Negli anni passati abbiamo letto tutti i tredici della serie. Con Lemony Snicket (pseudonimo dell’autore, lo scrittore Daniel Handler) è stato un colpo di fulmine e abbiamo gustato ogni sua pagina scritta. L’odissea degli sfortunati fratelli Baudelaire ci ha consolato nei momenti più difficili.
Lo ammetto anche se è pericoloso. Sono sempre stata dell’altra sponda: non ho mai amato Harry Potter ma ho sempre adorato i Baudelaire. Più intelligenti, sorprendenti e soprattutto ironici. Ho fatto il tifo per Violet, Klaus e la piccola meravigliosa Sunny, il bebé più geniale e meno scontato del mondo.
Una decina di anni fa, abbiamo apprezzato la versione cinematografica della loro saga e l’altra sera abbiamo gustato le prime puntate della serie televisiva delle loro avventure. Un mix di avventura, spionaggio, orrore gotico e ironia. Un adattamento intenso e coinvolgente. Il regista Mark Hudis è riuscito a raccontare i primi quattro libri della serie con realismo e arguzia, attualizzando in dosi perfette il plot dalle atmosfere vintage indefinite. Bellissima la fotografia e anche la colonna sonora.
Ok, sono di parte, ma tutto era veramente piacevole.
L’eroe negativo della storia, il cattivissimo Conte Olaf, il tutore dei Baudelaire che vuole appropriarsi della loro cospicua eredità, è interpretato benissimo da Neil Patrick Harris. E’ perfido, sagace e frustrato al punto giusto.
Accattivante anche la figura del narratore, che sarebbe Lemony Snicket , molto compassato in stile anni’50, (ricorda tanto Dan Draper -Jon Hamm- in Mad Men). Poi i ragazzi Baudelaire, attori bravissimi anche loro, la piccola Sunny è così perfetta anche perchè a interpretarla sono due baby gemelle.