Ho letto il nuovo libro di Francesca Sanzo, la mia amica Panzallaria che però oramai dopo la trasformazione, la muta -come la definisce lei- che un paio di anni fa le ha fatto perdere 40 chili, è magra e scattante quindi non potrebbe più chiamarsi cosi.
Sono d’accordo con tutto quello che ha scritto sul mantenimento del peso forma che si può ottenere, oltre che attraverso una dieta equilibrata, con l’esercizio fisico che ha il doppio effetto di bruciare calorie e conservarci psicologicamente sani.
L’ho provato sulla mia pelle: ogni forma di attività cardio è un toccasana sull’umore e la corsa in particolare è veramente portentosa. Potente come una droga per produrre endorfine e ribaltare l’umore.
Una settimana fa sono riuscita a correre per la prima volta 10km e dopo, oltre alla soddisfazione, ero euforica. (Anche se oggettivamente non c’era nulla di nuovo per essere felici, a parte aver battuto il mio record personale). E invece dopo una bella doccia, con le endorfine ancora in circolo, ero diventata simpaticissima.
Sembro fulminata?
Invece no: ho la scienza dalla mia parte. Pochi giorni fa sono stata a una conferenza di psichiatria dove è stato affermato che nella cura delle depressioni, anche gravi, l’esercizio fisico e una terapia coadiuvante molto importante.
Quello che invece è molto pericoloso e deleterio per l’umore, sia di chi vuole perdere peso ma anche di chi naviga nel mantenimento, è salire sulla bilancia troppo spesso.
Per anni, diciamo per quesi tutta la vita, mi sono pesata ossessivamente. Non tutti i giorni ma troppo spesso e questo gesto masochista mi ha rovinato tante giornate.
Non sono mai stata grassa ma l’attenzione al cibo e al peso è stata una costante della mia vita. Ho ritrovato degli antichi reperti -i miei diari delle medie- e con racappriccio ho scoperto che già allora stavo attenta a quello che mangiavo. Confessavo con senso di colpa di aver esagerato con cioccolata e pasticcini.
A quesi tempi a casa mia la bilancia non era molto precisa e quindi evitavo di pesarmi ma poi nell’età adulta ho sempre avuto una bilancia con cui torturarmi e rovinarmi l’inizio della giornata.
A volte addirittura mi attaccavo ai numeri come fossi in una svendita: il decimale 0,99 mi rendeva felice e mi illudeva di pesare un chilo in meno. Se invece pesavo di più di quanto sperato un odio feroce verso la bilancia mi possedeva!
Una volta ne ho anche comprato una nuova perchè non volevo credere che funzionasse a dovere. Se mi faceva sentire grassa doveva essere per forza da rottamare.
Poi non ricordo bene come sia avvenuto il miracolo della liberazione: un bel giorno frustrata e ribelle, ho maledetto l’oggetto e ho smesso di pesarmi.
Ho lasciato scaricare le pile. Ho abbandonato la bilancia al suo destino, negletta e coperta di polvere. Che bella vendetta!
Ho smesso di essere emotivamente schiava dell’orrore di quel mezzo chilo in più. Ho cominciato a credere che l’oscillazione fisiologica del peso non porta necessariamente a ingrassare.
Ma decidere di non pesarci più non vuol dire svaccare e fregarsene della propria forma fisica.
Ho continuato ad alimentarmi in maniera sana, a fare esercizio fisico e per misurarmi mi sono affidata ai vestiti. Certi indumenti del mio guardaroba (jeans e gonne) sono diventati lo strumento per capire se sto ingrassando.
Ormai sono passati un po’ di anni da questo momento di liberazione, non sono diventata obesa, anzi sono molto più felice e consiglio a tutti di liberarsi dell’incubo bilancia.
E se proprio non riuscite a smettere, usatela con moderazione, non più di una volta alla settimana.
Ti diró che ho smesso di pesarmi ma una volta l’anno mi pesa il medico della visita medico-sportiva. Quest’anno mooolto soddisfatto dei miei 62 kg. Io meno. Ma a 53 anni forse pretendere di più é esagerato. Mangio bene. Cammino molto e palestra due volte a settimana
hai ragione umore migliore e meno ansia
Sono contenta che concordi con me.
E’ vero a “un certo punto” il metabolismo rallenta e perdere peso diventa molto più difficile. Quindi lottare con i numeri diventa controproducente.
Io sono un disastro totale! Nuoto 2 volte alla settimana. e nulla più. Ogni altro giorno mi riprometto di fare la donna saggia ma non ci riesco.
Il nuovo libro di Francesca Sanzo non l’ho ancora letto ma ho letto il primo, dovrei aver capito qualcosa……invece niente.
Nuotare due volte alla settimana va bene! 🙂
Poi se ti senti obbligata a fare di più hai quel senso di rigetto che ti fa passare la voglia completamente, quindi non sentirti in colpa!
Sono ancora nella fase di pesamento quotidiano …. ….guardo alla tua esperienza con speranza 🙂
Francesca
Brava, cerca di smettere! 🙂
Magari intanto riduci a una volta alla settimana, sempre alla stessa ora così ti senti più in controllo.