Ieri ho passato una giornata in allegra solitudine. Non accadeva da mesi.
Le bambine e il papà sono andate a trovare il nonno e la zia.
Emma da più di una settimana ripeteva come un mantra:
…”poi c’è la stazione di polizia con le vetrate, gli uffici e tutti i particolarini…”
“…è proprio un Lego bellissimo…cosa mi consigli la piazza cittadina? O l’aereoporto? Forse è meglio la stazione di polizia…”
“…ma dici che per Babbo Natale sia troppo…l’anno scorso Anita ha chiesto le scarpe con le ruote…quanto costano le scarpe con le ruote? Tantissimo, vero? “
“…te l’ho detto che c’è il tavolo degli interrogatori…ma tu cosa mi consigli di chiedere?…Hai visto il parcheggio?…Hai visto le vetrate?”
Una nenia incalzante e monocorde capace di innervosire anche Padre Pio.
Ieri sera i miei cari sono tornati all’ora di cena ed Emma trascinava un sacchetto enorme con una scatola enorme, con dentro un’enorme stazione di polizia di Lego. Costo 100 fottutissimi euro.
La zia dopo aver ascoltato un paio di orette di mantra, l’ha portata fuori e gliel’ha comprato. Così, basta chiedere. Come se a mio marito regalassero una Ferrari. O a me dieci anni in beauty-farm (forse mi stuferei…).
Rompi le scatole una bella settimanina e ottieni un regalone da Natale, da compleanno, da festa di laurea! Alla faccia dell’educazione.
In più la stazione di polizia, una volta montata, occupa lo spazio di un box doppio. Dove ce la ficchiamo? Avete presente quando alle mamme dei maschi, girano a elica, perchè qualche simpaticone regala la mega pista delle macchinine da tenere ad aeternum in soggiorno?
si ho presente un anno le mie sorelle nn si sono messe d’accordo prima e hanno regalato alla figlia due dico 2 casette da montare. peccato che era dicembre e montarle in giardino era fuori discussione. hanno campeggiato entrambe in salotto. una cosa allucinante…
Ho presente anch’io.
Ho dovuto sopportare quella plasticata enorme del Castello di Alfea, che tra il giardinetto, le torri, e le Winx fuori a ballare, mi ha occupato metà salotto per sei mesi.
Di fronte al regalone, che hai detto? 😉
@Rossana Ho detto tante cose e non tutte belle!
Grazie del conforto, mi sento già meglio dopotutto non ho castelli di Alfea, Winx che festeggiano e neppure due casette da giardino.
Io gareggio con L’isola di Gorm + la Valle del destino.
@Glo hai buone probabilità di vincere ma non illuderti! :-))
…cari, carissimi nonni…e parenti tutti..
Tanto cari, affettivamente indispensabili ma a volte realmente fuori rotta.
Ormai un anno fa, ma non l’ho ancora dimenticata: dopo aver fatto “una testa quadra” a mia figlia grande (all’epoca 4 anni) che i “vestiti al mattino non si scelgono ma è la mamma che decide quali mettere e li appoggia sul letto”, un giorno dopo essere state dalla nonna tornano a casa con le scarpe nuove sia la piccola (2 anni e mezzo) che la grande e… stupita dalla “particolarità” degli stivaletti di pelo di Supermarca della piccola vengo a sapere che “Sono entrati nel negozio perchè le ha viste in vetrina e…le piacevano molto!!” Vi rendete conto?? due anni e mezzo!! …e tutto il mio martellamento, secondo me educativo, secondo cui i vestiti servono per quel che ci si deve fare e che i bambini devono preoccuparsi di scegliere che gioco fare con i loro amici …e non di quello che hanno addosso, dove va a finire?
…ma naturalmente alla nonna, non propriamente mia mamma, non ho potuto dire nulla! ..se non Grazie, per i 150 euro ( con i quali avrei compratoloro almeno tre paia di scarpe!) “investiti” in quegli splendidi stivaletti ultilizzati forse 4 volte!
Ciao
Raffaella
http://www.mammarsupio.com
Grazie Raffaella per il supporto!
Ieri sera ancora grugnivo entrando nella cameretta… ooops! nella stazione di polizia del commissario Lego e mio marito mi ha fatto sentire anche un po’ ingrata e poco partecipativa perchè non riuscivo proprio a dividere la gioia della piccola Fortunella Emma!!!
Sì, è vero, sul piano educativo hai perfettamente ragione tu. Io pero’ ho capito una cosa: se voglio ottenere una cosa mi tocca rompere le palle. Mi sa che dovro’ prendere esempio da tua figlia per un paio di coestte…
;o)
regalo 120 chilometri di pista hotwheels (già montati), 200 vagoni di treno 200 pile esauste. A chi ritira tutto in omaggio un power ranger >(DIMENSIONI UMANE)
m.
Cara mm l’offerta del Power Ranger di dimensioni umane stuzzica e ingolosisce tutte: propongo una piccola e-bay de noantri per aggiudicarcelo!
mi ricordo un anno, quando avevo appena tre anni, una mia zia, mi aveva regalato un set completo di trucco.
E cosi’, mia povera madre dovette sopportarmi con il rossetto per mesi.
Strano, pero’ come cambiano le idee. Quando si e’ zii, si fa di tutto per accontentare dei nipoti lontani (se si tratta di distanza o di conoscenza)ma appena si diventa madri, ci si dimentica.
Non e’ il costo del regalo, o quanto e’ ingombrante quello che dovrebbe contare. Come madri si dovrebbe capire l’amore e l’affetto d’un parente che forse non ha molte altre opportunita’ per mostrare questo loro affetto.
Un cavallo donato non si guarda in bocca.
Se il regalo dato a tua figlia, la aiuta a ricordare l’affetto d’una zia “lontana”, da un punto di vista educativo, la lezione e’ inestimabile. Dopotutto, passeranno mesi prima che la rivedranno, dificile che diventino vizziate.
Meglio che una zia che si dimentica, o che se ne frega della propria nipote.
I principi educativi li stabiliamo noi e basta essere coerenti. Le nonne e le zie ce li sputtanano allegramente, ma fanno solo il proprio dovere (e allora cominiciamo anche noi a farci fare i regali da loro).
I mostri sanno distinguere benissimo tra i due ruoli, e basterebbe – forse – spiegargli che voi continuate a non trovar giusto che basta rompere per ottenere e che quindi si astengano dal farlo con voi.
Per dire, Ennio ci è riuscito farsi regalare le carte del Pokemon dalla nonna, che manco sapeva cosa fossero.
Ma bisogna tenere duro. E poi scusa, ma tu che sei così splendidamente riuscita a tirar su una figlia FEMMINA che desidera la stazione di polizia invece del catsello di Barbie? Complimenti, posso mandarti i miei a giocarci, che vanno pazzi per il Lego?
@Anonimo
A parte la storia del caval donato… vorrei dire che la zia in questione è vicinissima quindi non si pone il problema della lontananza e del ricordo…è interessante avere anche pareri opposti al mio…magari se ci conosciamo meglio approfondiamo i nostri punti di vista, ciao!
@mammamsterdam
grazie dei complimenti e hai ragione lavorerò per farmi comprare qualcosa anch’io!
ma come fa il caval donato a guardarsi in bocca? se mette davanti allo specchio?
ciao!
m.
A proposito dei regali che nonni-zii fanno ai figli io consiglio a tutti di leggersi “Troppi orsacchiotti” della collana Il battello a vapore (serie bianca, mi pare).
Si parla di come i parenti facciano regali ai nipoti perchè vorrebbero comprarsi per se’ quello che regalano.
Per me sante parole.
Quindi caro anonimo la tua teoria per me non va bene. Io vorrei che nonne e zie regalassero a mio figlio ricordi più che oggetti.
Sono contentissima di aver infiammato gli animi :-))!
Spero di trovare altri argomenti così pregnanti e un pelino meno equini!
dimenticavo…@GLO
grazie della dritta sul libro, cerco subito di procurarmelo.
Mi chiamo Donato Cavallo…. DOVETE SMETTERLA!!!!
Io non faccio regali a nessuno.