A New York va molto di moda partecipare alle serate organizzate da The Moth Hour (l’ora della falena), un’associazione che promuove, oramai dal lontano ’97, lo storytelling. L’idea è stata ispirata dal poeta e scrittore George Dawes Green, originario della Georgia, che voleva ricreare l’atmosfera delle sere estive in cui nel portico di casa si raccontavano storie mentre svolazzavano le falene.
Poi l’inziativa è arrivata a New York in serate dove, in locali pubblici molto off e lontani dai circuti turistici, chi aveva voglia di raccontare una storia personale saliva sul palco, prendeva il microfono e aveva 5-6 minuti per catturare l’attenzione del pubblico. La stessa audience che poi poteva votare la storia più accattivante e premiare il narratore con la partecipazione a un evento più importante con un bacino più ampio di ascoltatori. Il successo di questa iniziativa è stato tale che adesso esiste The Moth Hour Radio e le storie migliori sono state raccolte in libri, già tre, divenuti bestseller.
La buona notizia è che anche da noi sta nascendo un progetto simile, infatti il concorso letterario Ladri di notte, (organizzato dalla libreria indipendente milanese Il covo della ladra) aperto a tutti, autori esordienti o già pubblicati, prevede la creazione di un racconto breve (max 6000 battute) dove si parli di un ladro. Incitazione a delinquere?
Non credo, piuttosto omaggio al genere giallo e noir in cui è specializzata la libreria. Il termine per spedire il racconto è il 10 agosto, poi un mese dopo gli autori delle storie migliori saranno invitati, in una serata da definire, entro ottobre, a prendere il microfono e intrattenere il pubblico con la loro storia. E da qui in poi il cammino dei vincitori sarà molto simile a quello dei partecipanti alla Moth Hour newyorkese. Questo il link per saperne di più.