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Che fare? - Extramamma

Che fare?

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Questo è il lato A, happy family, ma il mondo cospira contro.
Non contro di noi personalmente, ma dovunque ci si volti è facile trovare cose abbastanza inquietanti.
Un esempio? Ieri attorno alle 17, eravamo in auto ferme a un semaforo, centro di Milano. Alla nostra sinistra giardinetti, spelacchiati ma giardinetti. Una mamma con una bambina che giocava e poi su una panchina a due-tre metri di distanza un gruppo di ragazzini età tredici-quattordici anni che si passavano una canna. C’erano anche tre femmine: due fumavano, una no. Non eravamo in una degradata periferia, no zona centro. Ma non zona centro della movida dove tutti pippano, spacciano e i residenti fanno petizioni.
No, zona centro prestigiosa piena di palazzi d’epoca. Una cifra spropositata al metro quadro.
Il semaforo è stato rosso per un bel po’, quindi abbiamo avuto tutto il tempo di contare anche i tiri che hanno fatto, guardare bene le Converse, i jeans, i braccialetti di elastici colorati, le magliette che indossavano.
Li ho visti io, li hanno visti le mie figlie.
“Cosa fumano?”, ha chiesto Emma.
“Una canna”, ha risposto Anita.
“Sì, è vero”, ho confermato io.
La cosa che mi ha colpito, oltre alla giovane età, è stato il fatto che fumassero così tranquillamente in mezzo al parchetto, a fianco dei bambini che giocavano. Senza neanche prendersi la pena di nascondersi dietro a un cespuglietto. Che fare?
Dal’ipotesi più assurda, scendere e dire: “Non si fanno le canne! Dove sono le vostre mamme?”
A quella istituzionale, cercare un poliziotto e dirgli: “Guardi là ci sono degli ex bambini che fumano una canna!”
Tra l’altro c’è anche un commissariato proprio dietro l’angolo, ma i baby-spinellomani ovviamente se ne fregavano. Il consumo personale è ammesso ma forse qualcosa sull’età dei consumatori potrebbe essere segnalata.
Non ho fatto niente di tutto questo, quando è venuto verde sono ripartita. In auto abbiamo parlato di canne fino a casa: perchè, percome, perquando, neanche Piero Angela… mi è sembrata l’unica arma da poter giocare in quel momento. Dopo averne fatte di cotte e di crude ai miei tempi sto diventando una vecchia babbiona?

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18 Replies to “Che fare?”

  1. Non sei una vecchia babbiona. Io personalmente ci ho provato una volta. Poi non l’ho più fatto. Per scelta. Non mi piaceva fumare e meno farlo per appartenere al gruppo. Anche no.
    Penso che insegnare ai nostri figli ad avere una personalità indipendentemente da quello che pensano gli altri di loro, sia il fondamento più importante.
    A First faccio ogni giorno “na capa tanta”

    PENSA CON LA TUA TESTA. E’ la frase che gli ripeto ad libitum
    Se la sua testa gli dicesse di fumarsi una canna, poi penserei io a dissuaderlo :DDDDD

    Comunque tu hai avuto il comportamentno migliore

  2. alla fine secondo me hai adottato l’univa vera arma che abbiamo, oltre al senso di colpa (che tanto serve a poco): l’educazione. saranno sempre loro a scegliere. speriamo di avergli dato gli strumenti per scegliere bene.
    quello che trovo efficace è presentare questi ragazzi come degli sfigati: se invece di considerarli dei vincenti, facciamo capire loro che son solo degli sfigatelli, boh, magari, forse, un giorno… riusciremo nell’intento di proteggerli da loro stessi.

  3. hai fatto benissimo a parlarne con le tue figlie, anche i miei fecero così, si parlava di tutto in casa, se si creano tabù poi i ragazzi fanno le cose per curiosità

  4. Che bella foto!! Belli tutti…

    E le canne, le canne… che dire? Io son l’unica marziana, che dico, plutoniana della mia generazione che non se n’è mai fatta una.
    Credo che questo non mi aiuti ad affrontare il prob con quel minimo di serenità che invece sarebbe d’obbligo.
    Tanti miei coetanei o quasi erano gran consumatori, ma questo non ha fatto di loro persone, genitori, professionisti peggiori.
    Poi, quando applichi il concetto alla tua piccolina che dorme ancora abbracciata al pelouche, la CANNA diviene l’anticamera di tutte le possibili abbiezioni e perdizioni.
    Io la mia politica la conduco come per tutto il resto da ben prima dell’età della minima sua ragione, mostrandoli tutti i punkabbestia che incrociamo come il risultato dell’emarginazione, della degradazione, dell’isolamento qui conduce qualsiasi dipendenza.

    Per adesso cerchiamo di combattere quella da Futurama & Gocciole Extradark, per il resto si vedrà.
    Occhi spalancati, orecchi pure, e si vedrà.

  5. Bè, con due ragazzine in macchina che potevi fare? Chiederne un tiro? io credo che il momento che stai passando con le tue figlie (per l’età che hanno intendo…) sia davvero impegnativo! Non dev’essere facile per loro prendere per oro colato quello che dici tu (come fanno i miei under 6 per capirci), hanno le loro opinioni, le loro storie, i loro amici…Non si sa mai fino a che punto la nostra ala di chioccia possa arrivare…E’ bello comunque che ne parliate assieme e che loro sentano ancora il bisogno di confidarsi con i genitori! Penso che sia facile fare la mamma di un bimbo di tre anni, quando è alto sì e no un metro e ben o male sa che ti deve ascoltare perchè senza di te è fottuto…penso anche che sarà un casino essere la mamma di un adolescente…perchè è lì che si raccoglie quello che si ha seminato!!! mi auguro solo di star seminando bene!!! 😉

  6. No, è solo che si cresce, si capiscono più cose, i tempi cambiano pure loro e quello che per noi era un po’ pericoloso ora lo è da pazzi.
    Perchè si fa prima e perchè si fa in un modo e in un mondo diversi.

  7. sono andata in un liceo dove esisteva una collinetta per i “fumatori di cannabis” e in classe mia molti se le facevano le canne…
    ma ti dirò, io non ho MAI neanche avuto la curiosità di provare, ma neanche con le sigarette!

    spero solo che anche i miei figli siano così, noi intanto seminiamo….

  8. aiuto…
    da non-ancora-mamma penso che tu abbia fatto la cosa migliore con le ragazze. sapere certe cose dai genitori (quando ci sono e sono presenti) è 1000 volte meglio che andarle a chiedere agli amici…
    bellissima la foto. finalmente abbiamo visto Sant’.
    🙂
    baci

  9. ma che bella la foto lato A, bellissima anche la foto lato B, mi piacerebbe avere amiche fotografe così brave da immortalare tutti così fotogenici…siete tutti bellissimi!

    (ho un debole per i capelli della tua piccoletta, avrei sempre voluto averli così)

  10. Credo che se fosse capitato a me avrei fatto lo stesso.
    Mamma mia quanto è difficile… vorrei solo sapere dove erano veramente le “altre” mamme e prego di non diventare mai così cieca e sorda da non accorgermi che i miei figli prendono “cattive” abitudini…diciamo così, va…

  11. questa si che è proprio una bella foto!
    mi astengo dal commentare il resto…. oggi non ce la fo….

  12. Ho fatto bene a tornare oggi. Siete belli.

    Se è così, siamo tutte vecchie babbione allora. Ovvio, mica puoi dire alle pupe “massì, una canna che vuoi che sia…..io ai miei tempi fumavo di brutto…”
    Buon senso.
    Passare a loro quelli che ORA sono i nostri principi. E informazione, informazione informazione…..dialogo, dialogo, dialogo….sia sulle canne che sul sesso. Quella che tu chiami “l’unica arma da poter giocare in quel momento” secondo me è la migliore. In qualsiasi momento.
    L’ignoranza è la più brutta malattia sociale.
    Secondo me sei una brava vecchia babbiona.

    ^_^
    Tatti

  13. il alto A é meravoglioso siete bellissimi!!! 🙂

    per la vecchia babbiona, beh, sono cme te, hai fatto bene a parlarne piu’ loro sanno piu’ é facile che ne stiamo alla larga….io ho detto a Cris che se vuole provare a fumare di farlo con noi, cosi’ capisce…

  14. il lato A è bello (ed anche di più) quanto il lato B….che altro possiamo fare se non parlare parlare parlare….nel mucchio delle tante cose speriamo che qualcosa rimanga…

  15. Illudersi che sia sufficiente parlare perché le cose le vengano a sapere da noi prima che da altri è vano. Mi ricordo quando portavo mia figlia e i suoi amichetti dell’asilo al parco, e quelli si appostavano dietro le panchine a spiare i fidanzatini che si sbaciucchiavano. Certi commenti…
    Per quando presto uno faccia, loro sanno già tutto prima.
    L’importante è che sappiano che tutto si può raccontare, prima o poi.

  16. mi sento particolarmente coinvolta nell’argomento…speriamo bene!!! quel che ho dato ho dato anche se devo dire rispetto alle nostre prime chiacchierate sta andando un po’ meglio. bellissima la foto e bellissima la tua famiglia ciao

  17. Grazie dei complimenti! E grazie anche dell’incoraggiamento.
    LGO
    lo so che loro sono “misteriosamente” avanti e sanno “cose che noi umani”…però spesso hanno nozioni confuse e anche sbagliate. però l’importante è che continuino a parlare con noi. alle medie già mi dicono che hanno perso la fiducia nei genitori e stan ztitti!
    I mariti stan zitti, i figli pure…meno male che ci sono i blog anche dopo lo svezzamento 🙂

  18. Dimneticavo…Giulia sono comletamente d’accordo con te, non penso che gli adolescenti siano mostri che si svegliano una mattina trasformati, sono il frutto di anni di vita e di esperienze che hanno fatto con noi.

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