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Belva - Extramamma

Belva

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Il parcheggio vicino alla scuola di Emma è sempre molto problematico.
Ci sono genitori che all’ora del ritiro dei ragazzi, fanno i furbi, arrivano all’ultimo momento e piazzano l’auto davanti ad altre regolarmente parcheggiate impedendo poi ai proprietari di ripartire.
Alcuni di questi genitori sono recidivi e continuano, anno scolastico dopo anno scolastico, la loro sosta selvaggia infischiandosene degli altri.
Ieri all’ora di pranzo, dopo aver “preso” Emma, messo il suo zaino nel baule, avevo l’auto bloccata da un’altra macchina parcheggiata a capocchia, perpendicolare alla mia.
Ho aspettato un po’, poi ho iniziato a strombazzare. Mentre stazionavo con aria truce vicino alla portiera aperta è arrivata una signora con pargola al seguito.
“Lei è una bella maleducata! Non ha rispetto per gli altri!”, l’ho apostrofata.
“Ma lo fanno tutti!”
“Lo fanno solo i maleducati!”, ho urlato.
“Ma io…”
“Stia zitta e se ne vada velocemente!”, ho sbraitato cattivissima.
Con il fumo che mi usciva dalle orecchie, sono risalita in auto.
Ho sbattuto la portiera e sono partita sgommando, abbastanza contenta di non aver detto neanche una parolaccia. Emma invece non aveva gradito la mia sfuriata.
Era la prima volta che litigavo in pubblico e questa versione di mamma belva non le era piaciuta.
Dopo un po’ mi ha detto: “Mamma guarda che quella signora ci segue”
Controllo nello specchietto e infatto vedo l’auto.
“Ma no, vedrai che va a casa sua”
Noi dovevamo andare a prendere la pizza al trancio (come sapete sono una gran cuoca).
Vicino alla pizzeria non c’era parcheggio.
“Mamma ci segue”
In effetti, giravo e rigiravo in cerca di un buco dove mollare l’auto e l’altra macchina era sempre dietro di noi.
“Ci vorrà picchiare?”
“Ma no dai, magari anche lei prende la pizza”
Speravo fosse così.
Intanto però mi erano venute in mente tutte quelle storie di cronaca tipo, “Massacrato per un parcheggio”, “Spara all’automobilista che gli ha tagliato la strada”, “Accoltellato perchè ha sorpassato sulla destra”.
“Mamma comunque lei è più grossa di te, ma la figlia deve essere di prima elementare. Vedrai che riusciamo a difenderci”
Finalmente ho trovato un buco e mi ci sono fiondata.
Neanche uscita dall’auto che mi sono trovata la mamma nemica davanti. Grossina.
“Lei mi ha insultato e non mi ha dato tempo di scusarmi!”, mi ha gridato in faccia.
“Veramente non l’ho insultata, le ho detto maleducata”
Non sembrava aver voglia di picchiarmi. Emma per sicurezza comunque si era chiusa in auto.
“Comunque io quelle cose lì non le faccio mai, piuttosto parcheggio più lontano. Ma stamattina avevo una visita, per quello sono arrivata in ritardo…”, continuava a urlare fortissimo.
Ho capito che anche lei era una mamma acrobata, un’altra vittima stressata di tutto quello che c’è da fare, anche lei sempre di corsa.
Allora sopra le sue grida l’ho stupita, dandole la mano. Le ho detto che potevamo fare la pace, che se lei si scusava mi scusavo anch’io. Non mi ha mollato un pugno. Poteva, ma non l’ha fatto. Grazieaddio.
Ci siamo salutate senza rancore.
Poi ha ripreso la sua auto (che aveva comunque lasciato di nuovo in mezzo alla strada, come mi ha fatto notare Emma!).

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15 Replies to “Belva”

  1. Diciamo che il fatto che ti abbia seguita per venire a urlarti in faccia, la dice lunga sull’indole della signora… e sinceramente non la giustifica il fatto di essere anche lei una mamma “acrobata”!!
    🙂

  2. tu sei troppo buona…quando una é maleduca é maleducata e poi seguirti, secondo me aveva la coscenza sporca!!!
    Emma mi sembra molto perspicace e ascoltala di più… 😉

  3. ussignur lo sapevo che dovevo tenerti al telefono per dar modo alla signora di andarsene e tu non infuriarti….

    …..comunuqe anche il Marito conoscendo la mia verve alla guida ed il clacson facile mi dice di stare attenta per via dei pazzi che girano nelle auto

  4. ai figli nn piace quando perdiamo le staffe, anche se abbiamo ragione da vendere. forse perdiamo di autorevolezza davanti ai loro occhi, nn so, è una cosa su cui bisognerebbe riflettere. però credo che ogni tanto ci vuole e stavolta ci voleva eccome!!!
    però è inquietante che ti abbia seguito così a lungo….

  5. a me invece e’ piaciuta la costanza con cui la signora ti ha seguita, solo per spiegarsi.. ci voleva un bell’abbraccio finale con cappuccino e lacrime sullo stress, tanto per un happy ending da film 😛

  6. A me e’ piaciuta la tua risposta invece: se tu ti scusi mi scuso anche io. Perche’ anche quando abbiamo fondamentalmente ragione a volte sbagliamo nei dettagli, come faccio io quando do fuori di matto. Mettersi in discussione e’ sempre una bella cosa!

  7. Io concordo con supermam e Angela, perche siamo tutti a-sociali a volte, ma bisogna anche riprendersi quando si puo e scusarsi e fare pace.

    Poveri figli che gli tocca pure seguirci in queste acrobazie. ma meglio sfogarsi cosi che tenersela e brontolare e farsi venir eil travaso di bile ogni volta, io sono per lo scazzo propedeutico.

  8. Sei stata una grande a mantenere il sangue freddo in quel modo…quella donna era ed è una psicopatica, non c’è stress che tenga, seguire la gente non è da persone equilibrate!!!!! E pensa, se Emma ha avuto da ridire sulla tua (legittima) sfuriata, cosa ha pensato sua figlia!!!!!! Povera bambina… Comunque anche io ogni tanto vorrei avere un fucile a canne mozze in macchina, ma probabilmente io non lo userei mai, a differenza di quella pazza che ti ha seguito….

  9. non so, a me più che pazza la signora sembra una che è molto stanca, che fa fatica a tenere insieme i pezzi e che si è gettata all’inseguimento perchè davvero piena di rimorso e dispiaciuta. Magari era davvero un comportamento inusuale per lei e sentirsi pure richiìamare l’ha fatta sentire doppiamente in colpa.

  10. Io spesso implodo quando mi viene da dire qualche parolaccia durante la guida.
    Alcuni pedoni/automuniti sono tremendi!!

  11. Murasaki
    sì in effetti l’inseguimento era un po’ borderline!
    Alle
    farò come dici Emma, non ancora in preda agli ormoni dell’adolescenza, è una piccola saggia!
    Agrimonia
    hai ragione, ero di buon umore, la mia sfuriata non è stato il classico sfogone della frustrata, ma il giusto urlo di indignazione della cittadina stanca di vessazioni!!!! Ussignur 🙂

  12. Titti
    :))
    Emily
    hai ragione dovremmo essere mamme perfette senza emozioni (o giramenti di balle) altrimenti li imbarazziamo 🙂
    Supermambanana
    quasi ci scappava il cappuccio, è vero, però vista l’ora sarebbe stato il trancio di pizza unto. Film: tutte e due con la bocca piena e una bella birrona, very trash!
    Mammamsterdam
    i tuoi neologismi sono sempre una delizia: scazzo propedeutico…mitica!

  13. Margot
    ti vedo un po’ texana nell’approccio automobilistico 🙂
    Angela
    sono d’accordo con te, in Emilia Romagna si diceva che “le era scesa la catena” vale a dire quel momento in cui ti sembra che tutto vada alla rovescio: un misto di colpa tua e mondo che ti rema contro!
    Bismama
    Anche Sant’ uomo mite e controllato nella vita, quando guida si trasforma in un killer (finora solo a parole ma fa un po’ paura)!

  14. Una mamma acrobata ma con del tempo a disposizione…
    E tu sei stata brava a spiazzarla con la stretta di mano. Hai trovato la ‘soluzione’ giusta.

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