Il mio rapporto con il navigatore satellitare è sempre stato a dir poco ambiguo. In questa vacanza però Sant’ non avrebbe mai trovato una destinazione senza il supporto del tom tom. Anzi i maggiori momenti di tensione del viaggio sono stati proprio quelli in cui Sant’ gridava a noi passeggere:
“Adesso silenzio, basta urlare, cantare, parlare…. che devo sentire le indicazioni!”
Seguiva un offeso silenzio e poi però abbiamo scoperto che il nostro navigatore era una vera fonte di risate. Qualche esempio?
Sant’ l’aveva settata perchè dicesse anche il nome delle strade ed è andata così, come si sente nel video. Uscivamo da Edimburgo, la città del maghetto, e il navigatore ci indicava di andare in direzione “Harry Potter”, che nella sua lingua era la traduzione di “airport”. Non ci volevmo credere e così l’abbiamo filmato.
Oppure, l’altro giorno: “Alla rotatoria, prendi la terza uscita: blah, blah… scassandrive!”
Voleva dire, abbiamo capito dopo vedendo il cartello, “sir walter scott drive”!
Ieri sera, invece ha detto: “Proseguire dritto per 36 miglia su “nunmevieneilrut!” e si riferiva a una certa “route” di cui purtroppo non abbiamo visto il nome.
Non vedo l’ora di sentire cosa si inventerà oggi.
2 Replies to “Navigator”
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Almeno voi avete la scusa della lingua straniera!!!!
A me sgrida continuamente il Tom Tom!!!
Proprio una brutta razza questi navigatori :-O
ogni tanto avrei voglia di buttarlo fuori dal finestrino!