@Tao: funziona, almeno per me. Ho studiato e imparato il francese perchè i miei parlavano in questa lingua tutte le volte che parlaavano di lavoro, o di noi figli o di problemi in famiglia, ecc…però ho anche odiato il francese per un bel po’…
E adesso per vendetta si applicherà ed imparerà a menadito il…FRANCESE
Ha, ha, ha!
Però alla fine è andata bene in inglese no?!
Chissà cosa diranno le mie figlie alla sua età “ti ricordi mamma quando trovavi ogni pretesto per parlarci in inglese, quando frequentavamo amichetti bilingue, quando i dvd erano solo in inglese e anche molti dei nostri libri?… ecco perché studiamo l’arabo, perché tu no non sai!”
Forse finirà così 😉
Mi hai fatto venire in mente una cosa che non ha a che fare con l’inglese, ma con il rilassamento che subentra con l’arrivo del secondo figlio… Una mia carissima amica ha confessato di nascosto a Mr T che quando BUH era piccolo ero insopportabile, ma per fortuna poi è nata Sorellina e mi sono rilassata!!
🙂
Questo test ancora ci manca qui nel lontano nord-est… ma sono sicura che prima o poi arriva! Almeno mi preparo a dire di no!
Il giovane apprendista pur di guardare episodi di Star Wars cartoni animati che ancora non sono usciti in Italia si è rassegnato a guardarli in inglese, meglio di un corso extrascolastico!
PS: Pare che tutte le mamme blogger abbiano letto questo libro super reclamizzato ad arte. Io mi sono limitata a sbirciare l’anteprima su FB e sono rimasta sconvolta. La signora lascia fuori di casa sua figlia piccola in inverno perchè non vuole suonare il piano e io devo anche darle soldi sotto forma di diritti d’autore? Effettivamente potrebbe essere una strategia: raggranella in modo originale la somma necessaria per pagare la cauzione quando viene messa in galera dai servizi sociali… ;-D
pensa se invece di dire apricot ti ripeteva porcavacca….magari in inglese
L’inglese non è mai una fissa, è uno stato dell’anima…
Scherzi a parte, il KET forse no, ma sicuramente gli altri step degli esami di Cambridge sono utili, eccome, sul lavoro, sia in Italia sia in UK… Secondo me hai fatto più che bene!
E’ proprio il caso di dire che il tuo sforzo ha dato i suoi frutti… Anch’io ho la fissa dell’inglese (delle lingue in generale), ma per fortuna ho cominciato a stressare mia figlia solo un po’ più avanti.
Ma tuo marito non è inglese? non parlava nella sua lingua alle figlie?
Io ti dirò… fino ad un po’ di tempo fa (prima che arrivasse Olivia) mi sembravano pazzi invasati i genitori “monolingua” che parlavano in inglese ai figli o che gli facevano vedere i dvd in lingua originale. Mi sembrava una forzatura inutile. Ora i dvd in lingua originale me li guardo pure io e non concepisco di vederli diversamente, quindi mi sa che alla bimba toccheranno così. Se poi imparerà anche qualcosa, tanto meglio (ma parlarle in inglese, no)!
ITmom
non sei tu la tigre fallita, secondo me è il maestro che è pirla, avrebbe dovuto saperlo che non è adatto a un bambino di dieci anni!
Taomamma
siete diabolici ma probabilmente efficaci 🙂
Raffaella
come non lo sai? Valigia in cinese è fondamentale per lo sviluppo armonico della personalità di una quasi treenne 😀
Mammmaatorino
sono contenta di avere il tuo parere, almeno adesso so qualcosa sul First, interessante questa cosa che si tolgono un esame! Grazie!
Zia Cris/Monica
l’altro giorno sono andata in un bar con emma, ha chiesto un succo all’albicocca e il barista, che è straniero, l”ha tirato fuori e le ha detto sorridendo “apricot?”.
Giuro mi è venuto un colpo!
Murasaki
è vero il secondo figlio ti calma su certi perfezionismi e ti schianta sull’energia:D
Melanele
anche anita guarda filmetti in lingua originale e adesso comincia anche Emma, per me è un buonissimo escamotage!
P.S. il libro è stato reclamizzato ad hoc tra le mamme blogger 😉
Agrimonia
il rischio in effetti l’ho corso 😀
‘povna
grazie del parere!
Eligraphix
il problema è proprio capire il limite tra la fissazione e il giusto sforzo! in una famiglia di conoscenti con figlie di età simile alle mie in casa si parla solo inglese anche se sono italiani mi sembra eccessivo e diciamolo anche un po’ ridicolo!
Camilla
forse ti confondi, no Sant’ è nostrano 🙂