Ieri sera i genitori arrivavano alla spicciolata e mi lasciavano i pargoli dicendo:
“Ma sei sicura?”
“Ma che brava!”
“Ma che coraggio!”
“A che ora lo ritiro?”
E se ne andavano spensierati.
Io sorridente offrivo ai piccoli ospiti “Acqua morta con vermi ghiacciati”, “Succo di ratto” e “Sangue di pipistrello”.
Il menù mostruoso è stato apprezzato da tutti: nessuno ha potuto resistere ai sandwich malefici o alle zucchette infestate, la torta teschio poi è stato un trionfo.
I problemi sono arrivati quando abbiamo deciso di uscire a fare “dolcetto o scherzetto”: i piccoli indemoniati…… oooops, invitati erano divisi in due gruppi: gli undicenni e quelli di otto anni. Tra loro si odiavano.
Pioveva ed era buio pesto: atmosfera perfetta per una bella bronchite.
Appena fuori sono sgattaiolati urlando i piccoli di qua, i grandi di là. Io con l’ombrello ferma sul ciglio della strada ho rischiato anche una multa per adescamento secondo la recente riforma Carfagna.
Ma non era questo il problema: dopo poco la simmetria di squadra si è guastata. Le case da visitare erano tutte villette basse e quindi il piano era: un gruppo ai numeri dispari e gli altri ai pari. La sottoscritta sul marciapiede. Dopo pochi assalti l’eccitazione era alle stelle.
C’era chi urlava al citofono per farsi aprire: “Sono un terroristaaaaa!” “Sono Saddam Hussein!”
Chi attraversava la strada al buio correndo e urlando, chi cercava di rubare il bottino agli altri, chi brandiva un’ascia della morte in plastica e attaccava briga con un altro gruppo di bambini travestiti e ancora chi si impanava di farina come una “sogliola à la meuniere”.
A me è venuto in mente il libro di Corinne Maier “40 Buone ragioni per non avere figli” e ho pensato di scrivere all’autrice per suggerirle la 41ma.
Ma prima ho affrontato il gruppo dei facinorosi grandi e con aria minacciosa, più cattiva della Gelmini, ho usato quella che oggi si chiama “comunicazione efficace”:
“Se non la smettete di comportarvi così, lo dico alle vostre madri che vi fanno un mazzo tanto!”
Siamo tornati a casa e abbiamo guardato un DVD sgranocchiando i dolciumi. I piccoli, ringalluzziti perchè non erano stati sgridati, hanno rubato gran parte del malloppo dei grandi.
Ahahahahhaha! MUOIO!
Ma che spettacolo la piccola con la canappiazza! 🙂
Il menu era davvero da brividi: complimenti. 🙂
ma che brava, patrizia!
anch’io voglio l’acqua morta!!!m.
fighissimo!!!! sei grande Pat! Gio 😉
Non voglio prendermi meriti che non mi spettano: il menù pensato e prodotto è stato tutta opera di Anita, io ho solo fatto da sponsor. Su http://www.halloween.it ha trovato tutte le idee, anche per stampare le etichette dei drink.
Il trucco e parrucco di Emma è opera mia e anche la consulenza psicopedagogica e l’intrattenimento/ammaestramento degli ospiti grrrrrrrrrr!!!
Complimenti per il tuo entusiasmo e il tuo coraggio.
Io avrei volentieri fatto parte di quelle mamme che arrivavano e lasciavano i figli andando via spensierate!
Brava Patrizia!!!!
Sei un mito! Quanto si sono divertiti!!!!! Alla prossima festa veniamo anche noi eh….
il mio SuperT quest’anno si è vestito da Elvis Presley..ovviamente!
Grazie ancora del supporto!
@wwwm
Che invidia per il costume di SuperT sono una grande fan di Elvis: se Anita fosse stata un maschio l’avrei chiamata così. Poi botta di fortuna è nata femmina! Ho riprovato con Emma ma è andata male anche lì!