Ieri mattina sono andata alla stazione Garibaldi a prendere il treno per andare a Torino, al Salone del Libro. Il treno era leggermente in ritardo perciò davanti al tabellone, nell’atrio della stazione, c’erano molti passeggeri in attesa. Dopo aver aspettato qualche minuto, invano, che apparisse sul tabellone un’indicazione utile mi sono spostata dal punto di osservazione e sono entrata nella libreria Feltrinelli che era proprio lì nell’atrio.
Con me sono entrati anche altri due passegeri uno dei due si è fiondato verso la bacheca dei libri in classifica e ha tirato fuori l’iPhone per fare una foto. L’altro gli ha detto di sbrigarsi che non voleva perdere il treno.
Il “fotografo” allora gli ha risposto malissimo con il tono che usano fra loro i vecchi coniugi o i fratelli:
“Smettila di rompere il …!!!”
Mi sono dispiaciuta per lui, anche perchè ero involontariamente partecipe al dialogo. Quello “cattivo” era davanti a me, quello buono pensavo fosse già uscito dalla libreria. Mi sono voltata per vedere che fosse proprio così, invece me lo sono trovata alle spalle. Mi ha guardato sorridente come dire: “Fa sempre così”
Allora ho avuto l’illuminazione. Il primo in classifica e il suo viso.
Mi è uscito dal cuore: “Ammaniti!”
Lui non ha negato. “Sono una fan”, ho detto. Lui ha sorriso meglio e mi ha stretto la mano.
Poi sono uscita in fretta dalla libreria perchè non volevo sentire più il mio scrittore preferito trattato male dal suo editor.
(Che fosse l’editor l’ho scoperto al pomeriggio dopo una piccola indagine, perchè in fondo sono sempre un po’ cronista)
Poi una volta sul treno ho incontrato la mia compagna di viaggio, Viviana Giorgi, autrice di Bang Bang tutta colpa di un gatto rosso che insieme a me e Rossella Calabrò, autrice di Perchè le donne sposano gli opossum? partecipava alla tavola rotonda di EmmaBooks.
L’incontro è andato bene, ho conosciuto anche Delphine che è venuta a trovarmi. Ho fatto una figura barbina con il microfono che non funzionava o non funzionavo io dall’emozione.
A proposito di emozioni: sono andata allo stand del mio editore la ritirare le primissime e pochissime copie staffetta, calde calde, appena stampate, di Affari d’amore, una è stata lasciata in mostra allo stand. Non si può ancora vendere al pubblico, perchè bisogna
aspettare il 22!
10 Replies to “E a Torino?”
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Cioè vuoi dire che era più esaltato l’editor dello scrittore? (penso di aver capito giusto)
Carissima mi piace molto il tuo abito blu da promozione libro e tu sei sempre bella e sorridente…aspettiamo aspettiamo
Hai capito benissimo!
Grazie dei complimenti…ma hai notato il braccione? Già nello specchio in palestra mi sembrava di averlo, poi nella foto ho avuto la conferma 🙁
Nelle foto bisogna stare attente a tutto, tipo andare di maniche lunghe o burka in casi estremi 😀
Che ridere, Patrizia, con quel microfono. In realtà ci hai stregate tutte, con la tua bellissima emotività. 🙂
Grazie, sei troppo gentile!
Prima o poi dovrò imparare a non farmela sotto 🙂
Che vita che hai! Troppo uippissima!
Non vedo l’ora di leggere il tuo libro ♥
Se leggi i commenti sopra capisci quanto sia uipssima 😀
Bellissima scena. E posso confermare che l’editor lo tratta così anche quando si tratta di andare al cinema a vedere una qualsiasi minchiata…!
E ora attendiamo il 22!
Sono contenta della tua conferma!
Tre belle signore e brave scrittrici.
Ed io aspetterò il 22…
Ciao!
Grazie e io ho conosciuto la tua amica, la prossima volta, in qualche bella occasione, spero di incontrare anche te!