Per celebrare la fine delle vacanze abbiamo deciso di passare una giornata ad Aqualand, un parco acquatico della zona. Immaginatevi Disneyland dove sono tutti in mutande: stessa bolgia, stesse code per accedere ai vari divertimenti, ma come se si indossassero quei famosi occhialini che negli anni ’50, gli imbonitori cercavano di vendere dicendo che indossandoli si vedevano le donne nude.
La piscina più grande, quella dove ogni quarto d’ora si producevano le onde per la gioia dei bagnanti che ondeggiavano, saltavano contenti e vicini come olive in salamoia, era piena come il Gange nei giorni di preghiera. Nonostante questo le ragazze erano al settimo cielo.
La tipologia delle attrazioni variava a seconda dell’età e dell’acrobaticità, c’era un bel giro rafting su gommone che si lanciava giù da uno scivolone a picco su una piscina.
Sant’ si è proposto per accompagnarle: 50 minuti dopo, 45 di fila e 3 di discesa e 2 di andata e ritorno dall’attrazione è tornato dicendomi piano:
“Promettimi che non andremo più in nessun posto che finsica con “land”. Disneyland, Gardaland, xxxland…anche su England dovremo parlarne!”
Anche questa volta l’angolo più bello e meno caotico era quello “-10”, l’area destinata ai bambini con meno di dieci anni, niente code e spruzzo libero.
Oltre ai giochi più da piccoli, c’erano dei bellissimi scivoli, alti come quelli da luna park che attiravano molto anche Anita che però si era già fatta beccare, fischiare ed espellere dalla bagnina. Ma ci abbiamo riprovato: valeva la pena, niente coda e tanto divertimento.
Alla fine degli scivoloni c’era una piscina dove stazionavano urlanti e festanti alcuni genitori. Anch’io mi sono mimetizzata fra loro, così quando Anita arrivava, le facevo da scudo umano, per non farsi scorgere dalla bagnina. Poi siamo diventate più scaltre: Anita arrivava e gattonava fino alla fine della piscinetta, così non si notava la sua altezza. Ma nelle ultime scivolate la mia primogenità fuori età era diventata così scaltra che non a vedevo più neppure io, solo alla fine ho scorto due occhi, tipo alligatore che fuoriuscivano furtivi e guardinghi, a pelo d’acqua fra braccioli e costumini colorati stampati Winnie Pooh.
10 Replies to “Gran finale”
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a me questi posti piacevano da matti almeno fino ai 18 anni ed erano eccezionali per i primi flirt …. sarà per questo che non riuscivi a vedere Anita!
bellissimo blog, è un po' che ti seguo!
a presto,
silvietta
Insomma: dopo aver frequentato quei cannaioli in spiaggia, vi siete date anche voi al crimine :)) ahhaaa
ci sono stata, in un parco del genere, tanti anni fa, sul lago di Garda. una giornata frenetica per districarsi tra folla, piscine, scivoli e cloro, ma divertentissima!!!!
un saluto
Quindi se ho capito bene ti sei lanciata gridando come una pazza da quegli scivoli con il tuo costumino winnye pooh anche tu per camuffarti tra i bimbi?
ah ah ah
anche se gli scivoli e compagnia bella mi piacciono da morire…evito come la peste questi posti.
Ne esci più stressata…
Vi siete giocati la sudata abbronzatura con un sol giorno di cloro!!!!!:-)))
Buon rientro
Annalisa
Dopo "anche su England dovremo parlarne!" proporrei a Sant' di aprire un bel blog…
Siete fortissimi!
grazie per il passaggio e le precisazioni! ogni commento e ogni precisazione è preziosa!
a presto,
un abbraccio,
silvietta
senti extramamma, ma le tue ragazze hanno bisogno di qualche cosa per lo skate qui dall"America??
io non ne capisco molto ma ho visto negozi allucinanti e magsri certe cose costano pure di meno. famme sape'!
Grazie a tutte, adesso che la vacanza è finita, ho già nostalgia: mi rimetterei anche il costumino di Winnie e andrei a farmi una canna sullo scivolone!!
wwm hai suscitato una gran commozione con la tua offerta! soprattutto nella vecchia Anita :-)) Thank u!