Oggi pomeriggio per i compiti di scienze mi sono sciroppata il rifacimento di un bel testo sui funghi con Emma. Ho imparato tante cose, per esempio uno scoop: i funghi non sono vegetali (perchè non fanno la fotosintesi echecavolo!).
Lavorare sui testi con Emma è durissima: chiede aiuto ma poi si impunta e discute su ogni parola, virgola e preposizione. E’ orgogliosa e testarda. Io mi trasformo, per reazione, nella maestrina dalla penna rossa e blu. Alla mattina invece ho impersonato l’insegnante di inglese. Alle 11 con Anita siamo andate al Piccolo Teatro a vedere un opera di Shakeaspeare (giusta reazione a Beverly Hills Chihuahua) pensata per i ragazzini delle medie. “Romeo and Juliet are dead” uno spettacolo meraviglioso in inglese/shakesperiano e in italiano inventato da una compagnia scozzese un po’ alternativa che riprende i classici e li reimpasta in chiave molto attuale. Sul palco tre ragazzi bravissimi: Romeo, Giulietta e Mercuzio, narratore e gran mattatore della vicenda.
Il pubblico tutto di ragazzini con genitori volenterosi al seguito. La prima scena una pizza micidiale con Romeo e Giulietta morti/moribondi vestiti in costume che declamano in inglese del’500. Anita mi guarda perplessa, invece poi arriva Mercuzio in felpa e jeans che spiega tutto in italiano, è bravissimo divertente e coinvolgente. Anche Giulietta e Romeo si risvegliano, si vestono come i teenager di oggi e ripercorrono all’incontrario la loro sfigatisssima storia d’amore. Per capire dove hanno sbagliato. Romeo a essere sinceri, più che un eroe romantico sembra un hooligan e ha un accento scozzese quasi imbarazzante. Giulietta invece è bionda ed eterea e molto più credibile. Mercuzio una specie di Raul Bova, però capace a recitare.
Hanno tenuto la scena per 70 minuti facendo ridere e piangere grandi e piccoli.
Giulietta pare avesse solo 14 anni all’epoca della vicenda. Nel ‘500 le adolescenti non si filmavano con il cellulare, non chattavano e non facevano le cubiste, ma già combinavano grandiosi pasticci.
5 Replies to “Shakespeare e funghi”
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La domenica fa male ai compiti. Anch’io ieri ho tribulato con Leonardo e siamo solo in 1° elementare!!
Io sono giunta a minacciarlo col cibo. Non abbiamo mangiato fino a quando non ha finito. Erano le 2 del pomeriggio!
che bello vivere in un posto dove ci sono queste opportunità x i ragazzi.
il nostro picco culturale invece lo abbiamo raggiunto sabato io e la figlia che siamo andate in una palestra dl paese a vedere una commedia (idiota) recitata in dialetto e malissimo.
però abbiamo riso lo stesso.
ah, la città!!!
Ma è lo spettacolo di cui hanno parlato al tg3 la scorsa sera! Già mi era venuta voglia di vederlo e ripetevo tra me che tra qualche anno potrò ritornare a teatro magari con i bambini. Ecco mi hai testimoniato che si può.
Comunque hanno intervistato proprio i due protagonisti Romeo e Giulietta, lei è di Verona e sottolineava come le fosse famigliare il personaggio e poi hanno parlato del buon Mercuzio, personaggio arguto e il migliore sulla scena.
C’era anche mia cugina! le ho mandato il tuo link. Magari vi conoscete.
Un bacione da Varese
@Glo
MInacciare con il cibo non so se sia la tattica giusta: la fame annebbia il cervello e i compiti vanno più a rilento. Dovevi essere proprio esasperata.
@Emily
andiamo a teatro perchè l’aria è irrespirabile, voi potete almeno fare delle salutari apsseggiate :-))
@Renata
grazie del commento verò a vedere il tuo blog!
@Bosina
ho guardato la tua pagina e mi leggerò l’intervista sul panificatore, mio marito fa pane ora da mattina a sera!!