L’altra sera sono stata al Watermelon party, la festa del cocomero, di Bookrepublic (sono stata invitata perchè è anche l’editore di Emmabooks) per festeggiare il lancio di 40k Unofficial una nuova collana di selfpublishing. Un nuovo format editoriale che è a metà fra il blog e il libro.
Oltre al cocomero, un sacco di gente simpatica, un mucchio di altre cose da mangiare tra cui dei deliziosi pasticcini al cioccolato, ho visto dei poster che definivano le categorie tipo dei lettori di ebook. Mi hanno molto colpito anche se poi ho saputo che questi ritratti non sono nuovissimi, sono stati coniati lo scorso anno.
Arrivo tardi ma voglio condividere con voi questi identikit.
Premetto che sono ancora sensibile al profumo dei libri, quello che si sente ficcando il naso in mezzo alle pagine o in una stanza piena di volumi, però penso che il futuro sia nell’editoria digitale. Più spazio in casa e meno alberi sacrificati, l’altro giorno ho riempito una borsa da un quintale di libri, più o meno letti e non tanto “cari”, da donare in biblioteca. L’ebook cancella questa corvée, per non parlare dei testi scolastici che con il loro peso (non solo intellettuale) ammazzano gli studenti.
Poi ci sono i costi, i problemi di distribuzione, lo strapotere degli editori, le librerie che diventano sempre più simili ai supermercati e i supermercati che diventano librerie. L’editoria sta cambiando e penso che l’ebook sia la giusta evoluzione. Succederà quello che è accaduto nell’industria discografica, dal vinile al MP3.
Questa la mia profezia, anche se è un discorso complesso taglio qui e per concludere ecco i ritratti dei lettori digitali:
Leone: famelico, onnivoro, fa branco e cioè condivide e discute di cioè che legge. Completamente convertito all’ebook.
Lince: si muove da solo. Non sa rinunciare al profumo della carta. Predilige il giallo e il rosa.
Volpe: furbetto, si muove solo per promozioni o coupon, lettore accanito ma solo per gli acquisti d’occasione.
Iena: solo gratis, scarica di tutto basta che non costi nulla.
(Poi il lettore digitale tipo è un uomo, non perchè legga di più ma perchè gli uomini adorano i gadgets)
Io sono Lince, Sant è Leone, Anita è Iena. Emma preferisce ancora giocare con i Sims.
E voi che lettrici siete? Potete fare a meno del profumo della carta?
11 Replies to “L’ebook è il nostro futuro?”
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Difficile…io sono lince che sta diventando leone.
Sto approfondendo la questione dell’impatto ambientale dei libri su carta vs ebook. Non è banale: ebook significa meno carta e meno costi ambientali di trasporto (soprattutto se pensiamo che molti libri sono stampati in Cina), ma ebook significa anche centinaia di migliaia di tablet prodotti (e poi??), energia per la produzione e l’utilizzo…
Anche io non so, per ora uso il tablet ma non ho ancora iniziato a riempirlo di ebooks. La carta ha per me un fascino invincibile e condivido i dubbi di raffaella sulla ecologicita’ vera o presunta degli ebooks perche’ alla fine e’ l’intero processo che va valutato.
Interessante la vostra perplessità riguardo lo smaltimento dei tablets però forse comunque di minor impatto sull’ambiente rispetto a tutto il procedimento necessario per produrre i libri di carta (e l’ammoniaca per lo sbiancamento?) così come primo pensiero mi sembra più ecologico un dispositivo elettronico per leggere che magari è spesso anche un computer.
Ma devo informarmi meglio per poter controbattere realisticamente!
Uhm, a parte il discorso ecologico su cui non mi sono ancora fatta un’opinione definitiva (ho almeno 200 libri cartacei miei in casa, tra lettura, studio, etc, senza contare i libri del marito e quelli dei figli, che sono piccoli, ma hanno una discreta biblioteca, perché, dato che la loro mamma ama leggere, sui libri non lesina mai!), adooooro il contatto e l’odore della carta, mi piacciono le librerie e le biblioteche, mi piace scegliere il libro da leggere, sfogliarlo, pre-gustarlo prima di decidere se sarà lui il mio prossimo libro e ancora amo passare di corsa all’edicola della stazione e lasciarmi colpire da una copertina, una trama accattivante e comprarlo, sapendo che, leggendolo, il viaggio sarà bello e non lungo e noioso. Compro libri ovunque: in libreria, su Amazon, al mare nei chioschi, all’estero, dove devo adeguarmi a lingue straniere più o meno note, secondo la destinazione delle vacanze…sì, perché, in questo senso, sono Leone, famelica, bulimica e velocissima….per cui, anche se parto con un “congruo” carico di libri da leggere, se sono veramente belli, li divoro e resto senza per il resto della vacanza, allora mi devo adeguare…solo per questo potrei convertirmi all’e-book: potrei avere un’intera biblioteca con me! ma per ora ancora solo carta, vedremo…
WOW! dovrebbero essere tutti come te! L’editoria rinascerebbe 🙂
Ed è vero quello che dici se i genitori leggono anche i bambini anche solo per emulazione sono spronati a farlo.
E quello he dici è vero, per i lettori forti, i tablet sono un plus perchè possono accumulare più testi in un’unica mossa.
Sì, dovrebbero darmi una “medaglia al valor commerciale”: sono il vero motore dell’economia italiana, tra carburante, vestiti e articoli vari per i bambini, libri, cibo e , beh, delle cosine per me, ecco sì nei saldi…ehm, mi dò davvero da fare per sbloccare la crisi! non si vede, ma mi applico molto, magari potreste fare una raccolta di firme…
Certo, salvatrice del PIL! 😀
(anch’io comunque cerco di aiutare!)
Dopo l’ultimo incontro ravvicinato con la mia libreria “reale” posso con certezza affermare che li amo a dismisura. Ne ho tanti, non ho idea di quanti siamo, non tutti ma molti hanno una storia, qualcuno una dedica, alle volte le copertine sgualcite ma per un preciso motivo che ricordo. Non potrei farne a meno. Forse sono troppo poco giovane e moderna….
La questione dell’impatto ambientale e del trasporto in vacanza potrebbero farmi vacillare ma se qualcuno mi affitta un ebook potrei risolvere?
Tutto quello che descrivi è molto poetico e soprattutto vero riguardo ai libri tradizionali, comunque mi sembri aperta anche verso la lettura digitale, forse bisognerebbe aggiungere un nuovo animale riguardo il lettore tipo, quello che è incuriosito e osserva…il gatto??? 🙂
io adoro i libri di carta, ne ho tantissimi, alcuni ho dovuto per ovvi motivi cederli, né ho qui, in Italia, da quelli di lettura a quelli tecnici, anche se non disdegno ebook, prima quello della sony, ora ipad.
Il prof di Cris di Math lo scorso anno e il prossimo niente libro solo scaricato da internet, ok, ma non é per nulla comodo né per studiare né per fare gli esercizi, quindi dipende molto per cosa servono.
Naturalmente se voglio leggere in italiano qui niet per cui o quando salgo mi compero libri su libri in edizione economica e più piccoli possibili con un peso leggero oppure mi adatto obbligatoriamente all’ebook, molto più pratico nel mio caso..
adesso lo compero su itune…
baci!!
Sei un leone-lince e chiaramente in un caso come il tuo i libri digitali sono una bella comodità per viaggiare e leggere cose che in Marocco non troveresti.
Sui testi scolastici digitali stanno andando molto a rilento anche qui e francamente penso sia una vergogna, spesso i libri cartacei acquistati a caro prezzo rimangono intonsi, oppure altra assurdità i prof forniscono schede fotocopiate di altri testi!!!!
Per me il cartello degli editori scolastici è “pericoloso” tanto quanto quello dei produttori di latte artificiale, guadagnano tantissimo beffando i consumatori!