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Il quaderno unico - Extramamma

Il quaderno unico

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Fateci caso: orecchiando in giro, in questa prima settimana di scuola, si sentono mamme stressate dire al telefonino: “…di 5mm con rinforzo”
“No! Con il margine e il rinforzo. Solo con il margine non va bene!”
Donne che riscoprono il baratto:”..ti potrei dare tre quaderni, da femmina, con le righe di terza …tu ne hai, da maschio, con i quadretti grandi?”
“…un portalistini? Cos’è?”
Madri disperate agli ipermercati:”…noooo! Sono finiti i divisori! “
Io sto cercando da tre giorni un quaderno pentagrammato grande, ma in giro ci sono solo pentagrammati piccoli. Una volta c’era il corredo nuziale, oggi quello scolastico e non è che sia meglio. Sadiche e fantasiose maestre chiedono quaderni, raccoglitori, divisori, cartellette e copertine variopinte. Tutto sempre in misure differenti e sempre in tempi stretti. La lista di nozze è una passeggiata in confronto a quella di scuola. Alcune insegnanti clementi dettano l’elenco degli accessori scolastici strettamente necessari già a giugno, ma altre lo comunicano solo alla rentrée e il secondo giorno il pargolo è già stressato perchè in classe è l’unico a non avere la biro nera cancellabile. E le mamme si sentono inadeguate. Per ovviare a questa bruttissima senzazione assaltano gli ipermercati come cavallette, ma già il terzo giorno dalla ripresa delle lezioni, nel reparto scuola non c’è quasi più nulla. Allora bisogna rivolgersi ai “cartoladri” che hanno tutto ma a prezzi di gioielleria.
Io differentemente da Anita, che è una feticista degli oggetti di cancelleria, non sono particolarmente attratta da quaderni, matite e affini. Per me andrebbe benissimo anche scrivere i compiti su un foglio qualsiasi senza margini e magari senza rinforzi. Quindi mi domando: con tutti i problemi che ci sono nell’insegnamento e nell’educazione dei bambini, serve veramente rompersi l’anima con tutti gli ammenicoli del corredino? E se tornassimo al quaderno unico?

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4 Replies to “Il quaderno unico”

  1. Il mio primo giorno di scuola (24 anni fa) è stato: una cartella grossa come una borsa porta pc, 1 quaderno a quadretti, 1 quaderno a righe, matita, gomma, matita rossa. Leonardo lunedì affronterà (e io con lui) il suo primo giorno di scuola. Visto che non sono ansiosa lo zaino gliel’ ho comprato a maggio (così non mi sono fatta dissanguare!) e ho già fatto il giro di ipermercati e cartolerie per la comparazione dei prezzi. La scelta dello zaino è stata decisamente streessante: con il trolley? Senza? Dei suoi personaggi preferiti?
    Andare a scuola non è più entrare nel tempio della cultura, ma un incontro di boxe tra imposizioni degli insegnanti, esigenze dei bambini, tuo buonsenso. Lunedì entrerò in classe, darò un bacio a mio figlio (spero) e con la “lista nozze” mi farò un baffo delle altre mamme perchè ho lavorato in un’azienda che rifornisce cancelleria per ufficio e margini e grammatura non hanno segreti per me!
    In bocca al lupo (resto a disposizione per aiutarvi)

  2. Sei fantastica! La grammatura non l’avevo neppure nominata perchè è una roba troppo avanzata per me :-))

  3. La mia buona stella in questa settimana ha proprio deciso di dare il meglio di sè. Ieri sono andata a prendere un caffè sotto casa e la barista (che ha un figlio che andrà nella stessa scuola di Leo) mi ha detto che in cartoleria erano già disponibili i libri, pechè la scuola ha fatto una parificazione dei testi. Così domani quando le altre mamme con la lista in mano si tufferanno in cartoleria a prenotare i libri, io mi andrò a prendere un caffè con sottomano già i miei!
    Che perfida che sono, riuscirò a fare amicizia con qualcuna?

    P.S. Come hai fatto a trovarmi Patrizia, non avevo ancora scritto con l’account blogger. Basil sarebbe orgoglioso di te!

  4. @gloria
    L’investigatopo che è in me aveva visto attraverso sitemeter che era entrato qualcuno dal tuo url, l’ho seguito e…ho capito! Da oggi però sitemeter ha cambiato tutto (sigh!) e gratis non dà più dettagli.

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