“Che buone mamma queste lasagne, le hai fatte tu o comprate in crosticceria?”, mi chiede Emma.
“Crosticceria!! Ah! Ah! Ah! Ma lo sai che lei dice anche Tarzang?” shignazza Anita, la spia.
“Tarzang, come in Tarzang e Jane?”, chiedo, con poca diplomazia mammesca, trattendo a stento una risata.
Il Sant’uomo mi fa gli occhiacci perchè sono una mamma politicamente scorretta, Emma offesa sta rincorrendo Anita per menarla e proprio in quel momento vedo un paio di cose piccole, marroni e viscide strisciare tranquille ma veloci sul pavimento della cucina.
“Aiuto! Aiuto! Cosa sono quelli! Guarda! Aaaaaaah! Che schifoooo! L’invasione degli ultracorpi!”, se potessi salirei in piedi sulla sedia, ma ho degli sgabelli girevoli e non posso proprio farlo, mi spaccherei la testa.
Una famiglia di vermi sta andando in gita verso la sala.
Mentre mi nascondo in bagno il Sant’uomo scopre che il loro condomminio/quartier generale è il sacchetto di castagne raccolto la settimana scorsa alla mitica castagnata in Brianza.
Sono tanti e sono bicolore, beige e marroni.
Non possono assolutamente restare chez moi.
Anche se sono così bio da generare un intero eco sistema.
Anita per evitare la strage, connivente con il Sant’uomo, butta tutte le castagne in un sacchetto direzione cassonetto. Proprio ieri avevo finalmente comprato la padella per fare le caldarroste. Al super venderanno le castagne transgeniche? O posso fidarmi?
3 Replies to “Castagnata-a week after”
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Sei incappata anche tu nel famosissimo verme della castagna, eh? 😀
Voglio dire, non può toccare solo alle enormi castagne piemontesi!
Infatti quando li ho visti ho subito pensato a tua figlia: così piccola ma già così saggia sui pericoli delle scampagnate!
http://46.101.196.169/2008/10/castagnata-a-week-after.html/comment-page-1#comment-33374