Il parquet, posato appena due mesi fa, si alza e lievita come un soufflè. Che fare? Oltre a imprecare profusamente abbiamo deciso di allungare di qualche giorno il previsto weeek-end in montagna e siamo partiti, mentre “l’addetto” riposiziona i maledetti listelli. Destinazione Ortisei, Dolomiti meravigliose, passeggiate in mezzo ai boschi, strudel e aria pura. In montagna ci sono dei parchi gioco incredibili, pieni di attrezzi ginnici che in città neppure sognamo. Ieri mattina in uno di questi Anita è stata apostrofata come “ragazza” dal papà di una treenne. La frase era “Lascia arrampicare la bambina…anzi la ragazza”. Nessuno ha commentato anche se mi è sembrato di vedere un mezzo ghigno sul faccino di Emma. Al pomeriggio e ri-sucesso: altro parco giochi (passiamo lì tutto il nostro tempo) altro papà che chiama Anita “ragazza”. Questa volta Emma ha cominciato a canzonare Anita: “Sei una ragazza! Sei una ragazza! Non sei più una bambina!”. Oggi è arrivato il giorno della vendetta. Facciamo una passeggiata:percorso un po’ ripido, in discesa Emma inciampa, cade, si sbuccia e comincia a frignare. Anita, invece di aiutarla, commenta : “Cadendo hai spostato un sasso, sai che questo può cambiare completamente un eco-sistema?”
Sabato scorso è apparso un articolo su D di Repubblica in cui veniva citato questo blog, si parlava di eco-mamme e il tema ha attirato l’attenzione di Giulia Fossà conduttrice di Nudo e Crudo sul primo canale di Radio Rai e di Beppe Fisichella, di Summertime, trasmissione mattutina di Radio Città del Capo di Bologna. Stamattina sono stata ospite telefonica di entrambe le trasmissioni per parlare di ecologia e di come le mamme possono nel loro piccolo contribuire a …salvare il pianeta.
Ero molto intimidita, avevo al tremarella, i sudori freddi, non ho dormito, ecc. Sono miracolosamente sopravvissuta all’esperienza e stasera ho riascoltato il podcast della trasmissione della Rai, in cui tra le altre stupidate ho detto: “…invece di usare i sacchetti di plastica del super le mamme, quando fanno la spesa, possono utilizzare quelle orrende borsine di stoffa che i bambini creano all’asilo…” Le mie figlie, che riascoltavano con me e avevano dipinto negli anni un sacco di borsine, si sono offese e ora non mi parlano più.
a proposito di orrende borsine, una buona lezione di ecologia sarebbe quella di vietare la “realizzazione di manufatti da parte dei bambini di scuole materne e soprattutto di asili nido per i seguenti motivi:
1) i risultati sono spesso raccapriccianti
2) nel novantanove per cento dei casi sono opera delle maestre e non dei bimbi.
Sottoscrivete?
ciao! come sempre scrivi cose divertenti
susanna