E’ ora di fare outing. Già altre blogheresse hanno scritto di parti di sè che vorrebbero avere diverse. Adesso tocca a me. La cosa che più odio, quella che baratterei volentieri con qualche altro handicap sono i capelli ricci. Mi sono accorta prestissimo che mamma natura mi aveva fatto un tiro mancino. Finita l’era idilliaca del ricciolo da cherubino, attorno ai sette anni, ho intuito che sarebbe stata dura.
Ma l’apice della sofferenza è avvenuto naturalmente durante l’adolescenza.
A quei tempi mia madre aveva in casa una borraccia con l’acqua benedetta di Lourdes e ho provato a rubargliela per farmi uno shampoo e sperare nel miracolo. Non me l’ha data. E così il mio problema non si è risolto. I momenti peggiori sono sempre stati quelli delle vacanze al mare: l’umidità e la salsedine sono un incubo. Bisogna averli lunghi per legarli altrimenti è una condanna senza appello al look afro. Tutte quelle che hanno i capelli come i miei mi capiscono. Noi ricce ci annusiamo e ci riconosciamo. Anche stirate.
Se fossi stata liscia la mia vita sarebbe stata diversa. Avrei speso molti meno soldi in prodottini inutili, sarei uscita più spensierata nelle giornate piovose. Certo posso sempre andare dal parrucchiere, ma che pena essere sempre consigliata di fare questo e quello, guardata con un po’ di sufficienza. Per anni li ho boicottati e mi sono affidata al fai-da-te. Poi in tre o quattro momenti della mia vita, quando sono stata veramente esasperata, ho tagliato via tutto. Ma dopo pochi mesi i capelli mi mancavano. E li ho fatti ricrescere.
Neanche aspirare al look Afef è una risposta: ci vogliono troppi anni di abnegazione. I miei capelli vivono di vita propria: li lavo e non so mai come staranno. Potrebbero essere schifosi oppure anche no.
A quei tempi mia madre aveva in casa una borraccia con l’acqua benedetta di Lourdes e ho provato a rubargliela per farmi uno shampoo e sperare nel miracolo. Non me l’ha data. E così il mio problema non si è risolto. I momenti peggiori sono sempre stati quelli delle vacanze al mare: l’umidità e la salsedine sono un incubo. Bisogna averli lunghi per legarli altrimenti è una condanna senza appello al look afro. Tutte quelle che hanno i capelli come i miei mi capiscono. Noi ricce ci annusiamo e ci riconosciamo. Anche stirate.
Se fossi stata liscia la mia vita sarebbe stata diversa. Avrei speso molti meno soldi in prodottini inutili, sarei uscita più spensierata nelle giornate piovose. Certo posso sempre andare dal parrucchiere, ma che pena essere sempre consigliata di fare questo e quello, guardata con un po’ di sufficienza. Per anni li ho boicottati e mi sono affidata al fai-da-te. Poi in tre o quattro momenti della mia vita, quando sono stata veramente esasperata, ho tagliato via tutto. Ma dopo pochi mesi i capelli mi mancavano. E li ho fatti ricrescere.
Neanche aspirare al look Afef è una risposta: ci vogliono troppi anni di abnegazione. I miei capelli vivono di vita propria: li lavo e non so mai come staranno. Potrebbero essere schifosi oppure anche no.
Ora però voglio essere ottimista: Babbo Natale mi ha appena portato una nuova piastra turbo, si scalda in trenta secondi. Non vedo l’ora di provarla e domare i miei nemici.
Pensa che la uso pure io la piastra, che ho i capelli lisci.
Vedrai, ti cambierà la vita!
(è un flebile incoraggiamento, dai) 🙂
[Bellissime]
Ma ignorarli signorilmente no? O andare di brutto con cappelli tiurbanti e robine colorate che distraggano l’attenzione del nemico?
Dimmi se ti interessa, me ne ricorderò la prossima volta che prendo in mano il feltro (quando sarà mai?)
eccomi, presente…ricci selvaggi croce e delizia…croce ogni volta che li devo lavare…delizia ogni volta che mi vengono bene e qualcuno con i capelli a spaghetto mi dice “che bei capelli”
da piccola mia madre me li legava a coda, a treccia, a chignon, a codini, a ciuffo…dolore quando li spazzolava, dolore alla cute con quelle “tirature” che mi facevano quasi gli occhi a mandorla (ovviamente esagero!)e forse per quello ora non sopporto nessun legaccio, elastico, pinza, fermaglio…solo una “forcina della nonna” (di quelle grosse) o un lapis a raccogliere senza stringere i ciuffi ribelli o per liberare il collo dall’effetto pelliccia in estate…
per anni li ho portati corti, poi li ho fatti ricrescere ma era sempre una tragedia…qualche anno fa il parrucchiere mi convinse a fare una piega liscia e l’effetto non fu male…a parte l’estetica,che comunque ottenne consensi, trovavo soddisfazione nel passare le dita tra i capelli, nello spazzolarli la mattina…ma che scocciatura dover stare attenta a non sudare, a non prendere umidità…altrimenti come per incanto tempo due minuti avevo non i riccioli, ma una cosa informe e crespa…
ho provato anche il fai da te ma dopo due ore di lavoro e crampi alle braccia l’effetto non era grandioso e comunque non durava più di un’ora…
lo scorso anno dopo una piega perfetta eseguita dal parrucchiere mi sono guardata allo specchio e non mi sono riconosciuta…ho deciso di non lisciarli più…i ricci ribelli rispecchiano me, il mio carattere, la mia personalità…e così mi tengo il look spettinato…che tutto sommato non mi dispiace…certo, da adolescente i ricci erano più definiti e bastava sciugarli al naturale, anche col fon, per essere in ordine…ora devo mettere creme, schiume, fon con diffusore…ma insomma, alla fine va bene così…
un abbraccio e scusa la lungaggine…non ho il dono della sintesi…
un abbraccio, tiziana
Propositi per il 2009: essere creativa e “infeltrare” se possibile. Altimenti andrò di piastra.
@ tiziana
hai descritto perfettamente la situazione però oltre che ricci i miei sono anche sottili perciò la sciagura è doppia :-))
Propositi per il 2009: essere creativa e “infeltrare” se possibile. Altimenti andrò di piastra.
@ tiziana
hai descritto perfettamente la situazione però oltre che ricci i miei sono anche sottili perciò la sciagura è doppia :-))