La mia primogenita è molto alta e perciò vede cose che non dovrebbe vedere.
“Mamma, sopra al frigo è sporchissimo! C’è tantissima polvere!”
Così ho preso la scala e ho pulito “il top” del frigo (come direbbero i mobilieri).
Dall’alto della scala purtroppo anch’io ho avuto brutte visioni: anche sopra i pensili della cucina c’era un sacco di polvere.
Ma oramai era ora di cena e ho deciso di posticipare il lavoro al giorno dopo.
Però ne ho parlato con Sant’ che magnanimo ha detto: “Li pulisco io domani mattina”
Sono andata a letto felice.
Il giorno dopo, ancora nel dormiveglia quando ho sentito un fragore infernale provenire dalla cucina.
Ma l’urlo che temevo seguisse fortunatamente non c’è stato.
Era Sant’ che litigava con i pensili?
Paventando comunque il peggio mi sono alzata, sono andata in cucina e ho trovato Sant’ imbestialito, con il vapore che gli usciva dalle orecchie, con un trapano in mano che si accingeva a tentare di rimettere a posto il pannello della lavastoviglie staccato.
Infatti era inciampato scendendo nell’ultimo piolo della scala ed caduto di schiena sullo sportello della lavastoviglie lasciato aperto.
Non ho visto ferite, ma l’aria era molto, molto pesante.
Perciò non ho chiesto perchè avesse lasciato aperto lo sportello della lavastoviglie, ho detto solo:
“Mi dispiace molto” e sono andata a svegliare Emma.
Dopo molti porconamenti è riuscito a far ri-funzionare la lavastoviglie e con il minimo di conversazione indispensabile mi sono offerta di pulire io gli altri pensili.
Il giorno dopo: stessa ora, stessa cucina.
Sto bevendo il mio amato capuccino.
Arriva Sant’: “Ciao amore”
Poi lancia un urlo: “Ma ca………!!!!!”, si piega a terra, tenendosi la testa.
Purtroppo intuisco subito quello che è successo. Passando dietro alle mie spalle, ha dato una capocciata lo spigolo dello sportello (del pensile) che si apre spingendo verso l’alto. Molte volte mi ha rimproverato di non alzarlo tutto e di fargli rischiare di ferirsi.
Infatti è appena capitato.
“Mi dispiace molto”, dico con vergogna nascondendo il viso nella tazza del cappuccio.
“Mi sono tagliato la testa!”
“Ma dai, non ti sei decapitato!”, cerco di minimizzare.
“Mi viene vicino e mi fa vedere le dita insanguinate e poi il taglio che ha sulla cute.
Sono emofobica: vedo le stelline e comincio a perdere i sensi.
Siamo ancora vivi e ancora sposati. Stasera usciamo insieme, speriamo bene.
Povero marito! Dai coraggio che stasera è in arrivo una bella serata a due, lo consolerai.
Vi abbiamo trasmesso una puntata della serie “Sant’ non entrare in quella cucina”
😀
Marina
speriamo, l’altro venerdì siamo andati al cinema e non era arrivata la pellicola del film che volevam vedere 🙂
Tatti
come hai fatto a indovinare: dal trauma non vuole più entrare in cucina!!!
in bocca al lupo!
😉
Anch’io rischio spesso il divorzio per queste cose qua… 😉
LOLlissimo 🙂
minimo minimo devi andare personalmente a raccogliere i pistilli di zafferano e preparare un risotto con i fiocchi
povero Sant!
uauuuu!! stessa scena da queste parti!! Il batavo in dotazione è alquanto uno spilungone e pretendeva che io facessi mettere i pensili ad altezza adeguata. Siccome però la cosa più complessa che fa in cucina è mettere su il bollitore del tè io mi sono (giustamente, no?) ribellata e li ho fatti mettere ad altezza ragionevole per la sottoscritta. Purtroppo pure quelli si aprono verso l’alto … Ci ha già piantato dentro di quelle craniate da gita al Pronto Soccorso!!! E tutte le volte io mi incavolo nera dicendogli che non è possibile che non sappia dove finisce!!!!
🙂
/graz
ma dai povero Sant, spero non troppo grave, ma anche tu…certo che vi siete proprio trovati voi due… 🙂
dicono che è proprio fra le pareti domestiche che avvengono più incidenti… forse un pò di verità c’è…. nulla di grave spero!!!
però che bravo. io quando ho fatto presente a mio marito che la cucina era da pulire mi ha risposto: ” se tu ritieni che sia sporca”……
Monica/Mammafelice
il veterano domestico sta bene…potrà raccontarlo ai nipoti!
Agrimonia
la ricerca dei pistilli è stata più laboriosa del previsto e mi ha tenuto lontana dalla rete per tre giorni!!!
Giulia
ieri sera l’avevo lasciato ancora un po’ troppo abbassato, ma ha nasato l’ostacolo prima di rifinirci contro. Però ha urlato un sacco!
Graz
infatti, cavolo potrebbero prendere le loro misure 😀 invece di lamentarsi!
Alle
ieri abbiamo fatto una passegiata romantica in campagna dove naturalmente non c’erano sportelli ed è andato tutto bene 🙂
Mammamedico
ho visto il tuo blog, molto carino.
Perchè non fai una sezione anche sugli incidenti ai mariti??? 🙂
ma povero! certo che il nomignolo che gli hai affibbiato gli stà proprio a pennello 🙂 volevo scriverti una mail per cghiederti un favore piccino picciò ma non la trovo da nessuna parte è molto probabile che sia un mio problema di sbadatagine potresti contattarmi al mio indirizzo? grazie 😀
Povero Sant’!
la serata è andata bene poi? Un abbraccio, Valentina
Supermamma e Strilly
Sant’ di nome e di fatto (ma ogni tanto sbrocca)
Valewanda
sì, siamo andati a vedere “Silvio forever”, ma più o meno sapevamo già tutto della sua bio!
grazie! x gli incidenti ai mariti ci proverò. ma visto che il mio cura la parte tecnica non vorrei che poi il post fosse sottoposto a censura….
E’ buffo perche’ qui in toscana, non mi stupirei piu’ di tanto se un’impiegata mi dicesse “amore”a fine frase, magari io un po’ acidella penserei “amore ci dici alla tu’ sorella”..un bacio, ho detto la mia!
annalisa