Ieri Emma ha iniziato il suo corso di nuoto.
L’unica attività sport-ludic-ricreativ-artistic-music-linguistic che frequenterà quest’anno. Non ho nessuna intenzione di ricadere nel gorgo malefico delle attività extrascolastiche pomeridiane… vabbè poi c’è equitazione che facciamo (Anita included) nel fine settimana, guidando per un’ora fino all’adorabile maneggio in tanta-malora. That’s it. Finiamo qui.
Negli anni abbiamo iniziato e abbandonato corsi di canto, piano, coro, musica, basket, mini-basket, ginnastica acrobatica, yoga…buttato un sacco di soldi e di tempo.
Si inizia per curiosità, perchè ci va anche un compagnuccio di scuola…poi dopo poco sopraggiunge la noia, la stanchezza, l’influenza, la neve, le cavallette, la varicella…
Mille impedimenti e poca voglia di tornare a casa tardi affamati, di non trovare parcheggio, di guidare in mezzo al traffico, di pagare inutili quote associative, di farsi sorprendere da borse sportive dimenticate, puzzolenti con incrostazioni di fetta-al-latte ammuffita sul fondo.
Ma ribellarsi e chiamarsi fuori è difficile, perchè i corsi vanno di moda. Le agende dei bambini sono più fitte e strategiche di quelle di un top-manager. Prima di invitare un’amichetta a casa a giocare, bisogna andare con i piedi di piombo: “Che giorno è libera…” e via con un planning quadriennale, per cercare con ottimismo una qualche disponibilità comune.
Ci sono mamme che fanno patti di sangue: “Io vado ad accompagnarli… tu vai a prenderli… la mia tata li porta…” Ci sono nonni che hanno responsabilità triple di consegna a domicilio che neanche il DHL riesce a garantire.
Ma i corsi sono allettanti, l’idea di allevare piccoli geni, anche. Un esempio?
A caro prezzo ora si possono anche frequentare corsi di inglese per neonati, dai 6 mesi in su. Ghew-ghew invece di un italico Ghe-ghe? Il dubbio che ci prendano in giro sorge legittimo.
A New York si esce dall’asilo con il curriculum ( se un quatrenne sa dipingere, suonare l’arpa e parla francese è un plus) perchè le scuole primarie private e d’elite sono già molto competitive. Il sindaco Bloomberg ha istituito dei test di lingua e matematica per le materne.
Se ti fotti già lì sei finito. No future, come dicevano, già trent’anni fa, i Sex Pistols.
Gli olandesi hanno questo bel modo di dire: almeno ti tiene lontano dalla strada.
Anche a me tutto ciò procura grandi patemi. Ma non sono convinta che sia tutto inutile; provare da piccoli a imparare delle motricità nuove, o a usare altri modelli cognitivi che quelli soliti della scuola, ti aiuta a riprenderli in mano da grandi, quando lo fai perché hai capito cosa ti piace.
Poi ovviamente ci consoliamo con le virtù della noia: non lo dicono tutti i manuali che annoiarsi stimola la creatività?
Io quest’anno devo ancora decidere cosa far fare a Orso, le percussioni di Ennio ci inchiodano il giovedi e mi dispiace non poter far fare qualcsa di musica anche a lui. Dici che basta, se mi limito a portarlo allo scivolo tutti i giovedi mentre aspettiamo il fratello?
se leggi i miei post velenosi sull’argomento attività extra vedrai che la pensiamo allo stesso modo. sti figli non hanno un minuto di pausa, schiacciati tra attività continue. diventano sclerati quando sono adolescenti, e poi non lamentiamoci se si fumano qualcosa, per rilassarsi un po’ ;))
però vorri dire una cosa:io sono stata un’adolescente “impegnata” nel senso che ero in un collegio di suore e stavo li fino alle 18.30 e facevo vari corsi di chitarra basket, danza ecc. mio marito ancora rinfaccia sua madre che lui voleva fare nuoto e sua madre gli ripeteva sempre che nn aveva tempo di accompagnarlo. per nn parlare di scout. sembra che sia colpa di questo se è diventato l’adulto di oggi …….
io penso che ci voglia un equilibrio, in tutte le cose, certo che la mania di far fare di tutto e di piu’ c’é eccome!!
la mia vuole provare danza moderjazz, vedremo, poi fà un ‘ora di catechismo, voluta sempre da lei, e una di piano, stop!!
ma altre sue compagnette ci aggiungono anche altri sport, tipo equitazione, tennis, nuoto etc…
già trovo sia troppo carica la sua di settimana, non vorrei proprio aggiungere altro!!
@mammamsterdam
basta che lo scivolo sia lontano dalla strada e dovresti essere a posto!
@emily anch'io sono andata all'asilo dalle suore, per quello non mi piacciono più. Sugli scout invece aspetto altri dettagli.
@It&Al sembrate d'accordo con me quindi sono tranquilla! ciao :-))
quest’anno anche noi diminuiamo le attivita’. pausa di riflessione per il tanto odiato nuoto e come sempre no catechismo pertanto siamo liberi Lunedi e Giovedi.
giovedi Idroscalo ???!!!!
baci. Lisa
Ciao extramamma!
attualmente vivo a NY con un bimbo di 2 anni e da quando sono qui posso contare: 3 corsi differenti di musica, 1 corsi di arte, 1 di gym, 1,…
Vieni bombardata tutto l’anno con ste cavolo di CLASSES mommy and me ecc. e ci sono centri per bambini ad ogni angolo di strada.
Io sono tra quelle che fa meno cose (anche perchè non ce lo possiamo proprio permettere) ovvero 1 corso a semestre. Ma ci sono mamme in DELIRIO.
Trovo l’organizzazione nyese eccezionale e le cose da fare con i bambini sono davvero interessanti, ma credo proprio ci sia bisogno anche di un limite e non sovraccaricare i propri figli con stimoli spesso inutili.
@wwmom che bello che sei a NY! Così se scrivo stupidate ricavate dai quotidiani mi rimetti in rotta! Grazie del commento e piacere di conoscerti!
Leonardo ha già provato nuoto e aikido. Un disastro su tutti i fronti. Soldi buttati stress da gionata di attività. Quest’anno abbiamo trovato un equilibrio: equitazione 1/2 ora alla settimana. Per me 2 ore di viaggio, 2 euro di pedaggio autostradale, automobile da deodorare. Ma almeno gli piace. Forse preferisce gli animali alle persone. E poi un po’ di nuoto libero(appena sarò guarita) con l’insegnante si annoiava, ma è un piccolo anfibio. La scuola non ci ha proposto ancora niente Si vedrà
Io attualmente sono libera solo al venerdì pomeriggio: non ho né prese né consegne e lotterò con tutti i miei mezzi per salvaguardare quelle poche ore di libertà…
@Titti
Il venerdì pomeriggio frequenteremo il corso “mamma stragnocca bambini grandi-livello avanzato”. Ti ho appena iscritto, non potevamo lasciarcelo sfuggire, erano gli ultimi due posti.
Il venerdì libero l’avrai nella tua prossima vita:-))
Ecco, ecco. Dite che una a caso proprio non riesce a sfangarsela?
Perché io le vedo le altre mamme, trafelatissime, che ritirano i bambini a scuola in corsa, con il giubbotto slacciato, la patta aperta: li tirano per la sciarpa come asini, pronti a essere infilati in un’utilitaria che li porterà all’altro capo della città a sudare in calzoncini e calzettoni; e poi di nuovo in corsa a prelevarli quando stillano ancora di sudore, giù in picchiata verso l’ora di cena e il piatto di fave da preparare… (piatto di fave si fa per dire, chi prepara ancora le fave quando si ritira i figli alle 19 dal minibasket?) 😉