Ieri pomeriggio Anita doveva riscuotere il suo regalo di compleanno: un pomeriggio di shopping con me, mentre Emma doveva partecipare a una festa di Carnevale.
Sant’ ed io ci siamo divisi i compiti: lui portava Emma mentre andavo in centro per negozi con Anita.
La nostra prima tappa è stata, ahimè, Abercrombie&Fitch. Era il suo regalo di compleanno perciò non potevo certo negarglielo.
Sabato metà pomeriggio: ovviamente c’è la fila per entrare.
Dovevo fare anche un’altra piccola commissione in zona perciò, con grande acume, ho suggerito ad Anita di mettersi in fila mentre io l’avrei raggiunta al più presto.
Dieci minuti dopo, ero ancora nell’altro negozio quando mia figlia ha telefonato per avvisarmi che lei entrava.
“Arrivo”, le ho risposto garrula, felice di aver schivato l’umiliante attesa.
Mi sono precipitata subito davanti all’ingresso, ho saltato allegramente la fila e ho detto serena al bonazzo che stazionava davanti: “Entro per raggiungere mia figlia”
Lui mi ha guardato con sospetto: “Non se ne parla neanche, si metta in fila”
“Cooooosa?”
Probabilmente, nel suo passato, delle donne disperate per avere una felpa si sono finte madri di teen-agers. E questo ha lasciato il segno. Ora osava pensare che fosse il mio caso.
Stavo anche per aggiungere:
“Guarda bonazzo che se non mi fai entrare mia figlia non compra niente perchè i soldi li ho io”, ma fortunatamente non ce n’è stato bisogno.
Magnanime lui ha concesso: “Se sua figlia la viene a prendere può entrare”
Ho telefonato ad Anita. Non mi ha risposto.
Allora ho pensato allegramente di andarmene a fare un giro.
Poi lei però ha richiamato. E poco dopo è scesa a prendermi.
Per un soffio non è stata necessaria la prova del Dna.
“Digli che sono tua madre”
Mia figlia ha obbedito subito.
Il bonazzo ci ha creduto, sorriso e mi ha lasciato entrare.
Una volta dentro, mentre aspettavo che Anita uscisse dal camerino di prova, ho telefonato a Sant’ per sapere come andava la festa di Carnevale.
“Tutto bene?”
“No malissimo!”
La musica era a palla e quindi non ero sicura di aver capito bene.
“Male?”
“Ho appoggiato l’i-pad sul tetto della macchina per togliere i coriandoli dai capelli di Emma e poi sono partito e l’ho dimenticato lì!”
“Sul tetto?”
“Non farmi troppe domande, adesso devo andarlo a cercare”
Ha chiuso la comunicazione prima che possa fare domande o commenti.
Dopo pochi minuti risuona il mio cellulare, penso che sia Sant’ che voglia scusarsi del brusco trattamento di prima.
“La signora PucciPacci?”
La musica è sempre alta, ma mi sembra di aver sentito PucciPacci.
“????”
(PucciPacci è un nome di fantasia, lo utilizzo al posto del vezzeggiativo che Sant’ usa per chiamarmi. Quello vero non lo svelerò neanche sotto tortura)
“Sono della Polizia…abbiamo trovato un i-pad…”
“Ah sì! Deve essere quello di mio marito… l’ha appena perso”
“Abbiamo chiamato il suo numero perchè era fra i contatti…”
“Certo, grazie mille! Siete stati gentilissimi”, non aggiungo che non mi chiamo veramente PucciPacci e che non credevo che Sant’ mettesse in rubrica questo nomignolo.
Probabilmente il poliziotto lo sa e mi ha telefonato solo quando ha smesso di ridere con il suo collega.
“L’abbiamo trovato sulla strada x… deve esserci passata sopra un’auto o magari anche due…il vetro è rotto ma si accende…”
domani è lunedì. per fortuna. ;-)))
costato nulla questo tranquillo sabato…..
Vi sono vicina.
Tatti
Devo sapere il nomignolo.
Scrivi tu la cifra.
😉
be’ un sabato impegnativo 🙂
Diffusa, l’abitudine di usare il tetto dell’auto come mensola appoggia-tutto e poi dimenticarvi qualcosa.
Il consorte vi appoggiò le chiavi di casa, che recuperammo un paio di giorni più tardi all’ufficio oggetti smarriti del comune…
E A&F è sempre un negozio super-trendy, a quanto leggo…
miiiii che sabato da pauuuuura! ma alla fine avete comprato o è successo qualcosa anche alla cassa ?!?!?! abbraccio consolatorio e confort food
ma non mi dire, che bel Sabato vedo che anche tu sei messa niente male ….
si puo’ riparare spero…starei male da morire per una cosa dle generele (leggi ipad)…
ho letto sotto, ma anche tu non ricordarti che l’anello l’hai già regalato alla tua prima figliola, ma insomma??? ;))
Augurissimi Anita!!!!
ps : ha poi trovato qualche cosa di carino?
Come siete gentili! Nessuna ha scritto che Sant’ è un pirla! 🙂
follow up: da A&F abbiamo preso solo una canottiera, l’i-pad ha il vetro rotto come se gli avessero sparato ma si può dire che ha superato il crash test è un po’ sbilenco ma funziona ancora.
….e ho tolto io gli ultimi coriandoli dai capelli di Emma che si era vestita da Dea Minerva avvolta in un lenzuolo e accessoriata con corona d’alloro (vero).
Non ha vinto il primo premio nel contest della festa (travestimento più bello) e un po’ le giravano, ma niente a confronto del papà!
Ma bonazzi a parte la regalano la roba in quel negozio per esserci la fila fuori??? 🙂
spero che mi figlia s’accontenti dell’oviesse…anche a 14 anni!!!
Dimenticavo…
DaniVS
tu che hai frequentato in passato tanti agenti immobiliari, sai come si dice a un certo livello: trattativa privata 😀
PucciPacci mi piace…adesso ti chiamo così :-)) Auguri ad Anita anche da quel maleducato di mio figlio!!!
VOGLIO SAPERE IL NOMIGONOLOOOOOOO!!!
DAI!!
Giulia
in effetti OVS è sempre più trendy, ha investito tantissimo nel rinnovare e rendere più accattivante l’immagine, chissà che non soppianti gli odiati A&F!
Titti
ti prego non infierire!!!!!
Io, sul tetto, c’ho dimenticato le chiavi di casa… ne parliamo?
Pucci-Pacci? Ci sei? Dove sei?
Queste avventure mi hanno divertita un sacco!
Ti leggo e mi sembra di vedere a chiare lettere ciò che mi porterà il futuro…se non altro la parte delle discussioni con i buttafuori dei negozi preferiti dalle figlie!:-)
Da parte mia nonpotrei infierire contro Sant’ .da ragazza lasciai il mio portafoglio sul tetto della macchina di mia cugina lei partì,però visto che dovevamo andare in vacanza me neaacorsi lo ritrovai svuotato dei soldi, certo la vicina di casa si fece la spesa gratis quella settimana.
…..e poi Pucci-Pacci ed il fatto che Anita ha dovuto garantire per te è molto più divertetne dell’i-pad spiaccicato a terra
Bismama
e dopo hai avuto ospiti inattesi? Spero di no!
Zia Cris
grrrrrrrr…non è un brutto nome però, dai!
Daniela
e tu? Scommetto che un vezzeggiativi ce l’hai pure tu…. se mi dici il tuo…:)
Strilly
:))
Juliaset
sono la tua palla di cristallo!
Agrimonia
almeno tu eri giovane! Anch’io da ragazza ero fuori con alcuni amici, avevamo comprato delle paste e uno di noi le aveva casualmente appoggiate sul tetto. poi siamo partiti e abbiamo visto volare bignè!
(grazie x aver preferito la mia parte da protagonista!)
Proprio tranquillo, non c’è che dire!!!
😀
Kriegio
grazie della comprensione!
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