Sabato pomeriggio al cinema.
Da tempo oramai boicotto i multisala e questo significa che non posso comprare i biglietti on-line e vado in un cinema delizioso ma a mezz’ora di auto da casa.
Dove si può trovare parcheggio, ma anche no.
Oggi è andata così: con minacce e ricatti biechi (non puoi uscire senza scarpe… cosa aspetti a lavarti i denti… asciuga i capelli a tua sorella….possibile che dobbiate sempre litigare…allora la smettete!… non so dov’è la tua sciarpa…hai perso un’altra volta un guanto?… beh io vado e vi lascio qui…allora stiamo in casa!) sono riuscita a far salire in auto le mie figlie a tempo debito.
Abbiamo fatto la coda in biglietteria, una lunga coda. E’ scoccata l’ora X di inizio pellicola.
Sullo schermo i numeri dei posti sotto il nostro film calano pericolosamente: 11, 7, 5…
“Ci sono tre posti ma non vicini”
“Bambine che facciamo? Li prendiamo?”
Le piccole carogne pur di soffiare i posti agli altri quattro bambini in fila dietro di noi, non hanno avuto dubbi: “Sììììì”
Ok, tre posti: ovviamente i tre posti meno appetibili della sala. Non in prima fila, ma in mezzo e lontanissimi tra loro. Una roba da battaglia navale sciagurata: G13, D7, M4.
Non ci siamo preoccupate troppo e siamo andate a comprare, pop-corn, chipster, acqua e capuccino per me. Entriamo in sala. Buio pesto: il film è già iniziato. Sembra ci siano un sacco di posti vuoti. Ma è un miraggio: è pieno di bambini piccoli che da lontano non si vedono perchè la loro testa non spunta dai sedili. Ho in mano il cappuccio bollente, il contenitore dei popcorn e quello delle chipster che straripano, la borsa, due sciarpe, due berretti, un piumino di Emma. Un caldo della Madonna: non oso spogliarmi perchè non ho più mani a disposizione.
Ho capito di aver fatto un errore. Un grosso errore. Tre adulti possono anche sedersi ai lati opposti di un cinema, ma con due figlie, in estate, forse ce l’avrei anche fatta, ma a gennaio in quel delirio di guanti, sciarpe e popcorn mi sono vista spacciata.
Tutti gli spettatori ridono e si divertono, non posso far spostare nessuno.
Ho visto un posto di lato in una fila che non era nè G nè D, nè M e ho piazzato Emma. Sperando nella sorte: di fianco a una mamma con figlia di età simile alla mia secondogenita.
“Stai qui buona torno subito”
“Ma torni?”
“Certo, adesso cerco un posto per Anita”
Abbiamo fatto il giro della sala. Un altro posto singolo, penultimo laterale della fila.
“Siediti qui”, poi ho visto che era vicino a un uomo solo. Allarme rosso. “No, no, qui mi siedo io. Tu siediti lì”. Due file dopo ultimo posto all’esterno. Ci sediamo.
Due minuti dopo aguzzo la vista e vedo Emma, dall’altra parte del cinema che mi cerca.
Faccio alzare il presunto pedofilo, che gentilissimo mi aveva anche raccolto da terra una delle sciarpe che stavo pestando, rifaccio il giro della sala per andare da Emma.
“Mamma avevi detto che tornavi subito”
“Tranquilla, sono qui”
Ci dividiamo il posto e la prendo in braccio. Tutti ridono: il film è veramente esilarante. Mi si formicola e quasi paralizza una gamba, Emma non è più un frugoletto. Pesa un sacco. Cerca di bilanciarla su entrambe le cosce. Non vedo l’ora che arrivi l’intervallo.
“Mamma ho sete”
“L’acqua l’ha tenuta Anita, vado a prenderla”
Torno da Anita, tutto ok.
Di nuovo da Emma, la riprendo in braccio.
Intervallo (grazieadio).
Si accendono le luci e noto che nella fila davanti due papà siedono tra tre pargoli e un posto libero. Chiedo che scalino tutti di un posto così Anita potrebbe sedersi davanti a noi. Non si può fare: il papà della poltrona che sognavo è altissimo e nel posto interno non riesce a metter le gambe. Mi fanno gentilmente una controproposta e accetto: Anita viene piazzata in mezzo alla fila e almeno la vedo.
Al momento di passarle l’acqua ho un attimo di smarrimento, poi con grande faccia tosta propongo alla sconosciuta mamma vicina una catena umana che raggiunga la mia secondogenita.
Mi guarda scocciata ma accetta.
Quando finisce il film finalmente posso rilassarmi.
Peccato però, era una storia così carina!
9 Replies to “Al cinema”
Comments are closed.
mi sono stancata solo a leggere…
extramamma…mai più nè!!!
azz…ma nn hai detto che film era!!! però hai ragione, con i figli spesso il cinema è così. ma xkè boicotti i multisala? ho capito, vado a rileggermiil post.
Al cinema con voi non verrò mai. 😀
Guarda leggendo mi sono rivista ogni mattina quando devo accompagnare la truppa a scuola…stesse storie prima di varcare la porta di uscita!!…ma che film era?viso che hai detto che era carino..:)
un abbraccio ,Rox
Il film era Beverly Hills Chihuahua, vale la pena di vederlo anche con i bambini più piccoli. Con comodi posti vicini. Belle e “calde” anche le musiche!!!
Non ti facevo tipo da Beverly Hills Chihuahua!:))))))))
Si cominica così, la prossima volta vedrai che a Emma non secca più stare un po’più lontana e prima o poi si porteranno i piumini, le sciarpe e gli altri cacchietti da soli (spero).
quanta fatica, la mia da sola non ci sarebbe stata, e 35 kg in braccio mi sa che sono un po’ troppi, mi raccomando la prossima volta, posti vicini se no niente film!!
ps: ho scritto di te!! :)))))
Grazie Ale, sei stata troppo generosa!