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Senza Freud - Extramamma

Senza Freud

15

Un urlo squarcia il silenzio della notte:
“Nooooo! Emma noooo! Non puoi farlo!”
Il grido arriva dalla camera delle mie figlie.
“Nooo! Scendi di lì! Nooo! Mammaaaaaa! Mammaaaaa!”
E’ la voce di Anita, risveglio notturno, anni tredici e mezzo. I probelmi di sonno dovrebbero finire attorno ai tre anni. Fuori tempo massimo. Faccio finta di niente e aspetto.
Tattica vincente, segue silenzio. Anzi si sente un leggero brontolio di Emma che dorme vicino a lei.
Immagino che sia: “Che cavolo avevi da urlare?”
La mia primogenita ogni tanto parla nel sonno, ma prima d’ora aveva gridato così forte.
A colazione indaghiamo: “Anita stanotte hai urlato fortissimo…”
“Chi io?”
“Sì, non ti ricordi cosa avevi sognato?”
“No” e mangia una gocciola.
RIpetiamo quello che abbiamo sentito. E finalmente lei ricorda. Intinge un’altra gocciola nel latte e comincia a raccontare: “Ah sì…ero con Emma vicino a un silos e lei voleva arrampicarsi ma era pericoloso. Le dicevo di non farlo ma lei correrva su. Saliva, saliva per la scaletta laterale e alla fine è arrivata in altissimo. C’era una piattaforma proprio in cima e lei è arrivata in cima e si sporgeva. Intanto ti chiamavo ma tu eri al telefono e non mi davi retta…”
“Ero al telefono?”
“Sì, eri al telefono con Emily

(Non ci vuole Freud per capire il recondito messaggio sulla madre assente)

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15 Replies to “Senza Freud”

  1. O della spericolatezza della sorella.
    Io punto a questo.
    Se tu sei assente io sono un ectoplasma materno.

  2. Mammamogliedonna
    ciao, felice di conoscerti!
    Rocciajubba
    ectoplasma materno mi sembra un concetto interessante.
    Monica & Mammalellella
    grazie della comprensione!

  3. Ecchepizza!! Quelle assenti, e perchè sono assenti.
    Quelle presenti, perchè son troppo presenti…
    Esserci o non esserci?

    🙁 🙁 🙁

  4. Grazie delle risposte di supporto 🙂 e delle rassicurazioni. Sono servite a chiarirmi le idee: non sono ancora una madre assente, però a volte ne ho un po’ le scatole piene e magari vorrei esserlo.
    “I sogni sono desideri”, diceva Cenerentola. Adesso devo capire se vale anche se i sogni li fa qualcun altro!

  5. Oh, no….senza Freud ci guadagni solo un bel senso di colpa, con Freud forse vedresti le normali paure di un’adolescente che sta crescendo e che il suo inconscio drammatizza in modo molto chiaro….nello specifico tu nel sogno c’eri, eri presente (quindi le radici, la certezza della famiglia ci sono)….e il tuo non darle retta rappresentava solo la sua paura nel doversela, prima o poi, cavare da sola…

    Per la parcella come ci regoliamo? ^_^

  6. Cioccolato, ci vuole molto cioccolato: per te ovviamente!
    Anita se la caverà da sola, sta crescendoe prima o poi deve farlo.

    Io ho avuto per anni un incubo “mia madre saliva sul treno e io lo perdevo”… ho imparato a gestire la paura e credo che mia madre non si sia mai fatta dei sensi di colpa, molto pragmatica mi spiegava “è solo un sogno, non ti è mai accaduto, però anche se ti accadesse, la mamma scenderebbe alla stazione sucessiva e tornerebbe subito a prenderti, tu potresti aspettare nell’ufficio del capostazione”.
    Sai che c’è? Aveva ragione! Credo, col senno di poi, che mi abbia aiutata a crecere.
    buona giornata,
    MO:)

  7. Il ruolo della sorella maggiore, ormai interiorizzato…
    E l’audacia della pargola più giovane che ’emerge’ anche dal sogno…

  8. Tatti
    innanzi tutto devo cambiare il tirolo: Senza Freud ma con Tatti
    e poi grazie per la diagnosi che mi scagiona anche!!!!
    La bimba cresce e quindi è giusto che se la smazzi un po’ a sola…parole sante…per la parcella,certo: è un momento un po’ duro per tutti ma te li meriti!!!
    Analizzi da dio, grazie!
    Monica
    Grazie anche a te! Mi hai rassicurato, perchè all’inzio mi sono sentita veramente giudicata e quindi in colpa.
    Cautelosa
    Hai ragione, è audace e anche un po’ irresponsabile ma nella realtà non gliela lascio mai troppo sul groppone 🙂

  9. anch’io senza freud ho capito le radici dei vari conflitti filiali…con tutte le volte che misuri in modo rettale la temperatura e le gocce nel naso e la siringa di antibiotico e l’areosol anche se non hanno memoria da ricordarlo nell’inconscio resta!

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