L’ho letto solo ora, anche se è stato pubblicato due giorni fa, perchè ho avuto una settimana un po’ impegnativa. L’ho trovato in rete ed eccolo qui. Un articolo dal titolo emblematico Non è un paese per donne che parla di un saggio Ma le donne no che fa il punto sulla tragica situazione femminile italiana. Racconta cose che si sanno e si vivono tutti giorni, ma fanno comunque una rabbia tremenda. Ieri invece ho letto questo post, dove ci sono un po’ di cifre che ci riguardano, mentre nell’ultimo rapporto Istat sulle famiglie italiane e ho “scoperto” un altro dettaglio: il 26,5% delle italiane ha interrotto il proprio lavoro con il primo figlio e il 32,7% con il secondo. Io faccio parte del primo gruppo…
discriminazioni
Un altro di quei post che mi fan passare la voglia d’Italia…
Hai ragione cara Claudia è uno di quei post che fa venir voglia di venir a vivere da te! 🙂
Primo gruppo, presente!
come sempre un numero non esprime il reale disagio, perchè ci sono anche mamme che stare a casa definitivamente non possono ma vorrebbero il part-time e non l’ottengono… e attendono con fiducia tempi migliori perdendosi nel contempo i migliori anni dei propri figli (in questo momento della mia vita stare a casa dal lavoro per fare la mamma mi sembra una chimera, e anche una cosa meravigliosa, ma ovviamente è solo il mio punto di vista, probabilmente chi è stato costretto a rimanere a casa non è così contenta, è la solita questione che il problema è che non si può scegliere, purtroppo).
mai nessuno che si chiede quante mamme invece vorrebbero mollare il lavoro al primo figlio per dedicarsi alla famiglia ma non possono farlo perchè altrimenti non si mangia tutto il mese…
ciò non toglie che il problema di chi perde il lavoro resti, anche se non tutte le persone che lo perdono lo fanno perchè lavorare è diventato impossibile o vengono ingiustamente licenziate.
@Traspalena
certo bisognerebbe approfondire e leggere anche i vissuti al di là delle statistiche che sonos empre asettiche, cmq il punto è quello che sottolinei anche tu per le mamme c’è pochissimo margine di scelta.
@Claudia
Certo con la crisi, le donne sono state le prime a rimetterci e a essere discriminate. Spesso poi però perchè sono più duttili e creative degli uomini (di solito) sono anche quelle abituate ad arrangiarsi e a trovare cmq una via d’uscita per arrotondare.
…. e io faccio parte del secondo………meglilo tardi che mai!!!!!
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Комитет Мизулиной пишет закон о поддержке многодетных семей
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