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Come sopravvivere alle vacanze 3 - Extramamma

Come sopravvivere alle vacanze 3

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Faccio il numero di François e sono fortunata. Alla F&F voitures mi risponde un altro autista (evvai!) che è d’accordo a venirci a prendere per riportarci al bungalow. E’ un signore di mezz’età particolarmente introverso che va benissimo. Ci riporta in cima al monte con zero chiacchiere e al costo di “soli” 20 euro.
Non voglio tornare a prendere contanti pagando un pizzo di 45 euro o peggio dovermi fidanzare con François, perciò una volta tornata alla casetta faccio un budget strettissimo per i 13 giorni di vacanza che mi rimangono. La cena e la colazione sono già pagate, perciò non mi rimane che risparmiare su pranzi e merende.
Non sono mai stata così stracciona dai tempi dell’università.
“Mamma mi compri un ghiacciolo?”
“Ma sei pazza?”
“Un giornalino?”
“Manco morta!”
“Il panino dividilo con tua sorella”
Insomma una vera barbonata, il contrario di quello che di solito si fa in vacanza.
Alla mattina facevamo colazione in questa specie di stanza grotta, a due tornanti di sentiero tra i rovi dal nostro bungalow, freddissima. C’era il buffet e una ragazza slava perennemente di cattivo umore che non parlava ma grugniva. Pochissimo socievole. Allora noi come altri sciagurati ospiti dell’hotel ci spostavamo con i vassoi pericolosamente in bilico sulla terrazza. Vista mozzafiato e vento forza 16. Dovevamo puntellare tutto perchè altrimenti volavano chopopos. Qui però dopo un paio di giorni la situazione era diventata interessante. Fra gli sfortunati ospiti era cominciata a serpeggiare una certa rabbia.
Tra un saluto di circostanza e una bustina di zucchero prestata eravamo entrati in confidenza. Erano tutti arrabbiatissimi per la discrepanza tra quello che si aspettavano dalla prenotazione e quello che avevano trovato. Il pay off del catalogo era “ideale per famiglie” e invece c’era la mamma del bebè che gattonava che aveva scoperto di aver nel suo bungalow la terrazza a picco sul dirupo, perchè un pezzo della ringhiera era rotta e mancava. La mamma con il passeggino che per raggiungere la sua casetta doveva arrampicarsi sul sentiero sassoso e ostile. Il papà che aveva trovato l’infante in camera da letto con le manine protese verso la presa elettrica dell’impianto non a norma. Poi al coro di lamentele si univano anche quelli che protestavano perchè erano rimasti solo yougurth all’ananas e le marmelline scarseggiavano. Insomma eravamo un bel gruppo che porconava contro le proposte vacanze Columbus e pronosticava addirittura una class action.
Il ristorante sulla spiaggia oramai avevamo imparato a raggiungerlo e grazie alla torcia anche a tornare a casa. Scarpinavamo tantissimo e infatti l’unica cosa positiva di questa vacanza è stata che non sono ingrassata neanche un chilo, una linea perfetta a forza di fare trekking e digiuno.
Alla sera a letto leggevo alle mie bambine i libri di Lemony Snicket, Una serie di sfortunati eventi, dove la storia si basa sulle incredibili disgrazie degli orfani Baudelaire. Condividere le loro ineguagliabili sfortune ci faceva stare meglio e addormentare serene.
Il giorno più brutto però è stato quando per una nefasta coincidenza astrale le mie figlie sono state vittima di un virus gastrointestinale ed era anche brutto tempo. Per cui la gita al ristorante era difficilmente affrontabile e abbiamo cenato a crackers. Poi finalmente è arrivato l’ultimo giorno.
Meraviglioso: avevo tirato talmente la cinghia per paura di sforare il budget che al pomeriggio ci siamo concessse una lussuosa merenda a base di magnum (che in Francia costano un botto) e poi più tardi volendo strafare e celebrare la fine dell’incubo mi sono anche fatta un Pastis.
Peccato però che al ristorante quella sera nel ratatouille ho trovato un elastico. Giallino.

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13 Replies to “Come sopravvivere alle vacanze 3”

  1. ho raccontato al Marito la tua disavventura mi ha detto ” quello che rischivamo noi”

  2. per fortuna che sei una scrittrice: ricordi i particolari e il “giallino” diventa un giallo!!!
    mitica extra

  3. L’elastico per favore noooooooooooo!!!Dimmi che e’ solo una licenza poetica!!!!
    ciaociao annalisa

  4. Agrimonia
    allora l’avete scampata bella!
    Mannu
    …diciamo comunque una tonalità chiara…
    Annalisa
    no, no, purtroppo è vero!
    Dani
    mi fai morire LOL!

  5. Ho letto con interesse la storia a puntate…. sei stata coraggiosa ad arrivare in fondo…Spero che all’agenzia poi abbiamo sentito parlare di te!!!

  6. Ciao, sono stata in Corsica 8 anni fa, io e mio marito (allora ancora moroso), SOLI!
    Mai e poi mai ci tornerei adesso con i bambini!! non perchè sia un brutto posto, anzi!!! proprio perchè è così selvaggio e “zero servizi”! ricordo anch’io vere e proprie arrampicate sulle rocce con i caproni (e la baguette in mano per il pic nic….) per arrivare in spiaggia; i prezzi fatti a caso nei mini market (perchè di super credo ce ne sia uno ad Ajaccio e basta…) in base se si era turisti o meno; il the lipton FRIZZANTE (1,5 lt) che credo lo vendano solo lì, che dopo l’ennesima arrampicata rientro spiaggia mi sono bevuta praticamente di resta senza sospettare avesse le bollicine…. e le cui conseguenze si possono solo immaginare…Il vecchietto corso che sosteneva che anche noi parlassimo corso come lui, negando che fosse lui a parlare un vecchio dialetto italiano in realtà…quante risate!!!

    Giulia

  7. Patrizia
    hanno detto: strano non sapevamo…non credevamo…
    Giulia
    La storia del Lipton frizzante è mitica! Io ho sbagliato proprio tutto, mi avevano detto che la Corsica era spartana però pensando di andare in hotel credevo di avere cmq un po’ di comfort…una vera torda sono stata 🙁
    Nel cuore dei sapori
    invece mis vegliavo con il vento a mille nella casetta sul cucuzzolo e mi sentivo uno dei tre porcellini!

  8. allucinante, nn ho parole. a me nn è mai successo, se il posto nn è come ce lo aspettiamo rimettiamo in moto il camper e si cambia ( e succede spesso)
    capita di avere vicini rumorosi, mare sporco, campeggi accampamento, brutto tempo…insomma si alzano le tende e si riparte
    al tuo posto sarei stata furibonda

  9. Che dire, avevo fatto un pensierino proprio sulla Corsica per questa estate, ma forse mi conviene pensare a una destinazione alternativa ….

  10. ma che bello!!
    un vero incubo, che dire la Corsica é bellissima, ma non adatta a fam con i bimbi questo no!!

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